L. Bilancio, Pianese (Coisp): emolumenti poliziotti fermi al 2002 – Comunicato stampa e Agenzie

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L. Bilancio, Pianese (Coisp): emolumenti poliziotti fermi al 2002

Roma, 28 Ottobre 2021 – “Da troppo tempo sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per tutto il personale del comparto sicurezza senza mai venirne a capo, e da troppi anni ci ritroviamo a ricevere incrementi stipendiali esigui e uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego, nonostante alle Forze dell’Ordine venga chiesto di mettere a repentaglio la propria vita per tutelare quella di tutti i cittadini”. Così si legge nella lettera inviata da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, al presidente del Consiglio Mario Draghi. “Chiediamo al presidente Draghi di prevedere, nella legge di bilancio per il 2022 , le risorse economiche di cui necessità il ‘pacchetto specificità’, soprattutto per porre fine alle evidenti disparità interne al Comparto Sicurezza e Difesa; ma anche per ciò che concerne l’aspetto previdenziale ed economico, e circa le progressioni di carriera. Per questo motivo è necessario un giusto compenso per il lavoro straordinario, che gli agenti sono obbligati a svolgere, e che oggi viene corrisposto in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria. Non solo: gli emolumenti relativi alle indennità attinenti ai servizi operativi di polizia sono rimasti fermi al 2002”. “Si dovrebbe anche porre rimedio – prosegue la missiva – a una grave disparità di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa che, a causa di una distorta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73, vede i ‘militari’ beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione maggiore rispetto a quella dei poliziotti” conclude.

AGENZIE STAMPA



Manovra: Coisp, emolumenti poliziotti fermi al 2002

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – “Da troppo tempo sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale del comparto sicurezza senza e da troppi anni ci ritroviamo a ricevere incrementi stipendiali esigui e uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego nonostante alle forze dell’ordine venga chiesto di mettere a repentaglio la propria vita per tutelare quella di tutti i cittadini”. E’ quanto scrive in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi il segretario del Coisp Domenico Pianese chiedendo che nella legge di bilancio siano previste le risorse economiche per il “pacchetto specificita’, soprattutto per porre fine alle evidenti disparita’ interne al comparto sicurezza e difesa ma anche per cio’ che concerne l’aspetto previdenziale ed economico, e circa le progressioni di carriera”.
Secondo il Coisp “e’ necessario un giusto compenso per il lavoro straordinario, che gli agenti sono obbligati a svolgere, e che oggi viene corrisposto in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria. Non solo: gli emolumenti relativi alle indennita’ attinenti ai servizi operativi di polizia sono rimasti fermi al 2002”. “Si dovrebbe anche porre rimedio – conclude Pianese – a una grave disparita’ di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa che vede i militari beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione maggiore rispetto a quella dei poliziotti”. (ANSA).



MANOVRA. PIANESE (COISP): EMOLUMENTI POLIZIOTTI FERMI AL 2002

(DIRE) Roma, 28 ott. – “Da troppo tempo sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per tutto il personale del comparto sicurezza senza mai venirne a capo, e da troppi anni ci ritroviamo a ricevere incrementi stipendiali esigui e uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego, nonostante alle Forze dell’Ordine venga chiesto di mettere a repentaglio la propria vita per tutelare quella di tutti i cittadini”. Così si legge nella lettera inviata da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, al presidente del Consiglio Mario Draghi. “Chiediamo al presidente Draghi di prevedere, nella legge di bilancio per il 2022 , le risorse economiche di cui necessità il ‘pacchetto specificità’, soprattutto per porre fine alle evidenti disparità interne al Comparto Sicurezza e Difesa; ma anche per ciò che concerne l’aspetto previdenziale ed economico, e circa le progressioni di carriera. Per questo motivo è necessario un giusto compenso per il lavoro straordinario, che gli agenti sono obbligati a svolgere, e che oggi viene corrisposto in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria. Non solo: gli emolumenti relativi alle indennità attinenti ai servizi operativi di polizia sono rimasti fermi al 2002”. “Si dovrebbe anche porre rimedio – prosegue la missiva – a una grave disparità di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa che, a causa di una distorta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73, vede i ‘militari’ beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione maggiore rispetto a quella dei poliziotti” conclude.



L.bilancio: Pianese (Coisp), emolumenti poliziotti fermi al 2002

Milano, 28 ott. (LaPresse) – “Da troppo tempo sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per tutto il personale del comparto sicurezza senza mai venirne a capo, e da troppi anni ci ritroviamo a ricevere incrementi stipendiali esigui e uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego, nonostante alle Forze dell’Ordine venga chiesto di mettere a repentaglio la propria vita per tutelare quella di tutti i cittadini”. È quanto si legge nella lettera inviata da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, al presidente del Consiglio Mario Draghi.”Chiediamo al presidente Draghi di prevedere, nella legge di bilancio per il 2022, le risorse economiche di cui necessità il ‘pacchetto specificità’, soprattutto per porre fine alle evidenti disparità interne al Comparto Sicurezza e Difesa; ma anche per ciò che concerne l’aspetto previdenziale ed economico, e circa le progressioni di carriera. Per questo motivo è necessario un giusto compenso per il lavoro straordinario, che gli agenti sono obbligati a svolgere, e che oggi viene corrisposto in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria. Non solo: gli emolumenti relativi alle indennità attinenti ai servizi operativi di polizia sono rimasti fermi al 2002”. “Si dovrebbe anche porre rimedio – prosegue la missiva – a una grave disparità di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa che, a causa di una distorta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73, vede i ‘militari’ beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione maggiore rispetto a quella dei poliziotti”, conclude. CRO NG01 lca/ddn 281348



Manovra, il sindacato di Polizia a Draghi: stipendi fermi da anni Manovra, il sindacato di Polizia a Draghi: stipendi fermi da anni Pianese scrive al premier: “Porre rimedio a grave disparità”

Milano, 28 ott. (askanews) – “Da troppo tempo sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per tutto il personale del comparto sicurezza senza mai venirne a capo, e da troppi anni ci ritroviamo a ricevere incrementi stipendiali esigui e uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego, nonostante alle Forze dell’Ordine venga chiesto di mettere a repentaglio la propria vita per tutelare quella di tutti i cittadini”. Lo scrive Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi.

La richiesta lanciata dal sindacato di Polizia al premier è quella di “prevedere, nella legge di bilancio per il 2022 , le risorse economiche di cui necessità il ‘pacchetto specificità’, soprattutto per porre fine alle evidenti disparità interne al Comparto Sicurezza e Difesa, ma anche per ciò che concerne l’aspetto previdenziale ed economico, e circa le progressioni di carriera. Per questo motivo è necessario un giusto compenso per il lavoro straordinario, che gli agenti sono obbligati a svolgere, e che oggi viene corrisposto in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria. Non solo: gli emolumenti relativi alle indennità attinenti ai servizi operativi di polizia sono rimasti fermi al 2002”.

La priorità, per Pianese, deve essere perciò quella di “porre rimedio a una grave disparità di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa che, a causa di una distorta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73, vede i ‘militari’ beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione maggiore rispetto a quella dei poliziotti”, conclude il
sindacalista.



L. Bilancio, Pianese (Coisp): emolumenti poliziotti fermi al 2002

Roma, 28 Ottobre 2021 (Agenparl) – “Da troppo tempo sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per tutto il personale del comparto sicurezza senza mai venirne a capo, e da troppi anni ci ritroviamo a ricevere incrementi stipendiali esigui e uguali, in percentuale, al restante pubblico impiego, nonostante alle Forze dell’Ordine venga chiesto di mettere a repentaglio la propria vita per tutelare quella di tutti i cittadini”. Così si legge nella lettera inviata da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, al presidente del Consiglio Mario Draghi. “Chiediamo al presidente Draghi di prevedere, nella legge di bilancio per il 2022 , le risorse economiche di cui necessità il ‘pacchetto specificità’, soprattutto per porre fine alle evidenti disparità interne al Comparto Sicurezza e Difesa; ma anche per ciò che concerne l’aspetto previdenziale ed economico, e circa le progressioni di carriera. Per questo motivo è necessario un giusto compenso per il lavoro straordinario, che gli agenti sono obbligati a svolgere, e che oggi viene corrisposto in misura addirittura inferiore al valore di un’ora lavorativa ordinaria. Non solo: gli emolumenti relativi alle indennità attinenti ai servizi operativi di polizia sono rimasti fermi al 2002”. “Si dovrebbe anche porre rimedio – prosegue la missiva – a una grave disparità di trattamento interna allo stesso Comparto Sicurezza e Difesa che, a causa di una distorta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73, vede i ‘militari’ beneficiare di un calcolo della quota retributiva della pensione maggiore rispetto a quella dei poliziotti” conclude.

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