Disposizioni applicative obbligo vaccinale, verosimile illogicità e disparità di trattamento. Lettera al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia

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Roma, 14 dicembre 2021

AL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
PREFETTO LUCIANA LAMORGESE
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA
PREFETTO LAMBERTO GIANNINI

OGGETTO: Disposizioni applicative obbligo vaccinale – Verosimile illogicità e disparità di trattamento

Lo scorso 10 dicembre è stata emanata la circolare recante prot. 6142 contenente disposizioni applicative riguardo l’obbligo vaccinale per il personale della Polizia di Stato che, a far data dal 15 dicembre p.v., è stato disposto dal decreto legge 26 novembre 2021, n. 172, attualmente in discussione presso il Senato della Repubblica (Atto Senato n. 2463) ai fini della sua conversione in legge.

Nei giorni immediatamente precedenti analoghe circolari erano state emanate da altre Amministrazioni il cui personale era stato ugualmente interessato dal citato obbligo vaccinale (n. 1989 del 7.12.2021 del Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione; n. 1/1/2-16-2021 del 9.12.2021 del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri).

Va da sé che, com’è comprensibile, innumerevoli Poliziotti hanno raffrontato le citate tre circolari, così come ha fatto questa Segreteria Nazionale, in particolare per ciò che riguarda le posizioni giuridiche che escludono l’obbligo vaccinale fino al venir meno delle stesse.
Tali posizioni sono state indicate in un dettagliato “allegato 1” alla circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e puntualmente richiamate dall’Arma dei Carabinieri che ha elencato vari articoli del Codice dell’ordinamento militare … mentre il Ministero dell’Istruzione si è limitato a specificare genericamente che deve trattarsi di “rapporto di lavoro sospeso, come nel caso di collocamento fuori ruolo, aspettativa a qualunque titolo, congedo per maternità o parentale”.

Ebbene, in assenza di una maggiore chiarezza da parte di quest’ultimo Ministero dell’Istruzione, moltissimi Poliziotti hanno rappresentato a questa Segreteria Nazionale di avere appreso che il personale scolastico, contrariamente a quanto avverrà per i Poliziotti, non sarà chiamato ad ottemperare all’obbligo vaccinale qualora in data 15 dicembre p.v. si troverà in ‘ferie’ o in ‘malattia’ (congedo straordinario o aspettativa) oppure in ‘congedo per l’assistenza a familiari disabili gravi’ … e fintanto che perdurerà in tale posizione.
Ora, è evidente che se quanto appena detto, per ciò che riguarda ‘ferie’ e ‘malattia’, dovesse trovare conferma si avrebbe una incomprensibile e inaccettabile disparità di trattamento in danno del personale della Polizia di Stato che obbligherebbe ad una immediata correzione della circolare emanata.

Discorso a parte merita la posizione giuridica del congedo per l’assistenza a familiari disabili gravi statuito dall’art. 42, comma 5, del D.lgs. 151/2001 che, prescindendo da una possibile divergenza di apprezzamento tra i vari Ministeri interessati, risulta, per i Poliziotti, del tutto illogicamente non inserito tra quegli istituti giuridici che sospendono l’ottemperanza all’obbligo vaccinale, atteso il fatto che detto congedo di certo costituisce una sospensione del rapporto di lavoro nella eccezione dettata dalla predetta circolare, anche in considerazione che durante il ridetto congedo non si percepisce il trattamento stipendiale ma, a mente del comma 5-ter del ridetto art. 42, “un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento”.
Ma non solo …

Tra gli istituti elencati nell’allegato 1 alla citata circolare, è precisato che il personale della Polizia di Stato non sarà chiamato ad ottemperare all’obbligo vaccinale qualora al 15 dicembre si trova a fruire dell’aspettativa per infermità prevista dall’art. 68 del d.P.R. 3/1957 … a meno che non si tratta di “aspettativa per infermità temporanea a domanda dell’interessato richiesta successivamente all’entrata in vigore del d.l. n.172/2021”.

Si è voluto, in buona sostanza, differenziare lo stato di malattia qualora intervenuto prima o dopo il provvedimento che ha statuito l’obbligo vaccinale … quando una tale diversificazione è del tutto irragionevole e pare finanche non supportata normativamente.

Di rilevante importanza è il trattamento economico “riservato” a chi decide di non ottemperare all’obbligo vaccinale, posizione che per quanto non condivisibile, a parere di questa Organizzazione Sindacale prevede sanzioni eccessive, come la sottrazione di ogni trattamento economico mentre in caso di sospensione disciplinare e/o cautelare, al personale della Polizia di Stato, al pari di quello delle altre Amministrazioni Pubbliche, spetta il diritto a quanto statuito dall’art. 82 del d.P.R. 3/1957 ovvero: “All’impiegato sospeso è concesso un assegno alimentare in misura non superiore alla metà dello stipendio, oltre gli assegni per carichi di famiglia”.

Oltre al fatto che detta norma non fa differenziazioni tra tipologie di sospensione dal servizio, può forse non ritenersi assolutamente irrazionale la previsione del citato “assegno alimentare” nei confronti di un dipendente sospeso in quanto indagato per gravi delitti ed il diniego di tale “assegno” a chi semplicemente non intende vaccinarsi. Altrettanto importanti sono le ricadute non solo sul dipendente che decide di sottrarsi all’obbligo vaccinale ma sull’intero nucleo familiare a cui si sottrae l’unica fonte di sostentamento.

In considerazione di quanto evidenziato, chiediamo alle SS.VV. di voler valutare con attenzione quanto sopra rappresentato anche ai fini di una eventuale modifica della circolare dello scorso 10 dicembre recante prot. 6142 e contenente disposizioni applicative riguardo l’obbligo vaccinale per il personale della Polizia di Stato, nonché di valutare un opportuno intervento volto a garantire l’erogazione dell’accennato “assegno alimentare” anche se del caso prevedendolo espressamente in sede di conversione in legge del d.l. 172/2021.
In attesa di cortese riscontro si inviano i più cordiali saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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