Rave, chi critica norme Piantedosi ha memoria corta – Comunicato stampa e Agenzie

1087

Rave, Coisp: chi critica norme ha memoria corta

Roma, 2 Novembre 2022 – “Chi oggi critica le nuove norme ‘anti-rave’ del ministro Piantedosi, probabilmente ha la memoria corta: nell’agosto del 2021, infatti, come conseguenza al rave party di Velentano durato una settimana, hanno perso la vita due ventenni, due ragazzi sono stati ricoverati in overdose da stupefacenti e altri due sono finiti in coma etilico.
Coloro che continuano a polemizzare contro questi provvedimenti probabilmente sono gli stessi che, all’indomani di una tragedia, piangerebbero lacrime di coccodrillo. E soprattutto dimenticano che uno Stato democratico, proprio come infatti è indicato nella nostra Costituzione, deve tutelare la salute pubblica dei propri cittadini”, così in una nota Domenico Pianese, Segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Questi raduni illegali che finora nel nostro Paese erano soggetti a un vulnus legislativo, rappresentano un costo sociale enorme: basti pensare alle centinaia di poliziotti che vengono impegnati nella gestione dell’ordine pubblico di questi eventi e che vengono distolti dal controllo del territorio” aggiunge. “Le norme penali introdotte – continua – avranno il giusto effetto di deterrenza che l’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede: se ne facciano una ragione le anime belle che continuano a confondere la libertà di manifestare con quella di radunarsi illegalmente
su suolo pubblico o privato senza alcuna autorizzazione” conclude.

AGENZIE STAMPA


COISP, CHI CRITICA STRETTA PIANTEDOSI HA LA MEMORIA CORTA

(ANSA) – ROMA, 02 NOV – “”Chi oggi critica le nuove norme ‘anti-rave’ del ministro Piantedosi, probabilmente ha la memoria corta: nell’agosto del 2021, infatti, come conseguenza al rave party di Velentano durato una settimana, hanno perso la vita due ventenni, due ragazzi sono stati ricoverati in overdose da stupefacenti e altri due sono finiti in coma etilico. Coloro che continuano a polemizzare contro questi provvedimenti probabilmente sono gli stessi che, all’indomani di una tragedia, piangerebbero lacrime di coccodrillo. E soprattutto dimenticano che uno Stato democratico, proprio come infatti è indicato nella nostra Costituzione, deve tutelare la salute pubblica dei propri cittadini”. Così Domenico Pianese, segretario generale del
sindacato di Polizia Coisp.
“Questi raduni illegali- sostiene Pianese – che finora nel nostro Paese erano soggetti a un vulnus legislativo, rappresentano un costo sociale enorme: basti pensare alle centinaia di poliziotti che vengono impegnati nella gestione dell’ordine pubblico di questi eventi e che vengono distolti dal controllo del territorio. Le norme penali introdotte – continua – avranno il giusto effetto di deterrenza che l’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede: se ne facciano una ragione le anime belle che continuano a confondere la libertà di manifestare con quella di radunarsi illegalmente su suolo pubblico o privato senza alcuna autorizzazione”. (ANSA).


Rave: Coisp, chi critica nuove norme ha la memoria corta =

(AGI) – Roma, 2 nov. – “Chi oggi critica le nuove norme ‘anti-rave’ del ministro Piantedosi, probabilmente ha la memoria corta: nell’agosto del 2021, infatti, come conseguenza al rave party di Velentano durato una settimana, hanno perso la vita due ventenni, due ragazzi sono stati ricoverati in overdose da stupefacenti e altri due sono finiti in coma etilico”. Ad affermarlo e’ Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp.
“Coloro che continuano a polemizzare contro questi provvedimenti – continua Pianese – probabilmente sono gli stessi che, all’indomani di una tragedia, piangerebbero lacrime di coccodrillo. E soprattutto dimenticano che uno Stato democratico, proprio come e’ indicato nella nostra Costituzione, deve tutelare la salute pubblica dei propri cittadini. Questi raduni illegali che finora nel nostro Paese erano soggetti a un vulnus legislativo, rappresentano un costo sociale enorme: basti pensare alle centinaia di poliziotti che vengono impegnati nella gestione dell’ordine pubblico di questi eventi e che vengono distolti dal controllo del territorio”.
“Le norme penali introdotte – continua il segretario del Coisp avranno il giusto effetto di deterrenza che l’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede: se ne facciano una ragione le anime belle che continuano a confondere la liberta’ di manifestare con quella di radunarsi illegalmente su suolo pubblico o privato senza alcuna autorizzazione”. (AGI)Red/Bas


RAVE, COISP: CHI CRITICA NORME HA MEMORIA CORTA

(9Colonne) Roma, 2 nov – “Chi oggi critica le nuove norme ‘anti-rave’ del ministro Piantedosi, probabilmente ha la memoria corta: nell’agosto del 2021, infatti, come conseguenza al rave party di Velentano durato una settimana, hanno perso la vita due ventenni, due ragazzi sono stati ricoverati in overdose da stupefacenti e altri due sono finiti in coma etilico. Coloro che continuano a polemizzare contro questi provvedimenti probabilmente sono gli stessi che, all’indomani di una tragedia, piangerebbero lacrime di coccodrillo. E soprattutto dimenticano che uno Stato democratico, proprio come infatti è indicato nella nostra Costituzione, deve tutelare la salute pubblica dei propri cittadini”: così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Questi raduni illegali che finora nel nostro Paese erano soggetti a un vulnus legislativo, rappresentano un costo sociale enorme: basti pensare alle centinaia di poliziotti che vengono impegnati nella gestione dell’ordine pubblico di questi eventi e che vengono distolti dal controllo del territorio” aggiunge. “Le norme penali introdotte – continua – avranno il giusto effetto di deterrenza che l’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede: se ne facciano una ragione le anime belle che continuano a confondere la libertà di manifestare con quella di radunarsi illegalmente su suolo pubblico o privato senza alcuna autorizzazione”. (red)


Sicurezza: Coisp su rave, chi critica norme ha memoria corta

Roma, 02 nov – (Nova) – “Chi oggi critica le nuove norme ‘anti-rave’ del ministro Piantedosi, probabilmente ha la memoria corta: nell’agosto del 2021, infatti, come conseguenza al rave party di Velentano durato una settimana, hanno perso la vita due ventenni, due ragazzi sono stati ricoverati in overdose da stupefacenti e altri due sono finiti in coma etilico. Coloro che continuano a polemizzare contro questi provvedimenti probabilmente sono gli stessi che, all’indomani di una tragedia, piangerebbero lacrime di coccodrillo. E soprattutto dimenticano che uno Stato democratico, proprio come infatti e’ indicato nella nostra Costituzione, deve tutelare la salute pubblica dei propri cittadini”. Lo afferma in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Questi raduni illegali che finora nel nostro Paese erano soggetti a un vulnus legislativo, rappresentano un costo sociale enorme: basti pensare alle centinaia di poliziotti che vengono impegnati nella gestione dell’ordine pubblico di questi eventi e che vengono distolti dal controllo del territorio”, aggiunge. “Le norme penali introdotte avranno il giusto effetto di deterrenza che l’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede: se ne facciano una ragione le anime belle che continuano a confondere la liberta’ di manifestare con quella di radunarsi illegalmente su suolo pubblico o privato senza alcuna autorizzazione”, conclude. (Com)

SCARICA LA RASSEGNA IN PDF