Trattenute stipendiali a Febbraio 2023 per conguaglio fiscale e previdenziale, Poliziotti lasciati senza stipendio. Lettera al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia

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Roma, 08 febbraio 2023

AL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
Prefetto Matteo PIANTEDOSI
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto GIANNINI

OGGETTO: Personale della Polizia di Stato, trattenute stipendiali a febbraio 2023 per conguaglio fiscale e previdenziale relativo alla retribuzione imponibile dell’anno 2022.
Poliziotti lasciati senza stipendio.

Preg.mi Signor Ministro e Signor Capo della Polizia, da alcuni giorni gli appartenenti alla Polizia di Stato hanno avuto la possibilità, attraverso il portale
NoiPA, di conoscere l’importo dello stipendio che percepiranno alla fine di questo mese di febbraio e molti di loro hanno scoperto che percepiranno pochi spiccioli, anche un solo euro (!), perché il resto del loro stipendio è stato trattenuto per il conguaglio fiscale e previdenziale relativo alla retribuzione imponibile dell’anno 2022.

In particolare le trattenute riguardano le seguenti voci:
a) conguaglio fondo pensione (codice 800/390);
b) conguaglio fondo credito (codice 800/394);
c) debito conguaglio fiscale (codice 800/666)

e sarebbero state fatte in unica soluzione, dimostrando grave ed inaccettabile superficialità e incuranza degli effetti che avrebbero avuto nei confronti dei Poliziotti e delle loro famiglie.
Si ripete, in buona sostanza, una problematica che già avevamo affrontato negli anni precedenti e che testimonia un’assoluta inadeguatezza del sistema per la gestione del trattamento economico che si dimostra quanto meno superficiale ed incurante degli effetti che produce.

Il meccanismo di addebito praticato da NoiPA in un’unica soluzione, anche su chiara indicazione dell’INPS (Istituto che pur godendo di propria autonomia dovrebbe essere sottoposto ad adeguata vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze), rappresenta una procedura insostenibile.
L’approssimarsi dei rilevanti addebiti sta generando tra il personale forte preoccupazione per le negative ricadute sulla sfera familiare, minandone la serenità per di più in un momento in cui ai Poliziotti è chiesto un impegno ed una abnegazione spesso oltremodo impegnative, con un contratto di lavoro scaduto e irrisori compensi per le peculiari attività svolte e per il lavoro straordinario che sono obbligati ad effettuare.

Ora, se è pur vero che tutte e tre le ritenute sopra indicate riguardano versamenti contributivi che, in base alla disciplina vigente, vanno effettuati nel periodo successivo alla fine dell’anno di imposta al quale si riferiscono, è anche vero, ed è necessario, che tali ritenute debbano trovare una diversa modalità applicativa che consenta a ciascun dipendente di corrispondere la somma eventualmente dovuta attraverso un piano di ammortamento, in un numero di rate mensili tali da non determinare rilevanti ed insostenibili aggravi finanziari.
È impensabile lasciare senza stipendio migliaia di Poliziotti e le loro famiglie!!!

Ci rivolgiamo quindi alle Preg.me SS.VV., la cui continua e significativa vicinanza alle Donne e Uomini della Polizia di Stato è riconosciuta, al fine di porre in essere un intervento urgente volto ad ottenere una specifica disciplina sui termini di versamento dei suddetti conguagli, con obbligo per NoiPA e INPS di rateizzare gli importi superiori a 200 euro.

Le disposizioni di legge obbligano ad effettuare le menzionate ritenute fiscali e previdenziali ma è la prassi amministrativa (circolari e “indicazioni” del MEF e dell’INPS) che stabilisce che le stesse vanno effettuate nel medesimo termine e cioè entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento.
Chiaramente si può e si deve rimediare, imponendo subito un limite assoluto all’incidenza delle ritenute rispetto alla retribuzione del mese in cui le predette sono effettuate.
Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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