Vacanze nelle Sezioni di P.G. presso la Procura di Messina, lettera al Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Messina e al Procuratore della Repubblica di Messina

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Roma, 11 febbraio 2022

Preg.mo Signor Procuratore Generale della Repubblica
presso la Corte d’Appello di Messina
Dott. Vincenzo Barbaro
prot.pg.messina@giustiziacert.it

Preg.mo Signor Procuratore della Repubblica di Messina
Dott. Maurizio De Lucia
prot.procura.messina@giustiziacert.it

OGGETTO: Vacanze determinatesi negli organici della Polizia di Stato della sezione di polizia giudiziaria istituita nella Procura della Repubblica di Messina – Istanze irricevibili in quanto non soddisfano i requisiti di legge richiesti che tuttavia vengono ugualmente mandate avanti.

Preg.mi Signor Procuratore Generale e Signor Procuratore, lo scorso 4 novembre 2021 il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha trasmesso, ai propri Questori e Dirigenti degli Uffici periferici e centrali, il supplemento straordinario del Bollettino Ufficiale del personale nr.1/32 bis del medesimo 4 novembre, nel quale sono state pubblicate le vacanze determinatesi negli organici della Polizia di Stato delle sezioni di polizia giudiziaria istituite nelle Procure della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni e presso i Tribunali ordinari di varie città.

Per il “distretto di Messina” è risultata la vacanza di «tre posti riservati al personale appartenente al ruolo degli Ispettori» presso la Sezione di polizia giudiziaria istituita nella Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.

Detto Dipartimento, chiaramente, non ha mancato di rammentare che le domande del personale interessato alle selezioni, da presentare entro trenta giorni dalla data di pubblicazione delle vacanze sul supplemento straordinario del Bollettino Ufficiale, per essere ritenute “ricevibili” dovevano sottostare a specifici requisiti, ovvero quelli «previsti dall’art. 55 del d.P.R. 24 aprile 1982, nr. 335 (I trasferimenti di sede del personale … possono essere disposti a domanda dell’interessato, ove questi abbia prestato servizio nella stessa sede ininterrottamente per due anni) … nella considerazione che, ai sensi dell’ultimo comma del citato art. 8 del decreto legislativo 271/89, “non possono essere prese in considerazione le domande e le posizioni per le quali sussistono divieti di legge o di regolamenti negli ordinamenti delle Amministrazioni di appartenenza”».

Ebbene, ciò premesso, viene riferito a questa Organizzazione Sindacale COISP che per colmare la vacanza presso la Sezione di polizia giudiziaria in argomento sarebbero state presentate tre domande da parte di appartenenti al ruolo degli ispettori della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Messina e la locale Sezione della Polizia Postale, nonché due domande di altri appartenenti al medesimo ruolo in servizio presso Uffici di Polizia di altra/e provincia/e.

Non è dato sapere, al momento, se il Questore di Messina abbia inoltrato alle SS.VV., come avrebbe dovuto, le istanze di tutti e tre gli ispettori di cui sopra, di sua competenza. Pare invece assodato che siano pervenute quelle dei due vice ispettori in servizio in altre province.

L’inoltro di tali ultime due domande, tuttavia, sarebbe avvenuto in violazione delle norme e regolamenti vigenti. Nei confronti dei due vice ispettori in argomento, difatti, al termine ultimo per la presentazione delle domande per partecipare alle selezioni per le vacanze determinatesi negli organici della Polizia di Stato delle sezioni di polizia giudiziaria istituite nelle Procure della Repubblica indicate nel supplemento straordinario del Bollettino Ufficiale del personale nr.1/32 bis, sussistevano i richiamati «divieti di legge (ultimo comma del ridetto art. 8 del decreto legislativo 271/89) e di regolamenti negli ordinamenti delle Amministrazioni di appartenenza (art. 55 del d.P.R. 24 aprile 1982, nr. 335)»… vale a dire che i due citati vice ispettori alla data della domanda non avevano ancora prestato servizio nella stessa sede ininterrottamente per due anni e quindi le loro istanze, a mente di quanto normativamente previsto, non dovevano essere inoltrate ma essere considerate irricevibili in quanto non soddisfacevano i requisiti di legge richiesti.

Preg.mi Signor Procuratore Generale e Signor Procuratore, di quanto sopra questa Segreteria Nazionale ha chiaramente provveduto ad informare il Signor Capo della Polizia, pregandolo di «disporre urgentissimi accertamenti in merito ai fatti evidenziati che qualora rispondenti al vero dovrebbero portare ad opportune valutazioni nei confronti di chi ha deliberatamente violato le norme e le regole impartite dal Dipartimento della P.S.» e non mancando si sottolineare il profondo rammarico, propria e dei Poliziotti, per il fatto che le regole che la stessa Amministrazione si è data in rispetto della vigente normativa possano essere state violate, non sappiamo se per dolo o colpa, ma in ogni caso in modo inaccettabile in quanto si favoriscono alcuni dipendenti in danno di altri, si violano i principi di imparzialità ed equidistanza che devono guidare l’azione di chi ha responsabilità gestionali importanti e dovrebbe essere il garante del rispetto delle regole.

Alle Gent.me SS.VV. è data comunicazione per le opportune considerazioni e valutazioni di Vostra competenza.

In attesa di eventuale cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
Con sincera stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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