STATO-MAFIA: GUP PALERMO DECIDE SU PARTI CIVILI SI' A GOVERNO, FUORI FAMILIARI VITTIME STRAGE VIA D'AMELIO (ANSA) – PALERMO, 15 NOV – Il gup di Palermo Piergiorgio Morosini, che celebra l'udienza preliminare del procedimento sulla trattativa Stato-mafia, ha ammesso le costituzioni di parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Rifondazione Comunista, del Comune di Palermo, del Centro Pio La Torre, dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, dei familiari dell'ex eurodeputato Salvo Lima, ucciso dalla mafia nel '92, del movimento Agende Rosse rappresentato da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato assassinato da Cosa nostra, e del sindacato di polizia Coisp. Escluse le costituzioni di Borsellino come familiare del giudice assassinato, dei parenti degli agenti di scorta morti insieme al magistrato, Claudio Traina e Agostino Li Muli, e dell'unico poliziotto sopravvissuto alla strage, Antonino Vullo. Non partecipera' all'udienza preliminare neppure l'associazione antiracket di Marsala. La decisione e' stata comunicata alla ripresa dell'udienza, cominciata questa mattina. Il procedimento sta proseguendo con le repliche del pm Nino Di Matteo all'istanza di stralcio presentata dai legali dell'ex ministro Nicola Mancino che e' imputato di falsa testimonianza. (SEGUE) SR 15-NOV-12 17:21 NNN
STATO-MAFIA: GUP, NO PARTE CIVILE VITTIME VIA D'AMELIO SI' GOVERNO (AGI) – Palermo, 15 nov. – Il fratello del giudice Paolo Borsellino e gli altri familiari delle vittime delle stragi di mafia di Capaci e via D'Amelio non sono stati ammessi come parte civile dal Gup Piergiorgio Morosini, all'udienza preliminare del procedimento cosiddetto sulla "trattativa" fra lo Stato e Cosa nostra. Borsellino e' stato ammesso invece come presidente del comitato delle Agende rosse. Saranno parte civile anche Rifondazione comunista, il prefetto e attuale sottosegretario Gianni De Gennaro, il Centro Pio La Torre, il Comune di Palermo, la presidenza del Consigio dei ministri. Il giudice ha ammesso anche i familiari dell'eurodeputato Salvo Lima e il sindacato di polizia Coisp. Alla costituzione di parte civile dei familiari delle vittime delle stragi di mafia si era opposto anche il pm Nino Di Matteo, sul presupposto che gli eccidi di Capaci e via D'Amelio non sarebbero collegati direttamente alla trattativa: se cosi' fosse, sarebbero infatti i reati piu' gravi e attirerebbero la competenza a Caltanissetta, dove c'e' la magistratura competente a giudicare le vicende attinenti ai giudici di Palermo. Ora l'udienza comincia a entrare nel vivo. La Procura si sta opponendo alla richiesta del senatore Nicola Mancino, presente in aula, di essere stralciato perche' la sua posizione non sarebbe collegata a quella del resto degli imputati: l'ex ministro dell'interno risponde infatti di falsa testimonianza, mentre gli altri undici sono accusati di reati che vanno dall'attentato con violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o legislativo dello Stato, al concorso in associazione mafiosa all'omicidio. (AGI) Pa1/Rap 151725 NOV 12 NNNN
Mafia/ Trattativa, fratello Borsellino non sarà parte civile Respinta la richiesta di costituzione avanzata da Salvatore Palermo, 15 nov. (TMNews) – Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via D'Amelio il 19 luglio 1992, non è stato ammesso come parte civile nel processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia. Lo ha deciso il gup Piergiorgio Morosini nel corso della seconda udienza preliminare tenutasi oggi nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Decisione simile è stata presa per gli altri parenti dell'eccidio di via D'Amelio, e della strage di Capaci in cui morirono il giudice Falcone, la moglie e tre agenti di scorta. Salvatore Borsellino sarà invece parte civile nella veste di presidente del movimento attivista delle Agende rosse. Morosini ha poi accettato le richieste della presidenza del Consiglio dei Ministri, di Rifondazione comunista, dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, del Comune di Palermo, del Centro Pio La Torre. Saranno parte civile, inoltre, i familiari dell'esponente democristiano Salvo Lima, ucciso nel marzo del 1992, e il sindacato di polizia Coisp. Xpa/Cro 15-NOV-12 18:01 NNNN