I Sindacati sempre ‘responsabili’ ma taluni funzionari negano fermamente ed in maniera inaccettabile le loro prerogative

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Roma, 09 aprile 2020

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli

OGGETTO: I Sindacati sempre ‘responsabili’ ma taluni funzionari negano fermamente
ed in maniera inaccettabile le loro prerogative

Preg.mo Signor Capo della Polizia,
lo sviluppo del fenomeno pandemico da COVID-19 ha reso necessaria l’adozione di disposizioni volte a garantire adeguate misure di tutela anche in favore dei lavoratori impegnati in attività di polizia.
Tra le citate misure vi è quella di attuare orari e turnazioni difformi da quelli statuite dagli artt. 8 e 9 dell’ANQ o comunque diversi da quanto sino a prima concordato a livello decentrato.
Non avendo il virus annullato le norme preesistenti, come Lei stesso ha peraltro ricordato allorquando, nelle Sue circolari finalizzate al contenimento del contagio, ha puntualizzato la necessità di un puntuale confronto con il Sindacato, l’applicazione di tali orari difformi deve comunque passare dalle previe intese con le organizzazioni sindacali che rappresentano il personale della Polizia di Stato le quali peraltro hanno sempre dato dimostrazione di enorme responsabilità.
Ebbene, il dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria è tra i pochissimi funzionari che hanno ritenuto e ritengono di poter violare le regole.
Ecco i fatti:

9 marzo 2020:
Il dott. Teseo De Sanctis, dirigente del Compartimento Polizia Stradale Lazio e Umbria, invia al COISP e alle altre OO.SS. con la quale afferma che, “fino al 3 aprile 2020, sentito anche il personale dipendente interessato, saranno adottati moduli organizzativi basati sull’alternanza del personale per chi svolge servizi non continuativi nella provincia di Roma dal lunedì al sabato: nella fascia
antimeridiana e in quella pomeridiana, ovvero su giorni alterni in modo da coprire l’orario di servizio settimanale”, senza indicare gli orari di servizio ne i settori eventualmente interessati dalle modifiche delle turnazioni.

Alle OO.SS. veniva precisato che “Eventuali osservazioni potranno essere inviate a questo Ufficio per le necessarie valutazioni”.

18 marzo 2020:
Il dirigente della Sezione Polizia Stradale di Roma applica gli orari difformi che il dirigente del Compartimento aveva affermato che voleva attuare senza preoccuparsi di doversi assicurare le “previe intese” con le OO.SS. come previsto dall’art. 7, comma 6, dell’ancora vigente ANQ. Tale disposizione applicativa non viene inviata al Sindacato.

30 marzo 2020:
La Segreteria Provinciale di Roma del COISP, con riferimento alla “introduzione di orari in deroga rispetto a quelli previsti dall’A.N.Q.” rappresenta al menzionato dirigente della Sezione Polstrada di Roma e per conoscenza al dott. De Sanctis, dirigente del Compartimento, che “le norme contenute nell’Accordo Nazionale Quadro non sono state né abrogate né sospese”, formula delle proprie osservazioni circa i predetti orari e chiede un “cortese urgente riscontro” alla propria missiva – ad oggi alcun riscontro è stato fornito.

2 aprile 2020:
La Segreteria Provinciale di Roma del COISP ricorda ancora una volta al dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria che gli orari in deroga a quelli già in essere perché previsti dagli artt. 8 e 9 dell’ANQ o perché contrattati a livello locale, devono essere “oggetto di contrattazione con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, in virtù di quanto stabilito dall’art 7 nn. 6 e 7 dell’ANQ” e lo invita “a fornire dettagliata informazione (ex art. 25 dPR 164/2002) circa le turnazioni che la S.V. vorrebbe adottare in deroga successivamente al 3 aprile p.v.” (data in cui sarebbero venuti meno gli orari disposti unilateralmente in violazione delle norme e circolari ministeriali), significando che – come previsto dalla norma – “nella informazione preventiva dovranno essere indicati con chiarezza, gli orari proposti, le Sezioni ed i settori eventualmente interessati ed il periodo per il quale si vorrebbero adottare” e che “per attuare tali orari è necessario procedere così come previsto dal citato art. 7 dell’ANQ, anche
utilizzando strumenti di confronto telematici o epistolari in cui ogni O.S. possa esprimere il proprio parere” e si possa certificare il raggiungimento di una intesa..

3 aprile 2020:
Il dott. Teseo De Sanctis, ignorando pienamente la giusta rivendicazione del COISP, invia alle OO.SS. altra nota con la quale afferma che gli orari che lui aveva precedentemente deciso unilateralmente di adottare, e che solo lui conosce, verranno prorogati fino al 13 aprile p.v. e rappresenta alle OO.SS. che “…laddove lo riterranno opportuno, potranno far pervenire le proprie osservazioni in merito all’ufficio scrivente”.

7 aprile 2020:
Il menzionato funzionario, dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria si degna di rispondere alle precedenti lettere di questa O.S. COISP e lo fa, in buona sostanza, richiamando i recenti DPCM e le circolari della S.V., Signor Capo della Polizia, del 6 e 13 marzo u.s., come se tutti quanti non le conoscessimo benissimo e le quali peraltro non affermano affatto
che il particolare momento storico ha reso nulli i contenuti dell’ANQ e le prerogative sindacali, e rimanda le sue decisioni alla necessità di una “pronta ed immediata risposta … nella consapevolezza che il fattore tempo costituisce il necessario corollario di una risposta efficace”.
In breve, Lei, Preg.mo Signor Capo della Polizia, in data 6 marzo aveva sollecitato i dirigenti di tutti gli Uffici periferici e centrali di adottare orari confacenti a ridurre al massimo il rischio di contagio tra i Poliziotti e il dott. Teseo De Sanctis aveva
tanta fretta di corrispondere quella che lui stesso identifica come una Sua ‘raccomandazione’ (prima riga della nota datata 9.3.2020: “In attuazione a quanto raccomandato dal Sig. Capo della Polizia…”) che di fatto l’ha attuata il 18 marzo (ben 12 giorni dopo) ed in tale lasso di tempo non ha trovato tempo di confrontarsi con i Sindacati così come previsto dalla vigente normativa (mai revocata da un qualsivoglia DPCM o decreto o circolare della S.V., neppure in tempo di COVID-19). Nemmeno ha trovato quel tempo per garantirsi le previste “previe intese” quando successivamente ha ritenuto di dover prolungare gli orari “in deroga” che aveva attuato unilateralmente. Non ha mai trovato quel tempo perché ha sempre ritenuto fosse in suo potere di travalicare tutte quelle norme che conferiscono prerogative al Sindacato anche per ciò che riguarda l’orario di lavoro.

8 aprile 2020:
La Segreteria Provinciale di Roma del COISP ha formalmente diffidato il dirigente del Compartimento Polstrada per il Lazio e l’Umbria dal proseguire con gli orari difformi da quelli statuiti dagli artt. 8 e 9 dell’ANQ in assenza delle “previe intese”
statuite dall’art. 7, comma 6, del medesimo Accordo.

Ciò premesso, come avevamo sottolineato all’inizio e anche nell’oggetto della presente, il Sindacato, Preg.mo Signor Capo della Polizia, questo Sindacato COISP di certo, ha sempre operato in maniera decisamente costruttiva e non ritiene accettabile che alcuni funzionari ritengano di poter violare le regole che definiscono le c.d. “relazioni sindacali” e lo facciano senza alcun buonsenso,
impedendoci persino di conoscere le turnazioni di servizio che il personale deve svolgere.
Tra questi pochi – come sopra e negli atti allegati testimoniato – vi è il dott. Teseo De Sanctis, dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria.

Pochi dirigenti, per fortuna, che credono di poter fare come pare loro perché probabilmente sono auto-persuasi di essere stati investiti della carica nobiliare di Marchese Onofrio del Grillo, Duca di Bracciano, Guardia Nobile e Cameriere Segreto di Sua Santità Pio VII.
Pochi, pochissimi dirigenti che nuocciono tanto al personale che alla stessa Amministrazione ed ai quali è assolutamente opportuno, nonostante siano trascorsi 39 anni dalla nascita del Sindacato nella Polizia di Stato, rimarcare che le legittime prerogative (che non sono una concessione) delle rappresentanze sindacali del personale della Polizia di Stato non sono calpestabili.

Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese
Originale firmato agli atti

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