Il COISP presente alle commemorazioni in onore di Emanuele Petri

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Il 2 marzo del 2003, le Nuove Brigate Rosse uccisero il sovrintendente capo della Polizia di Stato Emanuele Petri, impegnato insieme a due colleghi nel servizio di “scorta viaggiatori” su un treno della tratta Roma-Firenze.
In prossimità della stazione di Castiglion Fiorentino (Arezzo), durante alcuni controlli, Emanuele chiese i documenti ad un uomo e ad una donna, accorgendosi subito che erano falsi. Si trattava dei terroristi appartenenti alle Nuove Brigate Rosse Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce.
Galesi puntò l’arma al collo di Petri e sparò. Il collega del sovrintendente, Bruno Fortunato, rispose al fuoco e colpì Galesi, che successivamente morì in ospedale. Fortunato, ferito, riuscì ad arrestare Lioce, poi condannata all’ergastolo. Dal materiale rinvenuto sul treno e nella borsa della donna, gli investigatori riuscirono a ricostruire l’organico delle
nuove brigate rosse che da lì a breve furono totalmente smantellate. Emanuele Petri è stato poi insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
Chi tra noi ha avuto la fortuna di conoscere Emanuele Petri sa quanto sia stata una persona eccezionale.
Da allora, ogni anno, ci ritroviamo a commemorare la sua memoria e così è stato anche oggi giovedì 2 marzo 2023.
Nel ventesimo anniversario della scomparsa di “Lele” sono stati programmati alcuni momenti commemorativi. Alle ore 10.30, presso la stazione ferroviaria di Castiglion Fiorentino, è stata depositata una corona di alloro
sotto al cippo commemorativo a lui dedicato … ed a seguire si è tenuta una sentita e partecipata cerimonia durante la quale la famiglia Petri e l’associazione “Emanuele Petri” hanno donato un defibrillatore alla casa circondariale di Arezzo, nel ricordo del forte impegno sociale e civile portato avanti da Emanuele durante la sua vita.
Erano presenti l’On.le Nicola Molteni, Sottosegretario al Ministero dell’Interno, il Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini, il Prefetto ed il Questore di Arezzo, Maddalena De Luca e Maria Luisa Di Lorenzo, il Sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, molte altre autorità nonché numerosissimi colleghi anche di altre Forze di Polizia e cittadini tra cui anche giovanissimi ragazzi.
Il capo della Polizia ha ricordato quel 2 marzo 2003 sottolineando come “Emanuele Petri era uno di noi, una persona che la domenica, invece di stare con i propri cari esce di casa con la volontà ferma di fare il proprio dovere a ogni costo. Ed è riuscito a fare qualcosa di grande, qualcosa che ha segnato la storia del nostro Paese. Era un marito e un padre esemplare, per noi era un ottimo poliziotto che poteva insegnare quali sono i valori della democrazia, della tutela della libertà, quei valori che noi che indossiamo una divisa giuriamo di difendere”.
Il COISP ha preso parte ai citati momenti con il Segretario Generale Aggiunto Sergio Bognanno, il Segretario Generale Regionale per la “Toscana” Iuri Martini, il Segretario Generale Provinciale di Arezzo
Chiuppi, assieme ad altri componenti della struttura provinciale aretina, che hanno manifestato ai familiari di “Lele”, la moglie Alma ed il figlio Angelo, con i quali vi è un forte legame di affetto e amicizia, la vicinanza di tutto il COISP.
Al termine della commemorazione presso la Stazione di Castiglion Fiorentino, il Prefetto Lamberto Giannini si è avvicinato ai tanti giovanissimi Colleghi che costituivano il “Picchetto d’Onore” dando la mano a ciascuno di loro per poi concludere, assieme ad Alma Petri, con questa stupenda fotografia…
…alla quale si può dare una sola lettura: il Capo della Polizia ha molto a cuore il proprio personale ed Alma Petri, che da 20 anni non ha il suo “Lele” affianco perché lui indossava la divisa della Polizia di Stato, da 20 anni ama ancora di più la Polizia di Stato e la rasserenano tutte le occasioni in cui si trova tra i Poliziotti.
Grazie Alma.

La Segreteria Nazionale del COISP

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