Roma, 09 aprile 2021
MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis
OGGETTO: Questura di Napoli, una gestione contro il Sindacato e contro i diritti dei Poliziotti. È necessario un urgente intervento che sia risolutivo.
Preg.mo Direttore.
la gestione del personale da parte della Questura partenopea ci ha obbligato più volte a chiedere l’intervento del Dipartimento.
Movimentazioni di dipendenti senza alcuna reale motivazione ed in alcuni casi finalizzate anche a limitare ed impedire le prerogative e la libertà sindacale, negazioni di giornate di riposo palesando esigenze poi rivelatesi non avere alcun riscontro nei fatti, la pessima conduzione di alcuni importanti Uffici, l’impiego del personale in difformità alle funzioni del ruolo di appartenenza e con evidente disparità rispetto ad altri pari ruolo: sono solo alcune delle tantissime questioni per la cui risoluzione si è quotidianamente impegnata la nostra Segreteria Provinciale di Napoli e questa Segreteria Nazionale, quando le stesse questioni potevano ben essere evitate con una conduzione più attenta e rispettosa delle norme che disciplinano il rapporto di lavoro dei Poliziotti e le prerogative di chi li rappresenta.
Ebbene, recentemente si sono registrate ennesime, immotivate movimentazioni di colleghi ma anche la violazione delle norme statuite dall’ANQ, il tutto caratterizzato da dichiarazioni che appaiono non riscontrabili.
Nello specifico:
TRASFERIMENTO DI UN COLLEGA DALL’U.P.G. E S.P. DELLA QUESTURA DI NAPOLI AL COMMISSARIATO DI CHIAIANO.
Lo scorso 11 marzo è pervenuta alla nostra Segreteria Provinciale di Napoli una nota a firma del Questore e avente ad oggetto “Movimento di personale Polizia di Stato”, concernente il trasferimento di un collega dall’U.P.G. e S.P. della Questura di Napoli al Commissariato di Chiaiano. Tale nota, indirizzata ai dirigenti dei citati Uffici e alle OO.SS. per conoscenza, era datata 22.02.2021 (quasi 20 giorni prima dell’invio) ed il trasferimento era così motivato: “per esigenze di servizio, comunicate personalmente al dipendente con distinta nota”.
Il giorno successivo il COISP Napoli indirizzava al Questore una missiva con la quale richiamava al rispetto delle norme vigenti in materia di mobilità, in particolare della circolare ministeriale del 20 dicembre 2006 concernente il “mutamento interno di incarichi e funzioni dei dipendenti della Polizia di Stato” ove è stato ribadito che “ (…) il trasferimento ad altro incarico nello stesso ufficio o, comunque, nell’ambito della stessa sede di servizio del personale della Polizia di Stato non potrà essere motivato solo con riferimento a generiche esigenze di servizio, ma occorrerà dare contezza in modo puntuale delle ragioni che lo hanno determinato”.
Al Questore venivano quindi chieste le specifiche ragioni che avevano portato alla movimentazione in argomento, “evitando di ricorrere alla generica e blanda motivazione che invece, di fatto, è stata utilizzata (ed abusata)”.
Il 15 marzo il Questore di Napoli rispondeva al COISP riaffermando, in maniera laconica, che “le motivazioni sono state rese all’interessato con distinta nota” e ciò chiaramente obbligava la nostra Segreteria a intervenire nuovamente con ulteriore lettera del 24 marzo, con la quale contestava la mancata comunicazione, alle OO.SS., delle puntuali esigenze che avevano determinato il trasferimento in questione e sottolineava che, diversamente da quanto affermato dal Questore, il collega “non ha ricevuto alcuna motivazione né scritta né orale relativa al suo trasferimento”.
TRASFERIMENTO DI UN COLLEGA DAL REPARTO A CAVALLO ALLA SALA OPERATIVA DELL’U.P.G. E S.P. DELLA QUESTURA DI NAPOLI.
Lo scorso 24 marzo la nostra Segreteria Provinciale di Napoli è stata ancora obbligata ad indirizzare una missiva al Questore di Napoli, biasimando, con riguardo ad ulteriori trasferimenti di personale disposti pochi giorni prima, il persistere di una incomprensibile ed inaccettabile volontà, da parte dell’Amministrazione territoriale, di disconoscere le circolari del Dipartimento riguardo l’obbligo di esplicare puntualmente le ragioni che determinano le movimentazioni e denunciando in particolare l’irragionevole assegnazione di un collega alla Sala Operativa dell’UPGeSP trasferendolo dal Reparto a Cavallo ubicato in altra sede, con ciò determinando un inaccettabile aggravio della situazione familiare del collega che era già di per sé gravissima e di cui l’Amministrazione era stata opportunamente portata a conoscenza.
Nella predetta nota, ad oggi rimasta senza risposta da parte del Questore di Napoli, la nostra Segreteria Provinciale sottolineava anche che il predetto collega trasferito era un dirigente del COISP, referente sindacale presso il Reparto a Cavallo, e che il suo immotivato trasferimento costituiva un chiaro intento di limitare l’azione del Sindacato.
VIOLAZIONE DI NORME ANCHE CON DICHIARAZIONI RIVELATESI NON RISCONTRABILI.
Ancora il 24 marzo u.s. la nostra Segreteria Provincia di Napoli si trovava costretta a denunciare l’evidente volontà dell’Amministrazione provinciale di violare le norme che regolano i diritti dei Poliziotti e le relazioni sindacali, affermando finanche cose non corrispondenti al vero. Era accaduto che il precedente 9 febbraio il Questore aveva comunicato formalmente alle OO.SS. provinciali che “…per eccezionali, imprevedibili e indilazionabili esigenze operative si è reso necessario impiegare per la giornata odierna, 9 febbraio 2021, le aliquote di personale così come di seguito elencato: turno 00.00/06.00 – n. 4 unità della Squadra Cinofili dell’Ufficio Prevenzione Generale…”.
Si trattava, in breve, dell’adempimento di quanto statuito dall’art. 7, co. 7, dell’ANQ, il quale consente all’Amministrazione di “disporre adeguati turni di servizi … in occasione di eccezionali, imprevedibili e indilazionabili esigenze operative che si ha necessità di assicurare entro 48 ore dal momento che se ne ha notizia e che non consentono né l’attivazione delle procedure stabilite per la contrattazione periferica, né l’applicazione degli orari previsti contrattualmente”, con l’eccezione del fatto che – come riscontrato a seguito di formale accesso agli atti amministrativi eseguito dal COISP – già venerdì 5 febbraio alle ore 13.00, sulla programmazione settimanale dall’8 al 14 febbraio relativa alla V Sez. Cinofili dell’UPGeSP, erano state programmate con orario 00/06 n. 4 unità operative cinofile a disposizione della Questura di Salerno per il successivo 09 febbraio c.a..
In altre parole – come sottolineato dalla nostra Segreteria Provinciale al Questore di Napoli – a meno che non si voglia ipotizzare una improbabile dote di chiaroveggenza in capo all’UPGeSP, la comunicazione del massimo rappresentante della Polizia di Stato a Napoli datata 9 febbraio conteneva affermazioni non riscontrabili, visto che le dichiarate “eccezionali, imprevedibili e indilazionabili esigenze operative che si ha necessità di assicurare entro 48 ore dal momento che se ne ha notizia” sono risultate, agli atti della stessa Amministrazione, essere note già 4 giorni prima).
Ebbene, detta nota della nostra struttura provinciale trovava riscontro da parte del Questore in data 25 marzo u.s. … e l’intento di mettere una pezza ha chiaramente avuto come conseguenza l’apertura di una voragine.
Scrive difatti il Questore: “Con riferimento alla nota del 24 marzo scorso (prot. SP.Fed/89), pari oggetto, con la quale codesta O.S. ha segnalato una discrasia tra la richiesta di orario in deroga ex art.7, comma 7, ANQ per 4 dipendenti della Sezione Cinofili del locale UPGSP ed il relativo servizio che, in realtà, risultava essere già stato inserito in programmazione settimanale, si comunica che quanto segnalato è stato causato da un errore nella gestione ed organizzazione dei servizi”.
Il Questore, in buona sostanza, avrebbe affermato che solo per “un errore nella gestione ed organizzazione dei servizi” il Sindacato ha avuto prova della grave violazione commessa dall’Amministrazione.
Gent.mo Direttore, i fatti prima esposti costituiscono una parte di quanto posto in essere presso la Questura di Napoli contro i Poliziotti e contro il Sindacato, della continua negazione dei diritti del personale (con grave pregiudizio anche di quell’assistenza familiare che è necessaria e dovuta nei confronti delle persone gravemente disabili), della violazione, finanche con motivazioni inesistenti o non riscontrabili, di norme e circolari, del disconoscimento delle prerogative sindacali e dell’intento di compromettere la legittima attività del Sindacato anche arrivando a disporre immotivate movimentazioni di chi lo rappresenta nei vari uffici di Polizia.
È chiara la necessità di un intervento risolutivo da parte del Dipartimento, significando che qualora la gestione del Personale della Polizia di Stato presso la Questura di Napoli non rientri nell’alveo del rispetto delle norme che la regolano, saremo costretti nostro malgrado, ad indire iniziative di protesta anche pubbliche.
In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese