Questura di Treviso, le esigenze del personale non possono essere calpestate. Richiesta di intervento urgente

830

Roma, 28 febbraio 2022

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO

OGGETTO: Questura di Treviso – Le esigenze del personale non possono essere calpestate.
Richiesta di intervento urgente.

Condividendone appieno i contenuti, che questa Segreteria Nazionale fa propri, si trasmette l’unita lettera della nostra Segreteria Provinciale di Treviso, con la quale si denuncia l’inopportuna inerzia gestionale dimostrata dal Vicario del Questore nei confronti dell’esigenza assistenziale di un nostro collega nei confronti della compagna.

Detto dipendente, che era stato programmato lunedì 21.02.2022 con turno 07/13 in servizio fuori sede quale addetto armi per le esercitazioni tiro presso il poligono del 2° Reparto Mobile di Padova, il precedente giorno 18 febbraio aveva comunicato al proprio Dirigente la necessità di assentarsi dal servizio, proprio il 21 febbraio, in quanto avrebbe dovuto portare la propria compagna ad una visita specialistica di cui avevano appreso poco prima.

Il citato Vicario aveva inteso negare l’assistenza del nostro collega, ritenendo che la compagna di questo, la quale dopo la visita, e a causa della stessa, non sarebbe stata in grado di guidare per fare rientro a casa, avrebbe potuto tranquillamente attenderlo al nosocomio (ha atteso per due ore!).

Per il predetto funzionario era impossibile rinviare l’esercitazione di tiro, sebbene ciò era accaduto in precedenza innumerevoli volte, e la presenza del collega, con la qualifica di armaiolo, era indispensabile e non trovava sostituti.

Ora, considerato che la disorganizzazione di una Questura, dettata da evidente incapacità gestionale dei suoi vertici, non può ricadere sul personale che vi presta servizio e finanche sulle loro necessità di assistere propri familiari, codesto Ufficio è pregato di voler acquisire la documentazione inerente la citata deprecabile circostanza, non mancando di verificare quante altre volte in precedenza (ce ne risultano 3 nel solo mese di gennaio c.a.) le suddette esercitazioni di tiro siano state rinviate per altri mortivi tra cui la mancanza delle necessarie specializzazioni (non certo quella di armaiolo) e di voler altresì precisare a questa O.S. se le disposizioni vigenti obbligano, durante le ridette esercitazioni, ad assicurare la presenza di un dipendente con la qualifica di armaiolo … anche perché se così fosse, e non ci risulta, sarebbero innumerevoli gli Uffici di Polizia che ad oggi avrebbero violato detta eventuale disposizione ed è quindi opportuno impedire loro di proseguire a farlo.

Acquisite dette informazioni vorrà chiaramente codesto Ufficio ricordare alla Questura di Treviso l’obbligo assoluto di consentire alle Donne e Uomini della Polizia di Stato di poter garantire ai propri familiari la necessaria assistenza laddove necessaria.

Si conclude precisando che quanto prima denunciato è stato ripreso dai mass media locali (si allega breve rassegna stampa) e si assicura che il disinteresse dimostrato verso le esigenze del nostro collega ha trovato ferma condanna da parte dell’opinione pubblica.
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF