Roma, 20 gennaio 2020
AL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
PREFETTO LUCIANA LAMORGESE
OGGETTO: Pistola ad impulsi elettrici e modifiche delle caratteristiche di alcune armi da fuoco dei Poliziotti. Richiesta di un urgente incontro.
Preg.mo Signor Ministro,
il Consiglio dei Ministri, nella riunione dello scorso 17 gennaio, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e della S.V., “ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, recante modifiche al regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell’armamento in dotazione all’amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della polizia di Stato che espleta funzioni di polizia (decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359)”
Il comunicato stampa emanato a seguito di tale riunione, in aggiunta a quanto sopra,
ha specificato che
– Le nuove disposizioni hanno l’obiettivo di consentire un generale ammodernamento
dell’armamento e del munizionamento in dotazione alla Polizia di Stato, in modo da adeguarlo alle attuali esigenze operative.
– Con riferimento alla dotazione ordinaria di reparto, si prevede l’introduzione, per il personale adeguatamente addestrato, dell’arma comune ad impulsi elettrici, la cui sperimentazione è stata autorizzata dall’articolo 8, comma 1-bis del decreto-legge 22 agosto 2014, n. 119, e successivamente prorogata fino ad oggi. Il suo impiego, come già prevede la normativa in vigore, dovrà sempre avvenire nel rispetto delle necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione condivisi con il Ministro della Salute. Inoltre, si modificano le norme sulle caratteristiche dello sfollagente, con l’obiettivo di renderlo più adatto allo svolgimento dei servizi di controllo del territorio a cavallo o da parte del personale della Polizia ferroviaria. Infine, si modificano le caratteristiche di alcune armi da fuoco.
Ebbene, con riguardo in particolare all’“arma comune ad impulsi elettrici (c.d. Taser)”, ma
anche relativamente alle modifiche delle “caratteristiche di alcune armi da fuoco” (sulla stampa abbiamo letto di armi «rosa» per le poliziotte, etc. etc..), è di tutta evidenza la necessità di un confronto tra la S.V. Ecc.ma e chi rappresenta il personale della Polizia di Stato che poi avrà il compito di impiegare i predetti strumenti e riteniamo imprescindibile che detto confronto si svolga prima che vengano adottate le supposte modifiche al regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell’armamento in dotazione all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e al personale della Polizia di Stato.
Non potendo pronunciarci relativamente alle modifiche delle “caratteristiche di alcune armi
da fuoco” (armi «rosa» e quant’altro), di cui non abbiamo mai ricevuto alcuna informazione ma che ci lasciano dubbiosi per quel poco che abbiamo appreso dalla stampa, riteniamo comunque necessario poterLe rappresentare, in maniera compiuta, le forti perplessità di questa Federazione COISP in merito all’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici Taser … oltreché, ovviamente, ricevere informazioni riguardo le accennate modifiche delle caratteristiche di talune altre armi in dotazione ai Poliziotti.
In maniera assolutamente sintetica, Le rappresentiamo sin d’ora che dette nostre perplessità sulla pistola Taser riguardano le modalità d’uso della stessa e le responsabilità, penali e civili, cui potrebbe facilmente incorrere il personale della Polizia di Stato che dovesse decidere di farne uso.
Seppur questa Federazione COISP chiede l’introduzione della pistola ad impulsi elettrici
da quasi 20 anni, riteniamo inaccettabile che i Poliziotti vengano chiamati a farne uso con dei limiti troppo stringenti, quali sono quelli che pare si prospetteranno, che rischiano di trasformare questa novità in un boomerang. L’obbligo di valutare la “visibile condizione di vulnerabilità” del soggetto la cui azione è assolutamente da fermare e i rischi “associati” alla caduta della persona, rappresentano una condizione difficile da attuare in situazioni complesse ed addirittura impossibile nelle situazioni di particolare rischio e concitazione, quando tutto avviene in tempi brevissimi.
L’introduzione di nuovi equipaggiamenti e armamenti dovrebbe portare ad una maggiore tutela in primis per il personale che è chiamato a farne uso. Nel caso di specie, invece, valutate le poche informazioni che si hanno sul regolamento che dovrà disciplinare l’uso della pistola ad impulsi elettrici, vi è giustificato il forte timore che l’utilizzo, ma anche il non utilizzo, della predetta esporrà facilmente i Poliziotti a gravose richieste di indennizzo da parte dei soggetti interessati dall’azione di polizia.
Signor Ministro, questa organizzazione sindacale continua ad essere convinta dell’utilità della pistola ad impulsi elettrici ma vi è necessità di regole chiare e di circostanziare in maniera ben definita tutte le ipotesi in cui detta pistola dovrà essere utilizzata in luogo dell’arma da sparo, senza lasciarsi andare ad esemplificazioni. Allo stesso tempo le tutele per i Poliziotti non devono mancare e devono essere limpide, altrimenti si corre il rischio di dare in dotazione uno strumento inutilizzabile a causa delle inevitabili sicure ricadute negative sul personale della Polizia di Stato.
In attesa di una Sua convocazione, inviamo i più Cordiali Saluti.
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese