Decreto Legge sui correttivi al riordino – È necessario iniziare da subito a lavorare assieme sul contenuto dei provvedimenti

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Riordino delle carriere
Riordino delle carriere

Roma, 8 novembre 2018

AL SIGNOR VICE CAPO DELLA POLIZIA
Vice Direttore Generale della P.S. preposto all’attività
di coordinamento e pianificazione
Prefetto Alessandra GUIDI

25 ottobre 2018 – Il Consiglio dei Ministri approva un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione di ulteriori disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi in materia di Riordino delle Carriere sia del personale delle Forze Armate che di quello delle Forze di Polizia.
È necessario iniziare da subito a lavorare assieme su quello che dovrà essere il
contenuto di tali provvedimenti

Preg.mo Prefetto,
sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 2 novembre 2018 è stato pubblicato il Decreto legislativo 2 novembre 2018, n. 126, recante “Disposizioni integrative e correttive, a norma dell’articolo 8, comma 6, della legge 7 agosto 2015, n. 124, al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, recante:
«Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»”.
Tale provvedimento, come noto, prevede misure correttive volte a rimediare solo parzialmente ad alcune criticità applicative emerse nella fase di prima attuazione del Riordino delle Carriere approvato con d.lgs. 95/2017. Ciò a causa dell’assenza di analoga delega per il Riordino delle Forze Armate e delle scarse risorse disponibili.
L’impegno del Governo – sollecitato con costanza e fermezza dal COISP – era comunque di
procedere successivamente a tale primo decreto correttivo, attraverso una nuova legge delega, con ulteriori provvedimenti di più ampia portata contenenti quelle disposizioni necessarie per realizzare una più efficace revisione dei ruoli del personale della Polizia di Stato, come da sempre chiesto da questo Sindacato.
Ebbene, l’attività del COISP ha portato i suoi frutti: lo scorso 25 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione di ulteriori disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi in materia di Riordino delle Carriere sia del personale delle Forze Armate che di quello delle Forze di Polizia.
“L’obiettivo della delega – come si legge nel comunicato ufficiale di tale riunione del Consiglio dei Ministri – è quello di garantire l’equiordinazione tra le Forze Armate e quelle di Polizia, colmando un disallineamento tra le principali leggi delega di disciplina dei comparti “difesa” e “sicurezza”, in modo da conformarsi anche ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti nella fase di adozione dei decreti legislativi già citati”. “Nell’esercitare la delega – prosegue ancora la nota del Consiglio dei Ministri – non si incide sulle dotazioni organiche complessive ma si prevede l’utilizzo delle risorse già stanziate e
confermate con il decreto-legge “Sicurezza” (decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113), attualmente in fase di conversione”.

Si tratta del primo passo verso dei coscienziosi correttivi al Riordino delle Carriere, che possano recepire quello che è il Progetto di Riordino del COISP e le legittime aspettative di tutti i Poliziotti.
Sarà tuttavia necessario che il Governo disponga lo stanziamento di risorse economiche adeguate, stante il fatto che quelle fino ad adesso disponibili non sono certamente sufficienti a garantire quelle modifiche che i Poliziotti si attendono e che noi del COISP da tempo sollecitiamo.
In tal senso proseguirà l’attività di forte sollecitazione del nostro Sindacato nei confronti del Governo ed in primis del Signor Ministro dell’Interno … ma è necessario che pure l’Amministrazione faccia la sua parte a favore dei diritti e delle giuste attese dei Poliziotti ed è quanto mai opportuno che si proceda con urgenza a calendarizzare una serie di incontri per discutere assieme su quello che dovrà essere il contenuto dei futuri provvedimenti correttivi del Riordino delle Carriere approvato con decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95.
Il Ministro dell’Interno Sen. Matteo SALVINI ed il Sottosegretario On. Nicola MOLTENI, come anche le Commissioni parlamentari che hanno esaminato il provvedimento poi approvato con Decreto legislativo 2 novembre 2018, n. 126, hanno evidenziato l’opportunità di emanare sostanziali correzioni e modifiche al Riordino del 2017, sottolineando anche l’opportunità di rivalutare l’adeguatezza dell’attuale separazione dei due ruoli di base delle Forze di Polizia in luogo di quell’unificazione di tali ruoli che il
COISP ha sempre chiesto.
Hanno anche rimarcato le esigenze di funzionalità e di valorizzazione del personale.
Ebbene, come detto, per il COISP le correzioni ai recenti provvedimenti di revisione dei ruoli del personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate dovranno essere significative.
Per ciò che concerne la Polizia di Stato, in particolare, tali correttivi dovranno incrementare la funzionalità, l’efficacia ed efficienza delle Amministrazioni della pubblica sicurezza, valorizzare il personale appartenente anche sotto l’aspetto economico con la perequazione doverosa con i trattamenti economici corrisposti al personale della Polizia Locale (che oggi percepisce uno stipendio tabellare base mensile di circa 250,00 euro maggiore di quello del personale delle Forze di Polizia), riconoscere sotto gli aspetti di tutela economica, pensionistica e previdenziali, la specificità di funzione, i rischi e la professionalità
derivanti dal fondamentale compito affidato a chi è Autorità o gestisce in via esclusiva la sicurezza pubblica.
Inoltre, a titolo meramente esemplificativo, dovrà essere previsto quanto segue:
– la separazione del Comparto Sicurezza da quello della Difesa, facendo rientrare nel primo oltre alle Forze di polizia ad ordinamento civile anche l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, così riconoscendo l’indiscutibile diversità di funzioni tra l’apparato che si occupa di garantire la sicurezza interna e l’ordine pubblico e quello che è chiamato a garantire la sicurezza del Paese da ingerenze esterne;
– l’unificazione in un unico ruolo del ruolo degli Agenti ed Assistenti con il ruolo dei Sovrintendenti, garantendo una adeguata valorizzazione economico ‐funziona
iniziale del nuovo ruolo di base, ruolo che dovrà essere circoscritto a non più di 6 qualifiche (3 in meno rispetto alle 7 + due “denominazioni” complessivamente adesso previste) e dovrà prevedere specifici automatismi di avanzamento (a ruolo aperto e per merito assoluto), anche previo compimento di un corso di aggiornamento per la promozione alla qualifica a decorrere dalla quale sono attribuite funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria;
– un ruolo degli Ispettori con non più di 4 tra qualifiche ed eventuali “denominazioni” ed una previsione di sviluppo della carriera che consenta il raggiungimento dell’apicalità economica e funzionale in massimo 16 anni piuttosto che i 32 illogicamente statuiti dal Riordino del 2017;
– il riconoscimento agli Ispettori Capo, che il d.lgs. 95/2017 ha promosso alla qualifica di Ispettore Superiore, dell’anzianità posseduta nella qualifica, così come riconosciuta dal Riordino del 2017, in parte o anche del tutto, a personale di altre Amministrazioni del Comparto;
– l’opportunità di una ricostruzione di carriera, che tenga conto anche dell’anzianità complessiva nel ruolo di appartenenza, nei confronti di tutto il personale che si trova a non aver fruito delle eventuali riduzioni di tempi di permanenza ai fini dell’avanzamento a qualifiche e/o denominazioni superiori e/o dell’eventuale riduzione del numero di qualifiche nel ruolo. Ci si riferisce, tra gli altri, al personale che alla data del 31.12.2016 rivestiva la qualifica di Ispettore Superiore ed a cui il Riordino del 2017non ha riconosciuto alcunché se non la mera conservazione dell’anzianità posseduta nella citata qualifica che impedirà loro, anche per via dell’età anagrafica di detto personale, di poter raggiungere la qualifica di
Sostituto Commissario e men che meno quella di Sostituto Commissario con la denominazione di Coordinatore;
– la statuizione di tempi certi per lo svolgimento dei concorsi interni e comunque l’affermazione, per tutti i ruoli, di una decorrenza giuridica nella nuova qualifica dal 1° gennaio dell’anno successivo in cui si sono registrate le carenze di organico per le quali i concorsi vengono emanati;
– una decorrenza giuridica per i Vice Ispettori del 9° e 10° corso, così come anche per i frequentatori dei corsi di formazione che si terranno relativamente ai concorsi oggi in svolgimento, che tenga conto dell’anno in cui si sono registrate le vacanze di organico per le quali gli stessi concorsi sono stati emanati e venga statuita al 1° gennaio dell’anno successivo, così come previsto per il concorso per il corrispondente ruolo degli Ispettori Tecnici e per i concorsi per Vice Sovrintendente e Vice Sovrintendente Tecnico;
– la promozione alla qualifica di Commissario Capo del Ruolo Direttivo ad Esaurimento alla data di conclusione del corso di formazione, la previsione che tale ruolo comprenda le qualifiche di Vice Questore Aggiunto e Vice Questore e che allo stesso venga tolta la dicitura “ad esaurimento” e continui ad essere alimentato, nel limite dei posti statuiti come organico, da parte del personale che riveste la qualifica apicale del ruolo degli Ispettori;
– l’acquisizione del diritto alla quiescenza per anzianità anche alcuni anni dopo il limite oggi previsto, così consentendo a determinati colleghi che sono costretti ad accedere nei ruoli della Polizia anche a trent’anni (si pensi ad esempio ai funzionari) di aumentare il montante contributivo ai fini previdenziali;
– l’eliminazione delle prove attitudinali per i concorsi interni;
– il limite di 30 anni di età quale requisito per l’accesso al ruolo base della Polizia di Stato;
– l’eliminazione di qualsivoglia limite di età per il personale della Polizia di Stato che intende progredire in carriera anche attraverso la partecipazione ai concorsi pubblici che prevedono per loro una riserva di posti assegnati … riserve di posti che dovranno essere incrementate rispetto a quelle attualmente previste;
– la previsione del rientro presso la sede di appartenenza del personale della Polizia di Stato (circa 128 Poliziotti con un’anzianità media di servizio di 20 anni) frequentatore del X corso per Vice Ispettore in quanto vincitore del concorso pubblico per 320 posti poi ampliato a 768.
Tali richieste, che ovviamente dovranno riguardare anche il personale tecnico-scientifico e
professionale della Polizia di Stato, ed altri provvedimenti che ci riserviamo di esplicitare durante le riunioni di cui si è chiesto una calendarizzazione, consentirebbero di valorizzare le professionalità e il merito del personale, ad accrescere le necessarie spinte motivazionali dello stesso in relazione all’espletamento dei delicati compiti istituzionali affidati agli appartenenti alla Polizia di Stato, a riconoscere e valorizzare il merito, l’anzianità di servizio e la professionalità ed ampliare le opportunità di progressione in carriera.

Certo di una Sua totale condivisione di quanto sopra espresso, in attesa di cortese riscontro alla presente, nel rinnovare sentimenti di elevata stima, invio cordialissimi saluti.

Il Segretario Generale del Co.I.S.P.
Domenico Pianese

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