Roma, 09 luglio 2021
MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis
OGGETTO: Questura di Napoli, una gestione contro il Sindacato e contro i diritti dei Poliziotti. SEGUITO.
Preg.mo Direttore,
lo scorso 9 aprile, con l’allegata lettera, Le chiedemmo di intervenire nei confronti del Questore di Napoli al fine di far cessare quelle che chiaramente costituivano una continua negazione dei diritti del personale (con grave pregiudizio anche di quell’assistenza familiare che è necessaria e dovuta nei confronti delle persone gravemente disabili), la violazione, finanche con motivazioni inesistenti o non riscontrabili, di
norme e circolari, il disconoscimento delle prerogative sindacali e l’intento, incomprensibile ed inaccettabile, di compromettere la legittima attività del Sindacato anche arrivando a disporre immotivate movimentazioni di chi lo rappresenta nei vari uffici di Polizia.
Le puntualizzammo che le specifiche vicende da noi descritte nella lettera in argomento facevano seguito ad innumerevoli altri precedenti: movimentazioni di dipendenti senza alcuna reale motivazione ed in alcuni casi finalizzate anche a limitare ed impedire le prerogative e la libertà sindacale, negazioni di giornate di riposo palesando esigenze poi rivelatesi non avere alcun riscontro nei fatti, la criticabile conduzione di alcuni importanti Uffici, l’impiego del personale in difformità alle funzioni del ruolo di appartenenza e con evidente disparità rispetto ad altri pari ruolo … tutte questioni più volte denunciate al Suo
Ufficio.
Il successivo 19 maggio perveniva l’allegata risposta del Suo Ufficio, i cui contenuti evidenziano da parte della Questura di Napoli un incomprensibile tentativo di negare l’evidenza dei fatti, finanche con
affermazioni che lascerebbero basiti anche coloro che nell’analizzare le varie questioni si ponessero volutamente con atteggiamento quanto il più possibile disattento e distante dalle norme.
In particolare:
QUANTO AL DENUNCIATO IRRAGIONEVOLE TRASFERIMENTO DI UN COLLEGA DALL’U.P.G. E S.P. DELLA QUESTURA DI NAPOLI AL COMMISSARIATO DI CHIAIANO.
Nella nostra missiva avevamo lamentato la mancata informazione, alle OO.SS., delle “puntuali motivazioni” – così come statuite dalla circolare ministeriale del 20 dicembre 2006 concernente il “mutamento interno di incarichi e funzioni dei dipendenti della Polizia di Stato” – che avevano indotto il
Questore di Napoli a disporre il trasferimento di un collega dall’U.P.G. e S.P. della Questura al Commissariato di Chiaiano. Avevamo anche sottolineato che il predetto Questore aveva risposto alle legittime rimostranze della nostra Segreteria COISP di Napoli che “le motivazioni sono state rese all’interessato con distinta nota” … quando invero nemmeno il predetto aveva ricevuto alcuna motivazione scritta o orale relativa al suo trasferimento.
Al riguardo, il Suo Ufficio, Gent.mo Direttore, con la nota del 19 maggio, ha replicato a questa O.S. soccorrendo il citato Questore le cui affermazioni faceva proprie e concludendo che “la mancata conoscenza delle motivazioni sarebbe riconducibile esclusivamente alla impossibilità della notifica” stante il fatto che il collega era in malattia.
È davvero inaccettabile che ancora oggi dopo 40 anni dalla Legge di riforma si possa immaginare di non motivare puntualmente i movimenti interni, piuttosto che fare riferimento a generiche esigenze di servizio, è di tentare di sfuggire a questo obbligo anche nei confronti delle Organizzazioni Sindacali.
QUANTO AL DENUNCIATO IRRAGIONEVOLE TRASFERIMENTO DI UN COLLEGA DAL REPARTO A CAVALLO ALLA SALA OPERATIVA DELL’U.P.G. E S.P. DELLA QUESTURA DI NAPOLI.
Nella nostra missiva avevamo lamentato l’irragionevole assegnazione di un collega alla Sala Operativa dell’UPGeSP trasferendolo dal Reparto a Cavallo ubicato in altra sede, con ciò determinando un inaccettabile aggravio della situazione familiare del collega che era già di per sé gravissima e di cui l’Amministrazione era stata opportunamente portata a conoscenza. Avevamo anche puntualizzato che il predetto collega trasferito era un dirigente del COISP, referente sindacale presso il Reparto a Cavallo, e che il suo immotivato trasferimento costituiva un chiaro intento di limitare l’azione del Sindacato.
Anche a tal riguardo, Gent.mo Direttore, il Suo Ufficio, con la nota del 19 maggio, ha replicato a questa O.S. affermando che “il dipendente in questione è stato reso edotto delle motivazioni sottese a tale mutamento di funzioni, posto che il relativo atto non si è limitato a richiamare generiche esigenze di servizio, ma le ha individuate nello specifico”.
Nuovamente, Signor Direttore, anche in questa circostanza si è inteso trasmettere quanto espresso e trasmesso dal Questore di Napoli, con il risultato sconfortante, di aver dato atto che la mancanza di vicinanza nei confronti del personale, ancorché in grave e rappresentata difficoltà familiare, appartiene in qualche modo anche all’intero Dipartimento.
QUANTO ALLA DENUNCIATA VIOLAZIONE DI NORME ANCHE CON DICHIARAZIONI RIVELATESI NON RISCONTRABILI. Nella nostra missiva avevamo lamentato l’evidente volontà del Questore di Napoli di violare le norme che regolano i diritti dei Poliziotti e le relazioni sindacali, affermando finanche cose non corrispondenti al vero.
Avevamo rappresentato che lo scorso 9 febbraio il predetto Questore, aveva comunicato formalmente alle OO.SS. provinciali che “…per eccezionali, imprevedibili e indilazionabili esigenze operative si è reso necessario impiegare per la giornata odierna, 9 febbraio 2021, le aliquote di personale così come di seguito elencato: turno 00.00/06.00 – n. 4 unità della Squadra Cinofili dell’Ufficio Prevenzione Generale…”, con ciò lasciando intendere di non aver potuto fare altrimenti che avvalersi di quanto statuito dall’art. 7, co. 7, dell’ANQ. In realtà però – puntualizzavamo – il necessario impiego del predetto personale, nell’orario “difforme” di cui sopra rispetto a quello statuito per il medesimo Ufficio, era noto all’Amministrazione già venerdì 5 febbraio alle ore 13.00 tanto da averlo riportato nella programmazione settimanale dei servizi. In buona sostanza il Questore aveva eluso l’obbligo statuito dall’art. 7, comma 6, dell’ANQ, e lo stesso, dinanzi alle rimostranze della nostra Segreteria Provinciale, si era giustificato affermando che vi era stato “un errore nella gestione ed organizzazione dei servizi”, ovvero l’indicazione, già in programmazione settimanale, di un servizio di cui poi, dopo 4 giorni, si sarebbe detto che era appena apparso necessario svolgere … così da evitare il necessario
accordo con il Sindacato!
Anche qui, Gent.mo Direttore, il Suo Ufficio, con la nota del 19 maggio, ha replicato a questa O.S. ribadendo le medesime affermazioni del Questore di Napoli, ovvero che il Sindacato aveva avuto prova della grave violazione commessa dall’Amministrazione soltanto per un errore della stessa, in assenza del quale l’avrebbe fatta franca … e quindi ammesso tale errore va tutto bene.
In altre parole, in poche righe si negano quelle norme per la cui redazione la stessa Amministrazione si è impegnata per oltre due anni … quasi fosse doveroso calpestare le prerogative sindacali ed i diritti del personale piuttosto che richiamare semplicemente un Questore al rispetto delle predette regole!
Tutto ciò premesso, Gent.mo Signor Direttore, La prego di voler valutare gli idonei interventi affinché presso la Questura di Napoli la poca sensibilità, l’arbitrio e la mancanza di trasparenza lascino spazio all’osservanza delle regole dell’ANQ, delle prerogative sindacali ed al rispetto delle donne e degli uomini della Polizia di Stato (nonché dei loro familiari ancorché si trovano in uno stato di svantaggio).
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese