Roma, 29 aprile 2024
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Vittorio Pisani
OGGETTO: Gestione Gruppo sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro.
Accesso alle strutture sportive della Polizia di Stato.
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
ha sollevato attenzione in innumerevoli colleghi, ma anche al di fuori della nostra Amministrazione, quanto Le abbiamo rappresentato con l’allegata lettera dello scorso 18 aprile, ove abbiamo sollevato dubbi e interrogativi sul “particolare impegno”, che peraltro difficilmente giova all’immagine della Polizia, che il direttore dell’Ufficio per i Gruppi sportivi della Polizia di Stato Flavio D’Ambrosi ha posto in essere nei confronti del Centro nazionale Fiamme Oro Taekwondo.
Riteniamo pertanto che ci debba essere un ulteriore approfondimento sulle questioni che riguardano la gestione dei gruppi sportivi delle Fiamme Oro, soprattutto in considerazione di alcune
norme che regolano la nostra Polizia di Stato ed in generale la Pubblica Amministrazione.
Dal lontano 2009 il citato Funzionario ha ricoperto l’incarico di Vice Coordinatore dei gruppi sportivi delle Fiamme Oro fino alla costituzione del nuovo Ispettorato assistenza, attività sociali, sportive e di supporto logistico al Dipartimento della P.S., allorquando è stato inquadrato come direttore dell’Ufficio per i Gruppi Sportivi della Polizia di Stato.
Quindi, sostanzialmente, da circa 15 anni il predetto si occupa delle Fiamme Oro, delle loro procedure concorsuali e della loro diretta gestione, oltre a detenere i rapporti con le Federazioni Sportive Italiane.
Ebbene, proprio in merito a questo aspetto, Gent.mo Signor Capo della Polizia, sottoponiamo alla Sua attenzione l’opportunità che un Dirigente permanga per un periodo così lungo ad effettuare sostanzialmente le stesse mansioni nel medesimo ambito, anche in considerazione delle direttive dell’A.N.A.C. per quanto concerne i dirigenti ed in particolare coloro che gestiscono a vario titolo procedure concorsuali o comunque assunzionali nella P.A., nonché alla luce dell’incarico sindacale ricoperto dal predetto funzionario in seno ad una delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Ma non solo. Riteniamo altresì che sia necessaria una ulteriore valutazione riguardo l’incompatibilità statuita, per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato dall’art. 24 D.P.R. 782/85 e dal D.P.R. 3/57, che agli articoli 60 e 65 disciplina i “casi di incompatibilità” ed il “divieto di cumulo di impieghi pubblici”, prevedendo che:
▪ art. 60 – L’impiegato non può esercitare il commercio, l’industria, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro, tranne che si tratti di cariche in società o enti per le quali la nomina è riservata allo Stato e sia all’uopo intervenuta l’autorizzazione del ministro competente.
▪ art. 65 – Gli impieghi pubblici non sono cumulabili, salvo le eccezioni stabilite da leggi speciali. I capi di ufficio, di istituti o di aziende e stabilimenti pubblici sono tenuti, sotto la loro personale responsabilità, a riferire al Ministro competente, il quale ne dà notizia alla Corte dei conti, i casi di cumulo di impieghi riguardanti il dipendente personale.
L’assunzione di altro impiego nei casi in cui la legge non consente il cumulo importa di diritto la cessazione dall’impiego precedente.
Tutto ciò perché il citato Funzionario ricopre già dal 2021 l’incarico nazionale di Presidente di una Federazione sportiva, nello specifico la FPI (Federazione Pugilistica Italiana), che di certo non comporta uno scarso impegno diretto, come desumibile anche consultando i contenuti del sito internet della stessa Federazione, e conseguentemente riveste anche l’incarico di componente del Consiglio Nazionale del CONI (Comitato olimpico nazionale italiano).
Si tratta peraltro di una Federazione, quella Pugilistica Italiana, che gestisce rilevanti risorse economiche pubbliche e private, testimoniate dal bilancio della stessa che abbiamo acquisito dal sito internet della medesima FPI e ove si rileva che nel 2023 sono stati gestiti 8.083.622 di euro, di cui circa 6 milioni e 400mila euro provenienti dalla Società Sport e Salute SPA (azienda che si occupa dello sviluppo dello sport italiano e che ha come unico azionista il Mef), 1 milione e 111mila euro dalle quote degli associati, 116mila euro da pubblicità e sponsorizzazioni ed ulteriori risorse provenienti da fonti pubbliche e private.
Abbiamo anche acquisito le modalità di assegnazione delle risorse pubbliche assegnate dalla Società Sport e Salute SPA tra le quali emerge che il 30% delle risorse vengono assegnate sulla base al numero dei tesserati raggiunti dalla Federazione Pugilistica Italiana gestita dal Presidente Flavio D’Ambrosi …. e qui nascono ulteriori interrogativi che meritano di essere urgentemente approfonditi.
Abbiamo infatti rilevato che i moduli che consentono l’accesso e l’utilizzo delle palestre presenti presso Istituti, Centri e Reparti della nostra Amministrazione, da parte del personale della Polizia di Stato, in servizio o in quiescenza, dai soci dell’A.N.P.S., dal personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, dagli allievi e frequentatori di corsi e dal personale appartenente ad altre Forze di Polizia e Forze Armate, prevedono una copertura assicurativa e che per ottenerla debba procedersi obbligatoriamente all’iscrizione, in qualità di atleta amatore, alla Federazione Pugilistica Italiana, con il versamento di una quota di tesseramento di 5 euro su un conto corrente della Banca Popolare di Sondrio intestato alla ridetta FPI.
Comprenderà Lei stesso, Preg.mo Signor Capo della Polizia, che emerge prepotentemente la necessità di chiarire il motivo per cui per accedere alle palestre della Polizia di Stato, ubicate all’interno di strutture della Polizia di Stato, si debba obbligatoriamente diventare tesserati della Federazione Pugilistica Italiana.
Il COISP ritiene assolutamente indispensabile ed urgente una attenta analisi delle questioni evidenziate che saranno oggetto di apposita segnalazione da parte di questa Organizzazione Sindacale all’A.N.A.C. per la verifica di profili di interesse specifico.
Con sincera e profonda stima,
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese