Cantante inneggia a boss, Coisp: esposto per istigazione a delinquere – Comunicato stampa e agenzie

1259


CANZONE CONTRO LA POLIZIA, COISP ANNUNCIA ESPOSTO A PM

‘INDAGARE CANTAUTRICE CALABRESE PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE’
(ANSA) – CATANZARO, 25 GEN – “Stiamo preparando, attraverso l’avvocato Carmen Di
Meo del Foro di Roma, che si e’ messa a completa disposizione, un esposto alle Procure
della Repubblica di Roma e di Reggio Calabria nei confronti della cantante calabrese Teresa
Merante per istigazione a delinquere”. Lo afferma in una nota Domenico Pianese, segretario
generale del sindacato di Polizia Coisp.
“I suoi brani, compreso ‘U latitanti’ – prosegue – non solo inneggiano alla peggiore forma di
delinquenza, ma sono un vero e proprio pugno allo stomaco per chi, come gli appartenenti
alle forze dell’ordine, lavora ogni giorno rischiando la vita per estirpare dal Paese il cancro
della criminalita’ organizzata.
Questa signora, che si definisce cantautrice, e’ interprete di una canzone che inneggia ai
latitanti della ‘ndrangheta e alle loro attivita’ mentre invita a ‘sparare a tutta forza’ contro i
poliziotti, definiti ‘brutta cumpagnia’ e pezzenti. Nel suo ‘curriculum’ musicale infatti non ci
sono che brani di questo tenore. Cio’ che allarma, dunque, e’ che sui social questa sedicente
artista abbia un seguito di quasi 90mila persone e che influenzi con i suoi messaggi devianti
una grossa fetta dell’opinione pubblica”.
“Proprio per questo – conclude Pianese – segnaleremo anche ai social network di intervenire
per censurare questi contenuti che istigano alla violenza e all’odio sociale”. contenuti
conclude. (ANSA).


POLIZIA: PIANESE (COISP) ‘ESPOSTO PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE CANTANTE MERANTE, INNEGGIA A BOSS’ =
Roma, 25 gen. (Adnkronos) – “Stiamo preparando attraverso l’avvocato Carmen Di Meo del Foro di Roma, che si è messa a completa disposizione, un esposto alle Procure della
Repubblica di Roma e di Reggio Calabria nei confronti della cantante calabrese Teresa
Merante per istigazione a delinquere. I suoi brani, compreso ‘U latitanti’, non solo
inneggiano alla peggiore forma di delinquenza, ma sono un vero e proprio pugno allo
stomaco per chi, come gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, lavora ogni giorno rischiando
la vita per estirpare dal Paese il cancro della criminalità organizzata”. Così in una nota
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“Questa signora -prosegue – che si definisce cantautrice, è interprete di una canzone che
inneggia ai latitanti della ‘ndrangheta e alle loro attività mentre invita a ‘sparare a tutta forza’
contro i poliziotti, definiti ‘brutta cumpagnia’ e pezzenti. Nel suo ‘curriculum’ musicale infatti
non ci sono che brani di questo tenore. Ciò che allarma, dunque, è che sui social questa
sedicente artista abbia un seguito di quasi 90mila persone e che influenzi con i suoi
messaggi devianti una grossa fetta dell’opinione pubblica”.
“Proprio per questo, segnaleremo anche ai social network di intervenire per censurare
questi contenuti che istigano alla violenza e all’odio sociale”, conclude. (Sig/Adnkronos)
Cantante inneggia a boss, Coisp: esposto per istigazione a delinquere “Sarà
presentato nelle procure di Roma e Reggio Calabria”
Roma, 25 gen. (askanews) – “Stiamo preparando attraverso l’avvocato Carmen Di Meo del
Foro di Roma, che si è messa a completa disposizione, un esposto alle Procure della
Repubblica di Roma e di Reggio Calabria nei confronti della cantante calabrese Teresa
Merante per istigazione a delinquere. I suoi brani, compreso ‘U latitanti’, non solo inneggiano
alla peggiore forma di delinquenza, ma sono un vero e proprio pugno allo stomaco per chi,
come gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, lavora ogni giorno rischiando la vita per
estirpare dal Paese il cancro della criminalità organizzata”. Così afferma in una nota
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“Questa signora, che si definisce cantautrice, è interprete di una canzone che inneggia ai
latitanti della ‘ndrangheta e alle loro attività mentre invita a ‘sparare a tutta forza’ contro i
poliziotti, definiti ‘brutta cumpagnia’ e pezzenti. Nel suo ‘curriculum’ musicale infatti non ci
sono che brani di questo tenore. Ciò che allarma, dunque, è che sui social questa sedicente
artista abbia un seguito di quasi 90mila persone e che influenzi con i suoi messaggi devianti
una grossa fetta dell’opinione pubblica. Proprio per questo, segnaleremo anche ai social
network di intervenire per censurare questi contenuti che istigano alla violenza e all’odio
sociale”, continua Pianese.


“Elogia i boss”, caso cantante calabrese finisce in procura =
(AGI) – Catanzaro, 25 gen. – Finora se ne era parlato solo sui giornali, ora il caso di Teresa
Merante, cantautrice calabrese,finisce in mano alla magistratura. Ad annunciare esposti alla
magistratura sono sindacati e politici. La donna e’ sotto accusa per il contenuto di alcuni testi
che, secondo i suoi detrattori, inneggerebbero ai capi della mafia calabrese e siciliana. Lei si
difende e replica affermando che quelle canzoni fanno parte del repertorio culturale. Nella
serata di ieri ha diffuso un video su Facebook in cui parla di un “grandissimo polverone
mediatico”.
Il brano “U latitanti”, afferma, “non e’ stato scritto da me, ma e’ gia’ stato interpretato in
passato da altri cantanti folk”. Stessa ricostruzione anche per un brano sul Capodanno,
“rivolto a tutti i calabresi che vivono fuori”, mentre il testo della canzone su Toto’ Riina “e’
stato scritto da me – dice – prendendo spunto dalla fiction Tv”. Merante nega di essere la
cantante della malavita, sostenendo che la sua famiglia “nulla ha mai avuto a che fare con la
criminalita’ organizzata. Non accetto di essere etichettata come la cantante della malavita in
Calabria. Le mie interpretazioni in musica sono state canzoni d’amore, d’aggregazione, di
allegria sulle bellezze della Calabria e anche sul canto di malavita che fa parte della trazione
popolare calabrese fin dagli anni Settanta”. (AGI)Adv
(Segue)


“Elogia i boss”, caso cantante calabrese finisce in procura (2)=

(AGI) – Catanzaro, 25 gen. – Non la pensa cosi’ il sindacato di Polizia Coisp. “Stiamo
preparando – annuncia il segretario Domenico Pianese – attraverso l’avvocato Carmen Di
Meo del Foro di Roma, che si e’ messa a completa disposizione, un esposto alle Procure
della Repubblica di Roma e di Reggio Calabria nei confronti della cantante calabrese Teresa
Merante per istigazione a delinquere. I suoi brani, compreso ‘U latitanti’, non solo inneggiano alla peggiore forma di delinquenza, ma sono un vero e proprio pugno allo stomaco per chi,
come gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, lavora ogni giorno rischiando la vita per
estirpare dal Paese il cancro della criminalita’ organizzata”. Secondo Pianese, “questa
signora, che si definisce cantautrice, e’ interprete di una canzone che inneggia ai latitanti
della ‘ndrangheta e alle loro attivita’ mentre invita a ‘sparare a tutta forza’ contro i poliziotti,
definiti ‘brutta cumpagnia’ e pezzenti. Nel suo ‘curriculum’ musicale infatti non ci sono che
brani di questo tenore. Cio’ che allarma, dunque, e’ che sui social questa sedicente artista
abbia un seguito di quasi 90mila persone e che influenzi con i suoi messaggi devianti una
grossa fetta dell’opinione pubblica.….(AGI)Adv (Segue)


“Elogia i boss”, caso cantante calabrese finisce in procura (3)=

(AGI) – Catanzaro, 25 gen. – Secondo i due amministratori locali, “intorno a Teresa Merante c’e’ un fenomeno tutt’altro che ristretto: poco meno di 90.000 seguaci su Facebook, oltre 51.000 su Instagram, con oltre 5 milioni di visualizzazioni per i suoi video su Youtube. Tra i
testi che abbiamo avuto modo di verificare, ci sono alcune frasi che appaiono superare il
limite della decenza e della semplice liberta’ di opinione o di espressione”. …..
Parole di disprezzo, quindi, per Tommaso Buscetta: “uomo d’onore lui non lo era”, mentre
alle forze dell’ordine vengono abbinati aggettivi come “traditore””. I due consiglieri comunali
hanno anche citato l’ultimo brano edito da Teresa Merante, “Bonu Capudannu”, ” rivolto –
scrivono – ai detenuti e alle loro famiglie, con gli auguri diretti: “Buon Capodanno ai carcerati
segregati in galera. Speriamo torniate in liberta’, nelle vostre case gioia e serenita’”. Nel
video della canzone “Bonu Capudannu”, girato a Nicotera, appare anche l’attuale sindaco
Giuseppe Marasco che, dopo le polemiche, ha preso le distanze con alcune dichiarazioni
pubbliche”…. (AGI)Adv


Cantante inneggia a boss: Pianese (Coisp), esposto a Procure per istigazione a

delinquere.
“Stiamo preparando attraverso l’avvocato Carmen Di Meo del Foro di Roma, che si è messa
a completa disposizione, un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e di Reggio
Calabria nei confronti della cantante calabrese Teresa Merante per istigazione a delinquere.
I suoi brani, compreso ‘U latitanti’, non solo inneggiano alla peggiore forma di delinquenza,
ma sono un vero e proprio pugno allo stomaco per chi, come gli appartenenti alle Forze
dell’Ordine, lavora ogni giorno rischiando la vita per estirpare dal Paese il cancro della
criminalità organizzata”.
Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“Questa signora, che si definisce cantautrice, è interprete di una canzone che inneggia ai
latitanti della ‘ndrangheta e alle loro attività mentre invita a ‘sparare a tutta forza’ contro i
poliziotti, definiti ‘brutta cumpagnia’ e pezzenti. Nel suo ‘curriculum’ musicale infatti non ci
sono che brani di questo tenore.
Ciò che allarma, dunque, è che sui social questa sedicente artista abbia un seguito di quasi
90mila persone e che influenzi con i suoi messaggi devianti una grossa fetta dell’opinione
pubblica. Proprio per questo, segnaleremo anche ai social network di intervenire per censurare questi contenuti che istigano alla violenza e all’odio sociale”. contenuti conclude.

SCARICA LA RASSEGNA COMPLETA IN PDF