Roma, 2 luglio 2024
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Presidente del Fondo Assistenza
per il Personale della Polizia di Stato
Prefetto Vittorio PISANI
OGGETTO: Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato – Borse di studio – “Borse di studio in favore dei figli e degli orfani dei dipendenti della Polizia di Stato per la frequenza dell’università Luiss Guido Carli di Roma, per l’anno accademico 2024/2025”.
Ill.mo Sig. Capo della Polizia n.q. di Presidente del Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato, questa O.S. con la presente vuole evidenziarLe delle incongruenze tra quelle
che sono le finalità del Fondo di Assistenza e la necessità di bandire le due borse di studio in oggetto, attesa l’evidente sperequazione tra l’importo necessario a coprire i costi di queste ultime e quello devoluto al soddisfacimento delle altre solitamente bandite anche nel corso degli anni precedenti.
Come noto, ai sensi dell’art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2010, n. 244, il Fondo è un Ente ad oggi dotato ancora di personalità giuridica di diritto pubblico.
Esso, a mente del successivo articolo 2, “(…) cura l’assistenza in favore del personale della Polizia di Stato mediante interventi complementari ed integrativi di quelli già realizzati dall’Amministrazione della pubblica sicurezza e da altri enti e istituzioni assistenziali (…)” e, in particolare, come descritto dal comma 2, lettera b) della predetta disposizione “(…) provvede: (…) all’assistenza scolastica erogata a favore dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato, in servizio o in quiescenza, ed agli orfani degli stessi (…)”.
In questa ottica, il predetto Fondo bandisce dei “premi di studio” i cui importi gravano sui propri capitoli di bilancio e che si vanno ad aggiungere alle “borse di studio” erogate dall’Amministrazione della P.S. tramite l’Ispettorato assistenza, attività sociali, sportive e di supporto logistico al Dipartimento della pubblica sicurezza con i capitoli del bilancio dello Stato.
Premesso che a parte la differenza semantica, non si ritiene che tra gli uni e le altre possa esistere alcuna sostanziale differenza (traducendosi di fatto nell’assegnazione di contributi economici), il Fondo, con circolare 333ASS Prot. 4688, del 12 febbraio 2024 (all. 1) “(…) Al fine di incentivare l’attitudine allo studio e premiare coloro che si sono distinti con profitto particolarmente meritevole, [ha previsto] l’assegnazione, anche per l’anno 2024, di n. 40 premi di studio a favore dei figli e degli orfani dei dipendenti, in servizio o in quiescenza, della Polizia di Stato (…)”, il cui importo complessivo ammonta a euro 26.000,00. Tra gli stessi, ai nr. 3 e 4 ha previsto l’assegnazione di 20 premi di studio da 800.00 euro per orfani e figli di “(…) dipendenti, in servizio o in quiescenza, della Polizia di Stato, che abbiano conseguito nell’anno 2023 un diploma di laurea specialistica o a ciclo unico (non sono ammesse lauree brevi) con l’attribuzione di una votazione non inferiore a 100/110 (…)”.
Successivamente, il suindicato Ispettorato, tramite il Servizio assistenza e attività sociali, con circolare Ass./n. del protocollo, Prot. 4790 del 2 maggio 2024 (all. 2), ha bandito, sempre “(…) Al fine di incentivare l’attitudine allo studio e premiare coloro che si sono distinti per il profitto, (…) n. 354 borse di studio (con importi che variano tra i 200 ed i 600 euro), a favore dei figli dei dipendenti, in servizio o in quiescenza e degli orfani, nonché dei dipendenti della Polizia di Stato (…)”, il cui importo complessivo ammonta a euro 104.000,00. Anche in questo caso, con identico clichè, tra le stesse (come menzionato alle lettere C, F e G) sono state previste borse di studio per figli e orfani di dipendenti della Polizia di Stato, che avessero conseguito nell’anno 2023 un diploma di laurea specialistica o a ciclo unico con l’attribuzione di una votazione non inferiore 110/110, 105/110 o (per gli orfani) 77/110.
In ultimo, il Fondo, con circolare Ass./F.n. del protocollo, prot. n. 12164 dell’11 aprile 2024 (all. 3) “(…) Al fine di incentivare l’attitudine allo studio e favorire una formazione accademica di alto profilo, (…) ha previsto, in via sperimentale, un intervento a sostegno del percorso universitario degli orfani e dei figli dei dipendenti della Polizia di Stato, in servizio o in quiescenza, che, superati i previsti test di ammissione, si iscrivano, nell’A.A. 2024/2025, al primo anno di un corso di laurea triennale, presso l’Università “Luiss Guido Carli” di Roma, che offre percorsi di studio altamente specializzati (…)”.
Ciò significa che, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, stipulato un protocollo d’intesa con la predetta Università, ha previsto “(…) l’assegnazione di n.2 borse di studio a copertura dei costi delle tasse universitarie e, per gli studenti fuori sede, dei costi per i posti nelle residenze Luiss, in favore degli studenti che abbiano superato i test di ammissione e non risultino aggiudicatari di altre borse di studio (…)”.
Ora, premesso che sulla predetta circolare, al contrario delle precedenti, non vengono specificati importi e tenuto conto che da una consultazione del sito del succitato ateneo è stato possibile estrapolare sia il riscontro telematico della tabella dei contributi per l’iscrizione ai costi di laurea triennale per l’anno accademico (A.A.) 2024/2025 (come anche per gli eventuali anni fuori corso) sia l’elenco del c.d. “Campus college”, ovvero delle succitate residenze facenti capo all’Ateneo inclusivo dei relativi tariffari (all. 4 e 5), da un calcolo nemmeno troppo approssimativo, ogni corso di laurea triennale, costerebbe euro 36.600,001, laddove destinato a studenti domiciliati/residenti nella Capitale, cui andrebbero eventualmente aggiunti 30.000,00/36.000,00 (a seconda dell’alloggio) laddove destinato a studenti fuori sede. Ciò significa che per due sole borse di studio, il Fondo dovrebbe spendere – seppur in tre anni (2)
– una cifra compresa tra un minimo di 72.000 euro ad un massimo di 144.000 euro.
Singolari appaiono anche le modalità con cui si procederà all’elargizione delle due borse di studio, infatti, la circolare in parola prescrive che saranno corrisposte a rimborso dell’avvenuto pagamento delle prescritte rate che come evidenziato arrivano per il primo anno fino a 12.300 euro e quindi non certamente alla portata di qualsiasi appartenente alla Polizia di Stato.
Quanto sopra non appare in linea con le reali finalità del Fondo medesimo, tenuto conto che tra gli orfani e i figli di dipendenti della Polizia di Stato esistono ben più di due studenti meritevoli e lascia, per tale motivo, notevolmente perplessi in merito al suo scopo reale. Le predette risorse potrebbero infatti essere suddivise equamente per implementare in maniera rilevante i premi/borse di studio di cui sopra, già assegnate previste o addirittura prevederne ulteriori.
In considerazione di quanto evidenziato, dell’enorme discrepanza di assegnazione di risorse nonché sulle motivazioni che abbiano indotto a non specificare con precisione gli importi delle succitate borse di studio, riteniamo sia necessaria una maggiore trasparenza che è dovuta a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato.
Certi di una Sua attenta valutazione, si coglie l’occasione per rinnovare i più profondi sentimenti di stima.
Il Segretario Generale
Domenico Pianese
1 Euro 12.300,00 per il primo anno + euro 12.00,00 ed euro 11.600,00 per i successivi, senza contemplare gli anni fuori corso.
2 E senza calcolare gli eventuali anni fuori corso