COISP, A LIVORNO ATTACCO DI MATRICE EVERSIVA SERVONO CONTROMISURE ADEGUATE

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COMUNICATO STAMPA DEL 03 DICEMBRE 2012

Oggetto: Livorno, aggressione alle Forze dell’Ordine, il Coisp: “Innegabile matrice eversiva. La gravità della situazione in Italia ha superato il livello di guardia. C’è da temere seriamente per le vite di Uomini e Donne in divisa.”

“Se la gente non ci vuole accanto quando sfila in corteo e le Istituzioni non ci difendono adeguatamente specie quando restiamo vittime di agguati belli e buoni, noi in strada che ci andiamo a fare? Solo a farci bersagliare da buoni e cattivi? La domanda sta diventando tristemente lecita e qualche autorevole voce dovrebbe rispondere pubblicamente, per riportare con decisione discussioni e commenti nell’alveo della ragionevolezza e della realtà. Al momento i Poliziotti continuano solo a finire in ospedale uno dietro l’altro, a subire critiche di ogni genere, ad attirare l’odio di troppi superficiali esaltati immaturi e ad offrire un ottimo passatempo a terroristi eversivi per i quali ‘l’agibilità politica’ viene garantita da ‘presenza anarchica, una forte componente antagonista e anti istituzionale’. La situazione ha raggiunto livelli di gravità più che allarmanti. C’è da temere seriamente per le vite di Uomini e Donne in divisa”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo che ieri sera, a Livorno, un corteo non autorizzato di circa 600 tra anarchici e antagonisti si è dato appuntamento sotto la Prefettura, per protestare contro gli screzi degli ultimi due giorni tra manifestanti e Forze dell’Ordine. Gli antagonisti hanno tirato pietre, mattoni, palloncini di vernice e anche due transenne contro polizia e carabinieri, e sette agentisono rimasti feriti. Le tensioni erano cominciate venerdì sera quando era stato impedito ad una trentina di antagonisti e No Tav di entrare nel terminal crociere del porto di Livorno per contestare il segretario del Pd Pierluigi Bersani, che stava tenendo un comizio per le primarie, ed erano proseguite sabato, quando un presidio non autorizzato, convocato da parte di antagonisti ed a cui avevano aderito anarchici, era finito con uno scontro tra manifestanti e Polizia. E ieri in una nota a firma del Collettivo anarchico libertario e della Federazione anarchica livornese era scritto: “…una netta tradizione di sinistra, una storica radicata e nutrita presenza anarchica, una forte componente antagonista e anti istituzionale hanno sempre di fatto garantito una notevole agibilità politica. Ma forse è proprio l’anomalia Livorno che va normalizzata in un momento in cui le direttive governative sono chiaramente indirizzate in senso repressivo verso qualsiasi tipo di manifestazione di dissenso…”.

“Parole vuote e bugiarde come queste – insiste Maccari – non riescono a nascondere la pericolosa matrice eversiva che governa certi movimenti. Concetti come ‘antagonista’ e ‘anti istituzionale’ accedono l’allarme rosso in chi rappresenta e difende lo Stato, le sue Istituzioni, le sue regole, i suoi cittadini. Quello di ieri sera rappresenta un messaggio chiaro e raccapricciante, che ci riporta alla mente il più buio periodo della nostra storia democratica. Un messaggio così non può essere sottovalutato”. “Tutti quelli che giornalmente si svegliano e scendono in strada per dare vita all’ennesimo corteo di protesta – suggerisce il Segretario del Coisp – dovrebbero riflettere bene, prima di uscire di casa, su cosa ci stiamo a fare noi accanto a loro nelle manifestazioni. Tutti dovrebbero riflettere bene se veramente vogliono città lasciate alla mercè del più forte e del più violento di turno, se veramente la nostra è solo una presenza così sgradita e se veramente siamo noi i nemici. Tutti dovrebbero riflettere bene per capire dove si annidano equivoci e strumentalizzazioni”.

“Chi invece ci manda in strada a vigilare su quei cortei – conclude Maccari – rifletta bene sul fatto che stiamo entrando in un nuovo incubo, in cui manifestare questo famigerato ‘dissenso’ verso ogni autorità vuol dire accanirsi contro le Forze dell’Ordine e far fuori qualcuno che porta la divisa, e prenda provvedimenti e contromisure necessari e conseguenti”.

Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale – Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria, Piero Affatigato

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