Nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio un percorso della Memoria per ricordare Poliziotti, Carabinieri e Magistrati vittime della mafia

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Roma, 17 Marzo 2022 (Agenparl) – Nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, un percorso della Memoria per ricordare i Poliziotti, i Carabinieri e i Magistrati vittime della mafia.
Il sindacato di Polizia Coisp dà il via a un percorso di riscoperta di tante vittime ‘sconosciute ai più’ per celebrare quegli eroi in divisa che hanno pagato con la vita la lotta a Cosa Nostra. “Siamo cadaveri che camminano”. Sono parole impossibili, che descrivono una situazione contro la logica e contro la natura. Eppure, sono diventate parole profetiche: una raffigurazione dettagliata di un dramma che ha segnato nel modo più brutale la storia italiana.
A pronunciarle fu il Vice Questore della Polizia di Stato Ninni Cassarà il 30 aprile del 1982, parlando con i giudici Chinnici, Falcone e Borsellino di fronte all’autovettura crivellata di colpi in cui erano stati ritrovati i corpi del sindacalista Pio La Torre e del suo autista Rosario Di Salvo. Vittime, in quell’inizio degli anni ’80, di una vera e propria guerra tra la fazione mafiosa dei Corleonesi, guidata da Salvatore Riina, e quella di Stefano Bontade e Gaetano Badalamenti. Una contesa che solo tra il 1981 e il 1983 ha provocato circa 600 morti, e che allora era solo solo l’inizio di una strage che ha coinvolto molti uomini delle istituzioni, pronti a sacrificare tutto – nel senso più letterale della parola – per combattere la mafia.

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