Val di Susa, COISP: sono attentati terroristici e la politica tace!

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COMUNICATO STAMPA DEL 31 AGOSTO 2013

Oggetto: VAL DI SUSA: ATTENTATI TERRORISTICI CONTRO LE FORZE DELL’ORDINE, LA POLITICA TACE.

“Ancora una volta soltanto il tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine – in questo caso dei Carabinieri, grazie anche alla collaborazione con la Digos – ha consentito di sventare un preordinato agguato omicida in Val di Susa. Continuiamo a sollecitare l’adozione di misure straordinarie da parte del Governo, perché ogni giorno la vita di centinaia di uomini e donne in divisa viene esposta all’aggressione da parte di quella che deve essere considerata a tutti gli effetti un’organizzazione terroristica paramilitare”.

Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, commentando l’arresto di due giovani dell’ambiente dei centri sociali, che a bordo della loro auto avevano un vero e proprio arsenale destinato ai cosiddetti ‘manifestanti’ che si stavano raccogliendo intorno alle reti del cantiere di Chiomonte per un'iniziativa No Tav. “I due ‘ragazzi’ – spiega Maccari – avevano nell’auto razzi, molotov, maschere antigas, tubi in plastica, pneumatici, fionde, cesoie, chiodi a quattro punte, tute scure e altro materiale.

Cosa tutto questo abbia a che vedere con le democratiche manifestazioni di protesta è un mistero. Si tratta di una dotazione bellica che lo stesso Procuratore Caselli ha definito ‘micidiale’ e che non serve a protestare, ma ad uccidere! Ogni giorno in Val di Susa gruppi criminali organizzati preparano il tiro al bersaglio contro le divise.

E, continuiamo a ripetere mentre contiamo i feriti, prima o poi tra le Forze dell’Ordine ci scapperà il morto. Non accetteremo, allora, lacrime tardive e inutile solidarietà, soprattutto da parte di quella politica che insulta la Polizia ogni volta che un manifestante si sbuccia un ginocchio, mentre oggi resta inerme e tace di fronte alla minaccia costante alla vita degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine”.

“Mi congratulo con il Procuratore Caselli – conclude Maccari – che ha avuto il coraggio di denunciare pubblicamente, con parole che facciamo nostre, ‘…. il silenzio e la sottovalutazione, se non peggio, di alcuni uomini della cultura, della politica e dell'amministrazione, ma anche dell'informazione, che non riescono forse a vedere come stanno davvero le cose e sono portati a considerare, con comprensione, gesti che invece sono di pura violenza’”.

Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale – Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria

 

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