Chiusura Uffici di Polizia, incontro del 15 Febbraio 2021

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L’incontro è stato presieduto dal Prefetto Nanei, Direttore Centrale per gli Affari Generali, dal Luigi Savina e dal Prefetto Bontempi, Direttore Centrale per la Polizia di Frontiera e dell’ ha visto la partecipazione del Direttore del Servizio Polizia Stradale dott. Pomponio, del Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria dott.ssa Del Maffeo, del Direttore del Servizio Agenti Assistenti Sovrintendenti dott.ssa Terribile e del Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali De Bartolomeis.
Inizialmente i Prefetti Nanei e Savina hanno rappresentato che i motivi posti a giustificazione della soppressione degli uffici indicati nella bozza di decreto sono essenzialmente il dimagrimento degli organici dovuto ai tagli di personale effettuati dalla legge Madia nonché alcune situazioni ambientali che vedono il modificarsi della rete viaria e ferroviaria.
La Federazione COISP MOSAP UPLS, nel ribadire la propria ferma contrarietà ad ogni chiusura di Uffici di Polizia fintanto che non sia rilevata la loro inutilità, ha rappresentato che queste chiusure comporteranno le devoluzione delle loro funzioni ad altri Uffici già organicamente sofferenti o alle Questure competenti per territorio così depauperando la professionalità ed annullando la specialità di
colleghi che – come accaduto in altre circostanze – verranno man mano sacrificati ad altre prioritarie esigenze dei Questori quale quella di garantire l’ordine pubblico. Ha altresì sottolineato che la soppressione di Uffici di Polizia costituisce ancora una volta un forte abbaglio che l’Amministrazione sta prendendo nel tentativo, comprensibile ma non condivisibile, di cercare di rimediare alla costante diminuzione di personale provocato da un mancato turn over che per decenni ha caratterizzato la Polizia di Stato a causa di scelte errate da parte dei vari governi.
Questa Federazione COISP MOSAP UPLS ha quindi puntualizzato che il problema della mancanza di personale – perché di questo si tratta – va invece risolto con un apporto di nuove leve ancor maggiore rispetto a quanto si sta oggi garantendo e non con una soppressione di Uffici di Polizia che vede e vedrà sempre questa Federazione fermamente contraria.
In particolare, con riguardo agli Uffici citati negli schemi di decreto in esame, l’Amministrazione, nell’ambito di progetti di riorganizzazione degli Uffici periferici della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera, riterrebbe opportuni i seguenti interventi:
► per quanto concerne la Polizia Stradale:
– la soppressione dei Distaccamenti di Ceva, Borgomanero, Domodossola, Lugo di Romagna, Rocca San Casciano, Sanremo, Finale Ligure e Fonni;
– l’elevazione a Sottosezione ordinaria dei Distaccamenti di Ventimiglia e di Albenga;
► per quanto concerne la Polizia Ferroviaria:
– la soppressione della Sottosezione di Torino Orbassano e dei Posti di Polizia Ferroviaria di Campobasso, Iglesias, Nocera Inferiore, Palermo Notarbartolo, Canicattì, Colleferro, Bra, Casarsa e Calalzo;
► per quanto concerne la Polizia di Frontiera:
– la soppressione della Sottosezione di Polizia di frontiera terrestre Traforo del Gran San Bernardo e degli Uffici di Polizia di frontiera presso gli scali marittimi di La Spezia, Gioia Tauro, Taranto e presso lo scalo aereo di Parma;
– la riallocazione, presso le Questure di La Spezia e di Taranto, dei Nuclei artificieri della Polizia di Stato istituiti nell’ambito degli Uffici di Polizia di frontiera marittima di La Spezia e di Taranto. Nel proprio intervento la Federazione COISP MOSAP UPLS ha esemplificato citando la situazione di alcuni degli Uffici che l’Amministrazione vorrebbe chiudere:
– l’Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Parma ha una forza organica di 12 persone a
cui si aggiungono 3 aggregati che effettuano turnazione con orario 6/12- 12/18 e 18/24. L’aeroporto rappresenta un punto di riferimento non di secondaria importanza. Oltre ad essere scalo di “scorta” di più grandi aeroporti del nord Italia, quali Milano, Bergamo, Bologna e Verona che vi fanno transitare i loro voli in caso di condizioni meteo avverse o disfunzioni tecniche, a decorrere dal prossimo mese
di marzo vedrà aumentare le tratte in partenza aggiungendo alle attuali destinazioni quella di Bari (due volte a settimana), Catania (tre volte a settimana), Lamezia Terme (tre volte a settimana), Cagliari (tre volte a settimana) e TRAPANI (tre volte a settimana), oltre a prevedere lo scalo di numerosi aerei privati ed aerotaxi. Il Ministro per le infrastrutture ed i trasporti, inoltre, ha sottoscritto un contratto finalizzato al rilancio dell’aeroporto ed ha garantito l’appoggio del governo riconoscendo l’importanza anche strategica dello scalo parmense. A breve sono previsti lavori di allungamento della pista e la società Sogeap che gestisce lo scalo aereo ha preventivato di portare altri voli a Parma. L’operatività della pista di atterraggio e partenza copre l’orario 7/23 e l’ENAC ed in tale arco temporale deve essere presente la Polizia di Frontiera. Più che chiudere tale Ufficio di Polizia andrebbe invece rafforzato.
– la Polizia Ferroviaria oggi non riesce a garantire un presidio costante alla stazione di Palermo/Notarbartolo … e già è un gravissimo errore, figuriamoci sopprimere il Posto di Polizia. Da pochi anni è stato inaugurato a Palermo il servizio tram elettrico leggero con snodo di interscambio con la stazione Notarbartolo poiché considerata un punto di notevole importanza per lo sviluppo della città
metropolitana, intesa come pendolarismo green tra i paesi adiacenti alla città, che si sviluppano lungo la costa tirrenica. Il numero degli utenti in transito presso la stazione Notarbartolo (considerando chiaramente il periodo precedente alla pandemia) è stato in costante notevole crescita anche alla luce del servizio metropolitano che collega la stazione con l’aeroporto Falcone e Borsellino (circa trenta chilometri di distanza complessiva con numerose fermate intermedie nei paesi turistico balneari di Isola delle Femmine, Capaci, Terrasini, Cinisi ecc.) e della nuova linea, fortemente voluta dalla Regione Sicilia, che collega in modo diretto Cefalù e l’aeroporto Falcone Borsellino. Per velocizzare e rendere quindi più fruibile ed efficiente un trasporto green, i treni di questo collegamento non arriveranno più a Palermo Centrale ma attraverseranno la città fermandosi solamente a Palermo/Notarbartolo, collegando alcune decine di stazioni intermedie di paesi che hanno strutturato la loro economia locale a vocazione turistica. La Stazione di Palermo/Notarbartolo, inoltre, ad oggi è l’unica che offre il servizio rent-car che invece non è presente alla stazione Palermo/Centrale.
Sono anche presenti diversi esercizi commerciali, sia all’interno che all’esterno con locali di proprietà
RFI. La Polizia di Stato non dovrebbe affatto abbandonare tale importante stazione ma invero dovrebbe adoperarsi con determinazione per avere un Posto di Polizia Ferroviaria con un organico assolutamente adeguato a garantire una presenza decisamente costante.
– il Distaccamento della Polizia Stradale di Sanremo conta un organico di 9 dipendenti dotati di elevata professionalità che garantiscono pattuglie sulle strade statali del Comune di Sanremo e zone limitrofe oltre ad un importante ausilio in caso di necessità ai colleghi operanti sull’autostrada A10 tra Ventimiglia e Imperia. La soppressione del Distaccamento di Sanremo non è auspicabile in quanto la cancellazione di un presidio di Polizia, seppur di piccole dimensioni, sarebbe una grave sconfitta per lo Stato in un territorio caratterizzato da una forte infiltrazione mafiosa. Inoltre ricordiamo che Sanremo è una vivacissima cittadina turistica (conta da sola 55.000 abitanti, il capoluogo di provincia Imperia solo 42.000) sia in inverno che soprattutto in estate allorquando le presenze si triplicano, quindi più traffico e maggiore necessità di controllare il territorio a livello di prevenzione e repressione dei reati. La soppressione di tale Distaccamento è quindi assolutamente da evitare ma andrebbe invero rafforzato.
– l’Ufficio di Polizia di Frontiera della Spezia è ubicato in uno stabile di proprietà delle Opere Pubbliche per cui l’Amministrazione della P.S. non sostiene costi di affitto. La sua ubicazione è all’interno dell’area portuale ma a circa 50 metri da una delle strade principali della città così che detta struttura consentirebbe anche un utilizzo in duplice veste di Ufficio di Frontiera e di Commissariato, permettendo altresì di ricavare spazi per il Nucleo Artificieri, già presente, e potrebbe finanche essere
prevista l’installazione di spazi per ospitare una o più unità cinofile, figura che agevolerebbe non poco
il controllo della frontiera marittima e non solo.
Quanto sopra – si è affermato con fermezza – dimostra l’assoluta irragionevolezza di chiudere determinati Uffici di Polizia.
Infine, stante la persistente volontà dell’Amministrazione di procedere nelle proprie intenzioni, la Federazione COISP MOSAP UPLS si è soffermata a lungo sulle garanzie che devono essere offerte al richieste del personale nel rispetto delle graduatorie vigenti e che non ci sia nessun obbligo ad essere assegnati in altri uffici di specialità.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha ancora ribadito la propria necessità di dover procedere nei prossimi mesi alle chiusure indicate nella bozza di decreto, assicurando nel contempo che ci sarà la massima attenzione verso le aspirazioni del personale della Polizia di Stato che dovrà essere ricollocato.

Roma, 17 febbraio 2021

La Segreteria Nazionale della Federazione COISP MOSAP UPLS

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