Roma, 23 giugno 2020
MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Segreteria del Dipartimento
Ufficio per le Relazioni Sindacali
OGGETTO: Dotazione di autovetture delle Sezioni di Polizia Giudiziaria presso le Procure
della Repubblica. Richiesta di intervento.
Si sottopone a codesto Ufficio una questione annosa e mai risolta, relativa alla dotazione di autovetture a favore delle Sezioni di Polizia Giudiziaria presso le Procure della Repubblica.
Come noto, con decreto del Sig. Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, n. 559/A/1/CONF/131.7/3 del 30 settembre 2002, fu disciplinata la dotazione di autovetture con colori di istituto e di serie degli Uffici e dei Reparti della Polizia di Stato, con esclusivo riferimento ai veicoli acquistati dalla competente Direzione Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale.
Nelle schede allegate al citato decreto fu determinata la dotazione per tutti gli Uffici delle Questure (Squadre Mobili, Digos, Area polizia di sicurezza e servizi generali, Dispositivo di
controllo del territorio e Commissariati), per gli Uffici di Protezione, per la Polizia Scientifica, per le Specialità operanti sul territorio, per gli Istituti d’Istruzione, per i Reparti Mobili, per i Reparti Prevenzione Crimine, per i Reparti Volo, per i Reparti a Cavallo, per gli Autocentri, le Zone T.L.C. e i magazzini V.E.C.A.
Per ogni articolazione territoriale della Polizia di Stato fu previsto che venissero assegnati degli automezzi, ma nulla fu stabilito per le Sezioni di Polizia Giudiziaria presso le Procure della Repubblica.
Ad oggi, da quello che risulta agli atti di questa Organizzazione Sindacale, manca una disciplina e le varie Sezioni di P.G. o hanno in carico dei veicoli risalenti al periodo precedente al predetto decreto, quindi vetture malandate, spesso ricoverate presso le officine in attesa di interventi di riparazione, con circa 20 anni di attività, che hanno percorso già centinaia di migliaia di km, o riescono ad utilizzare delle vetture frutto della confisca a seguito di operazioni di polizia giudiziaria, spesso condotte da organismi investigativi o info-investigativi delle locali Questure.
Considerata l’importanza e la vetustà della questione, il COISP chiede un intervento chiarificatore e soprattutto risolutivo di un problema, che sembra aver assunto i contorni di una questione personale degli operatori in servizio presso le Procure della Repubblica, che devono preoccuparsi di procacciarsi delle vetture per lo svolgimento della propria attività di servizio, nel disinteresse di chi dovrebbe metterli nelle condizioni di lavorare nell’interesse della collettività.
In attesa di cortese, urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
La Segreteria Nazionale del COISP