Cari Colleghi, negli ultimi anni il COISP ha dato sempre più dimostrazione di assoluta serietà nelle azioni intraprese a favore dei diritti e delle legittime aspettative di tutte le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato, tanto da ottenere un sempre maggiore consenso.
Di contro, si è sovente assistito ad un decadimento dell’azione sindacale da parte di molti altri soggetti che si ergono a rappresentanti dei Poliziotti ma che di fatto hanno dimostrato di essere più adatti a rappresentare la vendita di pentole, materassi o altro. Senza nulla togliere poi a qualche altro Sindacato che ogni mattina, ancora assonnacchiato, urla che “è merito suo” per poi cercare di individuare il risultato di qualcun altro così da poter dare significato e seguito a quella frase ormai frutto di un condizionato riflesso.
Ebbene, l’ultimissima di questi giorni è che i colleghi Sovrintendenti promossi per merito straordinario a partire dal mese di marzo 2001, nei cui confronti è in atto una ricostruzione della carriera, per ottenere detta ricostruzione debbano presentare una istanza indirizzata al Dipartimento … e chiaramente sottoscrivere delega di iscrizione al fantasmagorico sindacato che è artefice di tale invenzione.
Questo è il messaggio inviato a molti colleghi: «il …. che io rappresento, sta portando avanti un’istanza di riesame in autotutela per chi come te dal 2005 al 2016 è stato promosso per meriti straordinari a Vice Sovrintendente … in quanto c’è una sentenza della Corte Costituzionale che riconosce la cosiddetta perdita di chance per chi come te e come tanti altri si trova nella medesima situazione. Questo istituto consente di rivalutare la vostra posizione anche e soprattutto per quella che è la graduatoria dei 2262 vice ispettori e consente a molti di voi di avere una collocazione migliore all’interno di questo concorso».
Quindi – così si conclude il messaggio – vieni da noi, ti facciamo fare questa istanza e chiaramente ti devi iscrivere al nostro sindacato.
Ebbene, lo diciamo subito: NON È NECESSARIO PRESENTARE ALCUNA ISTANZA!
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 224/2020 del 7 ottobre 2020, non ha affatto riconosciuto «la cosiddetta perdita di chance» ma, ed è cosa assai diversa, ha statuito «l’illegittimità costituzionale dell’art. 75, primo comma, del d.P.R. 24 aprile 1982, n. 335 (Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), nella parte in cui non prevede l’allineamento della decorrenza giuridica della qualifica di vice sovrintendente promosso per merito straordinario a quella più favorevole riconosciuta al personale che ha conseguito la medesima qualifica all’esito della selezione o del concorso successivi alla data del verificarsi dei fatti». In altre parole la Corte ha statuito che i colleghi promossi Vice Sovrintendenti per merito straordinario non potevano essere scavalcati da altro personale che successivamente alla data della loro promozione aveva partecipato a concorsi che avevano loro garantito una decorrenza giuridica nella qualifica di Vice Sovrintendente precedente a quella che i primi avevano ottenuto per merito.
Ma non solo, è anche errato affermare che «Questo istituto (chiaramente riferito alla «istanza di riesame in autotutela») consente di rivalutare la vostra posizione anche e soprattutto per quella che è la graduatoria dei 2262 vice ispettori», in quanto una «istanza» non è un «istituto» e nessuna rivalutazione di «posizione» potrà mai essere fatta fintanto che non verrà posta in essere l’attesa ricostruzione di carriera.
E ancora, la questione della retrodatazione giuridica in argomento non riguarda «chi … dal 2005 al 2016 è stato promosso per meriti straordinari a Vice Sovrintendente» bensì chi ha ottenuto tale promozione straordinaria dal mese di marzo 2001 alla data di entrata in vigore del d.lgs. 27 dicembre 2019 n. 172 (i secondi correttivi al Riordino delle Carriere) che ha risolto la citata annosa questione (ma non per il passato) modificando l’art. 24-quater del DPR 335/1982 e consentendo, da quel momento, al personale che ha conseguito la qualifica di Vice Sovrintendente per merito straordinario di presentare istanza di partecipazione alle procedure concorsuali per la qualifica di Vice Sovrintendente quando dette procedure ne consentano l’accesso al ruolo con una decorrenza più favorevole, con la previsione della conseguente ricostruzione di carriera.
Ora, dopo questa premessa doverosa per far capire con chi spesso avete a che fare … e che dovreste schivare, esplichiamo brevemente come realmente stanno le cose.
L’art. 72 del d.P.R. 24 aprile 1982, n. 335 (Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia) statuisce che «La promozione alla qualifica superiore può essere conferita anche per merito straordinario agli assistenti capo, … i quali, nell’esercizio delle loro funzioni, abbiano conseguito eccezionali risultati in attività attinenti ai loro compiti, rendendo straordinari servizi all’Amministrazione della pubblica sicurezza, dando prova di eccezionale capacità e dimostrando di possedere le qualità necessarie per bene adempiere le funzioni della qualifica superiore, ovvero abbiano corso grave pericolo di vita per tutelare la sicurezza e l’incolumità pubblica» e l’art. 75, primo comma, del medesimo d.P.R., statuisce che “Le promozioni di cui agli articoli precedenti decorrono dalla data del verificarsi dei fatti e vengono conferite anche in soprannumero, riassorbibile con le vacanze ordinarie».
Ebbene, dal marzo 2001 ben 1.043 Assistenti Capo sono stati promossi Vice Sovrintendente per merito straordinario e, conseguentemente, non hanno potuto partecipare a concorsi per Vice Sovrintendente emanati successivamente alla loro promozione … che però hanno garantito una decorrenza giuridica nell’anzidetta qualifica anche di moltissimi anni prima dell’emanazione del concorso (né è esempio il concorso interno, per titoli di servizio, a 7.563 Vice Sovrintendenti, indetto il 23.12.2013 e che ha portato al riconoscimento di decorrenze giuridiche anche risalenti al 1.1.2005).
Contro quella che appariva una ingiustizia (erano gravissimo il torto subito dai predetti colleghi che hanno dovuto parlare della propria promozione per merito straordinario come un danno: premiati e nel contempo fortemente penalizzati per eccezionali meriti di servizio e spessissimo per aver anche posto a grave rischio la propria vita) si sono mossi alcuni dei colleghi interessati (l’esito è stato la menzionata sentenza della Corte Costituzionale) ed anche il COISP non ha fatto mancare il proprio fattivo interesse a tutelarli (il nostro sito internet testimonia gli innumerevoli interventi formali effettuati, cui ne hanno seguito, nel tempo, molti altri durante le riunioni per il Riordino delle Carriere e negli altri momenti di incontro con il vertice dell’Amministrazione).
Si arriva quindi allo scorso 26 marzo quando l’Amministrazione, ancora una volta sollecitata anche dal COISP (documenti presenti su www.coisp.it), ha inteso riunire la Commissione per il personale del ruolo dei Sovrintendenti della Polizia di Stato con all’ordine del giorno, tra le altre cose, gli “effetti della sentenza della Corte Costituzionale n. 224/2020 del 7 ottobre 2020, in merito alla retrodatazione della decorrenza giuridica di Vice Sovrintendente”.
La Commissione ha riesaminato la posizione giuridica dei predetti 1.043 colleghi del ruolo dei Sovrintendenti ed ha dovuto riconoscere la giustezza della rivendicazione e quindi la necessità di procedere ad una ricostruzione della carriera dei menzionati Sovrintendenti, le cui modalità sono state illustrate al COISP ed alle altre OO.SS. in un incontro che si è tenuto lo scorso 8 aprile 2021: l’Amministrazione, al fine di predisporre un provvedimento che sia il più favorevole possibile anche per ciò che riguarda la decorrenza economica, sta predisponendo un’apposita richiesta di parere al Consiglio di Stato; la ricostruzione per ciascun Sovrintendente interessato sarà fatta sulla base del primo concorso utile successivo alla promozione, procedendo alla ricostruzione della permanenza in ogni singola qualifica del ruolo dei Sovrintendenti; l’immissione in ruolo per ogni annualità verrà fatta in una posizione che precederà chi per la stessa annualità ha vinto il concorso; le procedure di ricostruzione di carriera per detto personale termineranno entro gli inizi di giugno.
Ora, se l’Amministrazione sta già procedendo alla ricostruzione della carriera dei suddetti 1.043 nostri colleghi, perché mai qualcuno si inventa di far presentare una istanza atta a «rivalutare la vostra posizione» quando detta «posizione» sta già per essere rivalutata dall’Amministrazione. Serve forse a tale sindacato qualche tessera per cercare di recuperare le tante perdite già registrate in questi primi mesi del 2021?
Quanto poi al fatto che detta istanza valga anche «per quella che è la graduatoria dei 2262 vice ispettori e consente a molti di voi di avere una collocazione migliore all’interno di questo concorso», come può avanzarsi una richiesta sulla base di una ricostruzione della carriera non ancora posta in essere?
L’Amministrazione già sa, perché ben edotta dal COISP sia con un’apposita lettera al Capo della Polizia che durante il menzionato incontro dello scorso 8 aprile, che la giusta retrodatazione giuridica dei nostri colleghi in questione dovrà comportare il riconoscimento delle eventuali spettanze economiche che il Riordino ed i successivi correttivi hanno attribuito ai Sovrintendenti Capo e Coordinatori anche sotto forma di assegni una tantum, nonché, nell’ambito del concorso in atto per 2.662 posti per Vice Ispettore, il riconoscimento dei maggiori titoli che la citata retrodatazione giuridica potrà comportare.
Sottoscrivere oggi delle inutili istanze di revisione o di chissà cos’altro, significa soltanto regalare la propria adesione a chi ha dimostrato di essere più idoneo a proporre fantasticherie piuttosto che capace di tutelare i Poliziotti.
Statene certi, ve lo dice il COISP … IL SINDACATO!!
Roma, 23 aprile 2021
La Segreteria Nazionale del COISP