Ispettorato Camera dei Deputati – Rimodulazione turnazioni di vigilanza, gravi sperequazioni tra il personale e violazione delle norme vigenti. Richiesta visita ispettiva. SEGUITO

1922

Roma, 27 gennaio 2022

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO

OGGETTO: Ispettorato Camera dei Deputati – Rimodulazione turnazioni di vigilanza, gravi
sperequazioni tra il personale e violazione delle norme vigenti. Richiesta visita ispettiva. SEGUITO

Lo scorso 17 dicembre, con nota recante prot. 749/2021, questa Segreteria Nazionale si trovò obbligata ad intervenire presso codesto Ufficio per lamentare una serie di gravi violazioni poste in essere presso l’Ispettorato Camera dei Deputati anche a seguito di rimodulazione delle turnazioni dei servizi di vigilanza attuata alcuni mesi prima.
In particolare, facendo peraltro riferimento ad una lettera della Segreteria Provinciale COISP di Roma indirizzata al dirigente del citato Ispettorato, che non aveva inteso fornire alcun riscontro, si denunciava l’incomprensibile costante impiego nei citati servizi di vigilanza del personale che espleta normalmente servizio in altri uffici e settori, la presenza di risacche di privilegio, sperequazioni, la mancanza di controlli sul rispetto delle norme anti Covid-19, l’erogazione dell’indennità di servizio esterno in modo approssimativo, l’assegnazione di un monte ore straordinario differente tra uffici e settori, l’attuazione di cambi turno e servizi diretti a favorire alcuni a svolgere numerose ore di lavoro
straordinario.
Si concludeva lamentando l’evidente intento del citato dirigente di negare un costruttivo confronto con il Sindacato, anche prevedendo lo svolgimento delle riunioni costantemente in videoconferenza e in giorni e orari che invitano ad una celere discussione delle questioni essendo pianificate a ridosso dell’orario destinato al pranzo.
A codesto Ufficio veniva chiesto di riportare il Dirigente in argomento al rispetto delle norme vigenti e dei diritti di TUTTO il personale nonché corrette ed equidistanti relazioni sindacali.
Con nota recante nr. 555/V-RS/Area 2^/39/79 prot 0000167 del 17.1.2022 perveniva riscontro, vale a dire gli “elementi di risposta” forniti a codesto Ufficio dall’“Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso la Camera dei Deputati” che – chiaramente – ha negato le nostre accuse.
Affermerebbe difatti tale Ispettorato che
– Il collocamento in quiescenza di numerosi operatori ha comportato, nel settore della vigilanza, una ridistribuzione del personale allo scopo di riequilibrare numericamente le diverse squadre in turnazione h24, nonché la necessità di impiegare, all’occorrenza, personale dei settori amministrati nel rispetto delle turnazioni di lavoro previste dall’ANQ;
– … lo straordinario emergente viene regolarmente autorizzato dai dirigenti dei vari settori;
– … l’attribuzione delle indennità di servizio esterno avviene in ottemperanza alla normativa vigente;
– … i controlli sul rispetto delle norme anti Covid-19 … sono stati sistematicamente effettuati in conformità alle indicazioni fornite dalle varie circolari dipartimentali in materia;
– … le riunioni sindacali hanno avuto luogo in videoconferenza …in quanto… l’Ispettorato non dispone
di ambienti sufficientemente ampi per poter ospitare tutti i partecipanti nel rispetto delle norme anti Covi-19 e gli orari di svolgimento delle stesse sono spesso stati determinati dalla necessità di attendere anche ad altri impegni istituzionali.
Ebbene, quanto verificato dalla nostra Segreteria Provinciale di Roma, anche attraverso la formale acquisizione dei documenti ufficiali, offre un quadro della situazione sostanzialmente diversa da quella descritta dall’Ispettorato in parola a codesto Ufficio.
Specificatamente:
– a pianificazione settimanale dei servizi già pubblicata, viene sovente modificato l’orario del “rientro” del personale in regime di settimana corta venendo poi assorbito da assenze successive e quindi in modo sistematico non viene quasi mai effettuato.
– Ad alcuni dipendenti viene spesso anticipata o posticipata la giornata di “reperibilità” rispetto a quanto programmato nella pianificazione settimanale dei servizi. Tale variazione non risulta nell’ordine di servizio dove il dipendente si è visto spostare la reperibilità così che nessuno ha contezza che lo stesso in tale giornata è obbligato ad adempiervi. Viene registrata solo successivamente, come variazione all’ordine di servizio precedente;
– è testimoniata in atti la cancellazione o modifica degli orari di lavoro di straordinario programmato in violazione della normativa vigente;
– è disposto lo svolgimento di lavoro straordinario emergente nonostante ci sia interruzione tra fine turno di servizio ed inizio dello stesso straordinario;
– dipendenti che a seguito di richiesta fruiscono dell’orario flessibile, in modo quasi sistematico, al termine del turno di servizio effettuano quotidianamente tra le 4 e le 6 ore di lavoro straordinario emergente (nonostante lo stacco di quasi un’ora tra servizio e straordinario), accedendo anche al beneficio del buono pasto;
– personale impiegato con mansioni di “autista del Direttore” con turnazione 7-13 sono costretti a lavorare per altre 12 ore in straordinario emergente, obbligati anche ad oltre 30-35 ore di straordinario a settimana
– è risultato sovente che dipendenti impiegati nl turno notturno 00-07 l’abbiano ripetuto anche il giorno immediatamente successivo o che sono stati impiegati in tale orario dopo la giornata di riposo o di congedo;
– turnazioni di rientro 15-18 che diventano turni di straordinario programmato in fase di variazioni all’ordine di servizio giornaliero.
In breve, presso l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso la Camera dei Deputati vige tutt’altra cosa che il rispetto delle regole!
Insomma, ciò che pare corretto di quando avrebbe affermato l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso la Camera dei Deputati è che vi è stato un “collocamento in quiescenza di numerosi operatori” ma questo è avvenuto un po’ ovunque in tutta Italia senza con ciò comportando le continue gravi violazioni prima elencate e la parzialità amministrativa pure denunciata. Il COISP in considerazione di quanto evidenziato, chiede che sia opportunamente disposta una visita ispettiva presso l’Ispettorato Camera dei Deputati, sottolineando che qualora permanga l’attuale modi di gestire il personale della Polizia di Stato si provvederà nostro malgrado ad interessare le Autorità
Giudiziarie competenti.
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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