“E’ sempre presente, perchè mi ama”. E lo stalker ti uccide
ACQUI TERME. Non è amore, quello di una padre o di una madre che abusano in diversi modi dei figli. Non è amore, quello di un marito o di una moglie, di un ex compagno, che ti perseguitano. Dentro e fuori casa. Non è amore, quello strappato, preteso, imposto, comunque, a ogni costo, “perchè io lo voglio”. Ma è, invece, amore, soprattutto per se stessi, quello che spinge a dire basta, a denunciare tutto quello che sta distruggendo una vita, la tua vita di figlio, figlia, marito, moglie, ex compagno o compagna. Nel Centro congressi in zona Bagni il convegno organizzato dal Coisp, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ha portato oltre 300 studenti delle superiori a confrontarsi, numeri e dati alla mano, con la violenza, quella di cui troppo spesso ancora ci si vergogna di subire. Con lo stalking, la persecuzione, l’ossessione di non essere mai soli, da nessuna parte. Con gli omicidi, quelli che nascono dalla violenza, dallo stalking e dal craving, il non potere fare a meno di qualcuno, al punto da doversene impossessare comunque. “Sono reati – ha sottolineato Antonio Frisullo, segretario nazionale Coisp – e vanno contrastati, soprattutto intervenendo sulle troppe conseguenze psicologiche che ne derivano”. “Va però cambiata la cultura sul problema – ha spiegato Massimo Lattanzi, coordinatore Centro presunti autori di violenza e stalking – Ancora oggi, una vittima su quattro è recidiva e non accetta di rassegnarsi al fatto che la persona ‘vicina’ non è un fidanzato, un marito ma un controllore. ‘E’ sempre presente, perchè mi ama’, ci giustifichiamo fin da ragazzini. No, in realtà non si fida di noi e ci segue, ci perseguita”. Manipolando del tutto la vita.Fortunatamente, la legge, come rimarcato dall’avvocato Giulia Boccassi (presidente Camera penale della provincia di Alessandria), ci ha aiutato. “E così la famiglia che, in principio, era quella del Mulino Bianco, si è rivelato il luogo dove si consuma il maggior numero di violenze. La ‘questione’ da privata è diventata pubblica e i panni sporchi non si lavano più in casa”. C’è ancora molta strada da fare, ma anche parlarneproprio ai giovani è già un modo per iniziare a tagliare la ragnatela. “E il convegno – è convinto il sindaco Enrico Bertero – è stato un’ottima occasione per fare emergere un’attualità ‘nascosta’, purtroppo drammaticamente presente”.
Alessandria, IN PRIMO PIANO – 12 aprile 2013 22:20