Schemi di decreto riguardanti l’istituzione del Commissariato di PS di Casal di Principe. Osservazioni

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Roma, 21 febbraio 2022

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

OGGETTO: Istituzione del Commissariato distaccato di pubblica sicurezza di Casal di Principe e contestuale soppressione del Posto di polizia di Casapesenna (CE):
– Schema di decreto del Ministro dell’Interno di individuazione del posto di funzione del dirigente del predetto Commissariato;
– Schema di decreto del Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza di costituzione del nuovo presidio e di contestuale soppressione del citato Posto di polizia.
Procedure di consultazione e informazione preventiva ai sensi degli articoli 27 e 25, comma 2, D.P.R. 164/2002. OSSERVAZIONI

In riferimento all’allegata informazione preventiva del 14 febbraio scorso, recante prot. 555/V-RS/Area 1^/0000686 e concernente gli schemi di decreto in oggetto richiamati, ci si compiace innanzitutto con la decisione dell’Amministrazione di accogliere quanto questa O.S. chiede da anni, ovvero, di fatto, l’elevazione del Posto Fisso Operativo di Casapesenna a Commissariato di Polizia e il suo trasferimento nel comune di Casal di Principe, così anche da dare un vero segnale di presenza ai cittadini casalesi onesti, restituire loro un contatto diretto con la Polizia di Stato e la possibilità di effettuare qualsiasi tipo di denuncia senza dover raggiungere la città di Aversa.

I nostri appelli in tal senso sono rimasti inascoltati per anni (esattamente dal 2008) ed è quindi sincero il vivo piacere con cui si accoglie il fatto che il Dipartimento si è finalmente reso conto che una rimodulazione degli Uffici di Polizia in quel territorio è necessario quanto importante (lo è da tempo). Si parla, peraltro, di un’area a forte concentrazione criminale, meglio conosciuta per la triste presenza del noto clan dei casalesi ancora attivo su tutto il territorio nazionale.

Ciò detto e visto anche che nelle premesse dello stesso schema di decreto di istituzione del Commissariato distaccato di pubblica sicurezza di Casal di Principe si afferma che lo stesso «consentirà di innalzare i livelli di operatività della Polizia di Stato nel territorio interessato, con conseguente maggiore incisività nella lotta alla criminalità organizzata e miglioramento dei servizi a beneficio della cittadinanza», è d’uopo fare innanzitutto accenno a quella che dovrebbe essere la “dotazione organica di personale” dell’istituendo Commissariato, raffrontandola con l’organico del Posto di polizia di Casapesenna che verrà soppresso.

Per farlo, ancora una volta, è opportuno rammentare che i comuni oggetto dell’attività di controllo del territorio da parte dei colleghi del Posto Fisso Operativo di Casapesenna (Casal di Principe, Casapesenna, Villa Literno e San Cipriano d’Aversa) hanno rappresentato per tanti anni, e probabilmente rappresentano ancora oggi, la zona con la maggiore densità camorristica della Provincia di Caserta, e gli arresti “eccellenti” degli anni scorsi testimoniano e confermano tale noto e triste dato di fatto.

Ora, per far fronte alla precipua attività di controllo del territorio in argomento, il Posto Fisso Operativo di Casapesenna ad oggi ha una forza organica, esigua, corrispondente a 26 unità di cui 5 del ruolo dei Sovrintendenti (di cui uno con una inidoneità parziale e altro prossimo alla quiescenza) e 21 del ruolo degli Agenti e Assistenti.

Tali numeri, che sostanzialmente si vorrebbero riproporre nell’istituendo Commissariato di Casal di Principe per quanto riguarda i servizi di Corpo di Guardia e di Volante (l’art. 3 dello schema di decreto prevede 11 unità del ruolo degli Ispettori, 11 del ruolo dei Sovrintendenti e 24 del ruolo degli Agenti e Assistenti ma va chiaramente considerato il diverso “ordinamento generale” e conseguenti di gran lunga maggiori compiti anche amministrativi del Commissariato rispetto al Posto Fisso Operativo) non hanno sinora consentito di avere una regolarità per coprire i turni di Volante h24 ed assicurare quotidianamente una presenza minima negli uffici, dacché è del tutto evidente che il richiamato art. 3 dovrà essere modificato ampliando il numero di unità di cui sarà dotato l’istituendo Commissariato distaccato di pubblica sicurezza.

Si dovrà altresì tener conto dell’urgente necessità di provvedere a garantire il predetto organico con urgenti movimentazioni ministeriali, visto che non risulta che vi siano dalla locale Questura di Caserta istanze di colleghi verso il Posto Fisso Operativo di Casapesenna e quindi alcun interesse, immaginiamo, anche verso l’istituendo Commissariato di Casal di Principe.

Quanto invece alla “dotazione di mezzi”, l’art. 7 punto 3 dello schema di decreto statuisce che “all’assegnazione delle dotazioni di autovetture, nonché delle ulteriori dotazioni strumentali e di mezzi necessari per assicurare la funzionalità del Commissariato si provvede, inizialmente, attingendo dalle dotazioni tecnico logistiche già disponibili, in particolare del Posto di polizia di Casapesenna, e, successivamente, in modo graduale, mediante gli incrementi annuali nei limiti delle risorse finanziarie poste annualmente a disposizione del Dipartimento della pubblica sicurezza”.

Beh, sfugge evidentemente che il Posto di Polizia di Casapesenna al momento dispone soltanto di due Alfa Romeo Giulietta e un’utilitaria con colori d’istituto, che sicuramente sono insufficienti per le attività istituzionali del Commissariato di Casal di Principe come già adesso lo sono per il citato Posto di Polizia.

In conclusione, pur condividendo appieno l’istituzione di un Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza nel comune di Casal di Principe …. organico e mezzi non possono attendere – come indicato all’art. 7 della bozza di decreto – gli «ordinari interventi di mobilità e piani di potenziamento di personale conseguenti alle procedure assunzionali» e neppure avvenire «in modo graduale, mediante gli incrementi annuali nei limiti delle risorse finanziarie poste annualmente a disposizione del Dipartimento della pubblica sicurezza».

L’apertura del Commissariato dovrà avvenire con mezzi adeguati e organico completo, pure maggiore di quello ipotizzato, e allo stesso dovrà essere data competenza per almeno 7 dei 19 comuni dell’agro aversano che oggi sono sotto la giurisdizione del Commissariato di Aversa, oltremodo gravato da un enorme carico di lavoro in materia di polizia amministrativa e immigrazione, il cui organico pure andrebbe implementato.

La Segreteria Nazionale della Federazione COISP MOSAP

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