Riforma P. A: via libera definitivo in Senato. Dalla licenziabilità dei dirigenti all'addio alla forestale: ecco il piano Madia
Sono molte le novità introdotte dalla delega p.a. che ha avuto il via libera definitivo dell'Aula del Senato
A favore della delega hanno votato Ap e Pd. Si sono detti contrari al ddl M5s, Fi, Ln, Cri, Sel, Gal ed Ala. La riforma della P.A. diventa così legge, le prossime tappe sono, dopo la firma del Capo dello Stato, la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma soprattutto si apre lafase di attuazione. Essendo una legge delega la messa a punto dei decreti legislativi rappresenta un capitolo cardine. Soddisfatto il premier Renzi: "Un abbraccio agli amici gufi"."Un altro tassello: approvata la riforma della P.A., #lavoltabuona. Un abbraccio agli amici gufi": così il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato via Twitter l'approvazione in via definitiva della riforma della pubblica amministrazione. ECCO IL TESTO DELLA RIFORMA:
SCURE SU PARTECIPATE – La delega parla esplicitamente di una loro riduzione e, per quelle che gestiscono servizi pubblici di interesse generale, di un numero massimo di esercizi in rosso dopo cui scatta la liquidazione. La parte variabile del compenso degli amministratori dipenderà dai risultati economici. Per quelle 'indisciplinate' è previsto un taglio dei trasferimenti.
SCOMPARE FORESTALE, RIORDINO FORZE – Il ddl pone le basi per l'accorpamento della Forestale in un'altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri). Si tratterebbe di un trasferimento in blocco, anche se si concedono spazi a quanti preferiscono non essere, come si dice da più parti, 'militarizzati'.
NUMERO UNICO PER EMERGENZE – Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L'idea e' quella di realizzare centrali in ambito regionale. Addio a tutti gli altri numeri (come 113, 115 e 118).
FARO SU 'FILE' IN SANITÀ – Niente più ombre sui tempi medi di attesa per visite specialistiche, analisi o referti. Ciascuna struttura dovrà pubblicare i dati sulla durata tipo.
STOP A PRECARIATO – Obiettivo della delega è regolare le forme di lavoro flessibile, limitandole a tassative fattispecie. Tutto anche al fine di prevenire il precariato.
CONCORSI, POLO UNICO E FOCUS SU INGLESE – Viene sancita l'importanza dell'inglese e di altre lingue straniere. Si va poi verso un polo unico per le selezioni, una sorta di agenzia ad hoc con il compito di gestire le prove.
DIRIGENTI LICENZIABILI DOPO 'BOCCIATURA' – I manager potranno essere mandati via dalla P.A. dopo essere stati valutati negativamente. Per non essere licenziato il dirigente pubblico potrà chiedere di essere 'demansionato' a funzionario.
MAGLIE PIÙ LARGHE PER PENSIONATI IN P.A. – Si allentano i vincoli per il conferimento di incarichi pubblici a pensionati. Salta infatti il tetto di un anno come durata massima, purché non si tratti di posizioni direttive o dirigenziali, per cui resta il limite di 12 mesi. Per tutti la condizione è però 'costo zero' (gli incarichi devono essere gratuiti).
FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO – Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Lo scopo è quello di spalancare gli archivi pubblici, così da rendere possibile un controllo a 360 gradi anche sull'utilizzo delle risorse pubbliche.
LIBRETTO UNICO PER AUTO – Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall'Aci, al ministero Infrastrutture e Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un'unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.
PRATICHE DIMEZZATE PER OPERE INTERESSE GENERALE – Un 'taglia burocrazia', al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale o di interventi con effetti positivi sull'occupazione.
04 agosto 2015