Roma, 30 maggio 2022
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Draghi
e, per conoscenza:
Al Signor Ministro dell’Interno
Prefetto Luciana Lamorgese
Al Signor Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto Giannini
Preg.mo Signor Presidente del Consiglio,
lo scorso 23 dicembre è stato sottoscritto il Contratto di Lavoro per il triennio 2019-2021 del personale non dirigente del Comparto Sicurezza e Difesa e a tale firma si è arrivati dopo lunghe trattative durate mesi (pochi incontri in realtà, con frequenza altalenante) e una decisa accelerazione negli ultimi giorni stante la dichiarata volontà del Governo di corrispondere quanto prima gli aumenti concertati a Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri ed appartenenti alle FF.AA..
Ebbene, ci sono voluti ben 3 mesi e mezzo (il 6 aprile c.a.) per l’approvazione di tale Contratto da parte del Consiglio dei Ministri mentre molto più attento ai bisogni delle Donne e degli Uomini in divisa ha dimostrato di esserlo Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica che ha firmato il decreto che ha recepito il Contratto di Lavoro dopo soli 14 giorni (il 20 aprile).
Da allora, poi, sono trascorsi ulteriori 40 giorni per una pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che di certo non abbisogna di chissà quale impegno … ma che incredibilmente non arriva. Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri, Militari, si interrogano quotidianamente di quando potranno vedere incrementato il proprio stipendio e ricevere gli arretrati di cui hanno diritto … e nel frattempo continuano a garantire quotidianamente con enorme abnegazione e sacrificio personale la Sicurezza nell’intero Paese, pur consci di essere ripagati, ancora, da una incomprensibile indifferenza da parte di chi dovrebbe aver cura costantemente di loro, quantomeno una volta ogni tre anni, all’atto del rinnovo contrattuale.
Ma non solo.
Per gli appartenenti alla Polizia di Stato anche l’attribuzione dei compensi relativi al secondo livello di contrattazione, quelli che fanno capo alle risorse del Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali (il F.E.S.I.), pare essere una montagna insormontabile.
Già da due settimane questa Organizzazione Sindacale COISP, gli altri sindacati e l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza hanno definito contorni e contenuti dell’Accordo per la distribuzione di tali risorse relativamente all’anno 2021 … ma anche in questo caso non si riesce ad individuare una data in cui il Ministro dell’Interno o un suo delegato possa apporre la propria firma su tale Accordo. Conseguentemente le spettanze economiche dei Poliziotti continuano a rimanere nelle casse dello Stato.
E ancora …
In appendice al predetto Contratto di Lavoro, il Governo si era obbligato, nel breve tempo, a rivedere il compenso per il lavoro straordinario delle Donne e Uomini “in divisa”, il loro regime previdenziale, nonché dare attuazione a diversi altri impegni assunti all’atto della sottoscrizione del Contratto, alcuni dei quali qui di seguito si riportano per pronta memoria:
– prevedere interventi di defiscalizzazione delle indennità accessorie;
– integrare la disciplina sulla tutela legale e sulla responsabilità civile verso terzi del personale del Comparto Sicurezza-Difesa, anche attraverso il ricorso ad apposite polizze assicurative;
– istituire il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni del personale del Comparto Scurezza-Difesa;
– valutare la possibilità di estendere i benefici dell’istituto del congedo e riposo solidale per assistere i figli anche maggiorenni e il coniuge che, per le particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti;
– rendere più organico il modello delle relazioni sindacali, con riferimento alle Forze di Polizia a ordinamento civile, anche mediante la previsione di un codice di comportamento per la disciplina dei confronti tra le Parti;
– introdurre misure volte a garantire una costante omogeneità retributiva all’interno del Comparto Sicurezza-Difesa.
Va da sé che nulla è stato ancora fatto.
Ora, Gent.mo Signor Presidente del Consiglio, non è superfluo rappresentarle la forte amarezza di coloro ai quali è chiesto di sacrificare anche la propria vita per salvaguardare quella degli altri e di porre in essere enorme dedizione a fronte di uno stipendio certamente risibile.
Neanche è superfluo sottolineare che la perdurante dilazione della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Contratto di Lavoro in argomento e la persistente mancata individuazione di una data per la sottoscrizione dell’Accordo relativo alla distribuzione delle risorse del F.E.S.I., obbligherà questa Organizzazione Sindacale COISP a manifestare pubblicamente, in tutte le province d’Italia, il dissenso e malcontento dei Poliziotti.
Auspichiamo quindi un Suo cortese urgente intervento, Preg.mo Signor Presidente del Consiglio, affinché al più tardi entro il prossimo mese di giugno i Poliziotti ricevano gli incrementi stipendiali e gli arretrati del Contratto di Lavoro nonché gli indennizzi per l’anno 2021 previsti dal Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali.
In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
Con sincera e profonda stima,
Il Segretario Generale
Domenico Pianese