Roma, 29 marzo 2021
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto Giannini
OGGETTO: Sovrintendenti promossi per merito straordinario – Si pone termine ad una
perdurante disparità di trattamento ma se ne evidenzia un’altra che pure necessita
di risoluzione.
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
lo scorso 26 marzo si è riunita la Commissione per il personale del ruolo dei Sovrintendenti della Poliziadi Stato con all’ordine del giorno, tra le altre cose, gli “effetti della sentenza della Corte Costituzione n. 224/2020 del 7 ottobre 2020, in merito alla retrodatazione della decorrenza giuridica di Vice Sovrintendente”.
In altre parole, la Commissione ha dovuto riesaminare la posizione giuridica di 1.043 colleghi del ruolo dei Sovrintendenti che essendo stati promossi, negli anni, per merito straordinario alla qualifica di Vice Sovrintendente non avevano potuto partecipare ai concorsi per detta qualifica emanati dall’Amministrazione successivamente alla loro promozione, pur prevedendo detti concorsi l’attribuzione di una decorrenza giuridica più favorevole in quanto volti a coprire le carenze nell’organico di anni precedenti.
Sull’argomento il COISP era intervenuto in più occasioni già successivamente al concorso interno, per titoli di servizio, a 7.563 Vice Sovrintendenti, indetto il 23.12.2013 ma che ha portato al riconoscimento di decorrenze giuridiche anche risalenti al 1.1.2005, nel corso delle riunioni che hanno portato al Riordino delle Carriere del 2017 (ove è stata introdotta una norma risolutiva ma con valore non retroattivo) e anche recentemente con lettera del 4 agosto 2020 e poi ancora in data 29 ottobre 2020 successivamente alla sentenza della Corte Costituzionale prima menzionata, la quale ha statuito “l’illegittimità costituzionale dell’art. 75, primo comma, del d.P.R. 24 aprile 1982, n. 335 (Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), nella parte in cui non prevede l’allineamento della decorrenza giuridica della qualifica di vice sovrintendente promosso per merito straordinario a quella più favorevole riconosciuta al personale che ha conseguito la medesima qualifica all’esito della selezione o del concorso successivi alla data del verificarsi dei fatti”, denunciando il grave torto subito da tali colleghi che hanno dovuto parlare della propria promozione per merito straordinario come un danno e chiedendo all’Amministrazione di rimediare a detta inaccettabile ingiustizia.
Ebbene, la Commissione prima citata ha riconosciuto la giustezza della nostra rivendicazione e quindi la necessità di procedere ad una ricostruzione della carriera dei 1.043 Sovrintendenti interessati, le cui modalità verranno illustrate al COISP ed alle altre OO.SS. nel corso di un incontro che verosimilmente si terrà a brevissimo.
Ora, fatto tale preambolo, ciò che qui interessa è rappresentare alla Preg.ma S.V. un’ulteriore problematica che riguarda sempre i Sovrintendenti in argomento e che abbisogna pure di soluzione.
Lo scorso 31 dicembre è stato emanato un concorso interno per titoli per la copertura di 2.662 posti per Vice Ispettore riservato al personale appartenente al ruolo dei Sovrintendenti. Di tali posti 1.331 sono stati riservati ai Sovrintendenti Capo e, nell’ambito di tale riserva di posti, 665 sono stati riservati ai Sovrintendenti Capo che hanno acquisito la qualifica secondo le permanenze nelle qualifiche previste antecedentemente all’entrata in vigore del Riordino delle Carriere del 2017.
Ora, sebbene la data di emanazione del citato concorso è successiva alla prima ricordata sentenza della Corte Costituzionale che obbliga a ricostruire la carriera di 1.043 colleghi appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti, nel relativo bando di concorso non è stata fatta previsione circa la possibilità per tali Sovrintendenti di far valere la maggiore anzianità nel ruolo che detta ricostruzione porterà loro e quindi anche la partecipazione al concorso in argomento nell’ambito delle citate riserve di posti, con conseguente maggiori possibilità di risultarne vincitori anche per i maggiori titoli di servizio di cui potranno avvalersi.
All’esito della predetta ricostruzione di carriera, che auspichiamo avvenga in tempi celerissimi, è d’obbligo quindi trovare soluzione anche a quest’ultima problematica, ritenendo inopportuno che alcune centinaia di colleghi che già hanno dovuto subire per anni un danno debbano nuovamente ritrovarsi ad affrontare una nuova disparità di trattamento.
Con sincera e profonda stima,
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese