I servizi di scorta sui treni a lunga percorrenza vengono effettuati sulla pelle dei Poliziotti, costretti a far fronte alle ingenti spese che l’Amministrazione avrebbe l’obbligo di anticipare e che invece nega

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Roma, 17 giugno 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: I servizi di scorta sui treni a lunga percorrenza vengono effettuati sulla pelle dei Poliziotti, costretti a far fronte alle ingenti spese che l’Amministrazione avrebbe
l’obbligo di anticipare e che invece nega.
Richiesta di intervento urgentissimo.

Preg.mo Direttore,
lo scorso 15 novembre 2018 questa Segreteria Nazionale intervenne formalmente presso il Suo Ufficio (vedi nota) per denunciare il fatto che i Poliziotti in servizio presso gli uffici dipendenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania erano costretti a fronteggiare di tasca propria i costi di vitto e alloggio nei servizi fuori sede svolti in conseguenza delle scorte sui treni a lunga percorrenza, e che ciò si verificava già dagli inizi del precedente mese di novembre, stante il fatto che detto Compartimento aveva sospeso la corresponsione delle somme cui i Poliziotti hanno diritto a titolo di anticipo sul trattamento di missione a causa di una dichiarata “assenza degli accrediti di fondi ad hoc
sui capitoli di competenza”.
La nostra missiva si concludeva con una richiesta al Suo Ufficio di intervenire urgentemente presso i competenti settori del Dipartimento, affinché si ponesse immediatamente termine alla citata situazione con il ripristino del capitolo di spesa destinato agli anticipi forfettari sulle scorte a lunga percorrenza.
L’11 marzo di quest’anno questa Segreteria indirizzò direttamente alla S.V. una seconda lettera sulla problematica, sollecitando l’intervento precedentemente richiesto e puntualizzando che oramai quasi ovunque i Poliziotti interessati dai citati servizi di scorta sono obbligati a pagare di propria tasca
gli oneri relativi a vitto e alloggio, creando così gravissime problematiche sotto l’aspetto economico alle proprie familiare che ogni mese devono ingegnarsi su come far bastare uno stipendio che è affatto consistente e già di per sé insufficiente alle esigenze di una normale famiglia.
Appena 3 giorni dopo, il 14 marzo, la S.V. trasmise una missiva al COISP e alle altre OO.SS., precisando che “la dotazione del fondo scorte di ciascun Compartimento è stata rivisitata ed adeguata alle effettive esigenze operative”. Detta missiva aveva ad oggetto: “Polizia Ferroviaria – anticipo delle indennità connesse con le scorte dei treni a lunga percorrenza”.
Un mese dopo, il 15 aprile, la nostra Segreteria Regionale per la Lombardia interveniva presso il competente Compartimento Polfer lamentando che dall’ottobre 2018 i colleghi anticipano di tasca loro i soldi relativi a vitto e alloggio dei menzionati servizi di scorta, sottraendo importanti risorse economiche alla propria famiglia … ai propri figli.
Oggi, da Cosenza, ci segnalano che addirittura è chiesto ai Poliziotti di compilare un modulo
e sottoscriverlo con il quale accetterebbero di farsi carico del totale costo della missione che sono obbligati a svolgere.
Ebbene, Preg.mo Direttore, la Sua missiva del 14 marzo 2019 indicava che la questione era stata risolta … ma così non è affatto, atteso il fatto che ai Poliziotti è ancora chiesto di fronteggiare, con il proprio stipendio, le spese di vitto e alloggio nelle missioni connesse ai citati servizi di scorta …e tutto ciò è inaccettabile.

In attesa di cortese immediato riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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