COMUNICATO STAMPA DEL 02 NOVEMBRE 2012
Oggetto: Denuncia del “corvo” al Viminale, il Coisp: “E’ dura quando in un Paese si crede che le sorti di interi Uffici e la carriera di gente che lavora possa essere decisa grazie a video ben piazzati alla televisione piuttosto che con denunce anonime. Odiamo i giustizieri senza coraggio”
“E’ dura in questo Paese cercare di vivere con coerenza, trasparenza e lealtà ed aspettarsi che anche gli altri facciano altrettanto. E’ dura soprattutto per chi si occupa di sicurezza e di legalità, perché più di qualcuno è veramente convinto di poter disporre delle sorti di interi uffici e delle carriere di persone che hanno speso intere vite a lavorare semplicemente piazzando per bene un video in televisione piuttosto che con un esposto anonimo. Noi oggi non vogliamo entrare minimamente nel merito della storia raccontata dal ‘corvo del Viminale’, ma siamo seriamente rammaricati per il fatto che l’uccelletto parlante sia dotato di così tanta malizia ma di così tanto poco coraggio. E noi possiamo lamentarci a pieno titolo, perché quando abbiamo qualcosa da recriminare, da denunciare o da additare, lo facciamo ad alta voce, mostrando bene i nostri volti e facendo sentire forte la nostra voce”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così la notizia riportata dal quotidiano “la Repubblica” che riferisce della presenza di un “corvo” al Viminale, che con un esposto anonimo ha segnalato una serie di presunti casi di malaffare al ministero dell’Interno, sia nella gestione di appalti e aste sia per l’acquisto di impianti tecnologici. Nell’esposto, già inviato alla Procura di Roma, è indicato come responsabile delle presunte illegittimità il Vice Capo della Polizia, Nicola Izzo, ed è spiegato che il malaffare riguarderebbe una serie di appalti e gare per l’acquisto di prodotti: dai software per le centrali operative di tutta Italia ai sistemi di videosorveglianza, dalla gestione del numero unico europeo della sicurezza (il 112) al rilevamento delle impronte digitali da parte della Polizia scientifica.
“Non sopportiamo – aggiunge Maccari – il fatto che si sollevino in continuazione polveroni più che altro mediatici a spese di un’Amministrazione che proprio in queste settimane, con un tempismo sospetto e fastidioso, vive probabilmente il cambio dei suoi vertici. Siamo stufi di strumentalizzazioni e Uffici gettati nello scompiglio per il volere di qualcuno, non importa se più o meno in buona fede, che non ha il coraggio di fare le sue battaglie alla luce del sole e fa perdere tempo che si potrebbe risparmiare, e soprattutto mette in discussione a priori la credibilità di tante persone che comunque svolgono il proprio ruolo quotidianamente, di un’intera Istituzione, e dunque di tutti noi Poliziotti”.
“Non è più tollerabile – insiste il Segretario del Coisp – che a giorni alterni le vite e le carriere dei colleghi, chiunque essi siano e dovunque prestino servizio, vengano messe in discussione dal primo che si sveglia e decidere di farli finire su tutte le prime pagine a qualsiasi costo. Questo codardo giustiziere racconta di un intrigo talmente vasto e dalle implicazioni talmente gravi che ci auguriamo solo trovi la risposta pronta ed efficiente di chi di competenza perchè faccia chiarezza al più presto, anche se ovviamente, secondo un malcostume particolarmente diffuso, il danno a chi è stato coinvolto dalla sapiente segnalazione è stato già ampiamente prodotto… Ma noi – conclude Maccari -, che di colleghi devastati dall’irresponsabile entrata a gamba tesa di manovratori vari siamo tristemente esperti, oggi possiamo e vogliamo invitare come al solito alla riflessione ed alla cautela, soprattutto quei cittadini in nome dei quali continuiamo a caparbiamente a lavorare nonostante il caos continuo e costante”.
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