Questura di Milano, mancanza di equilibrio gestionale

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Roma, 23 febbraio 2022

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto Giannini

OGGETTO: Questura di Milano, mancanza di equilibrio gestionale.

Preg.mo Signor Capo della Polizia,
le Organizzazioni Sindacali rappresentano una ricchezza per la Polizia di Stato ed il confronto con le stesse non è soltanto dovuto per legge ma è anche essenziale per la funzionalità stessa della nostra Amministrazione.

È questo il pensiero – ce lo ha dimostrato in più occasioni – che La accompagna dal momento del Suo insediamento a Capo dei Poliziotti, al pari di come lo è stato per chi l’ha preceduta.

Chiaramente, a fronte di una piena disponibilità al confronto e alla condivisione da parte della Gent.ma S.V. e di chi, in maniera più che lodevole, rappresenta l’Amministrazione nei vari Uffici centrali e territoriali, nonché ad una riprovata capacità e volontà di recepire e far proprie, nell’interesse tanto del personale che della stessa Amministrazione, le esigenze e le problematiche che i Sindacati quotidianamente si trovano obbligati ad esporre, deve esserci anche da parte di chi rappresenta i Poliziotti, equilibrio, correttezza e lealtà.

Quello che non deve mancare, in buona sostanza, è il senso di fiducia reciproco e tale valore è espresso nella irreprensibilità e serietà di chi si è voluto assumere l’onere e l’onore di rappresentare i Poliziotti e di chi ha l’onore e l’onere di guidarli.

All’Amministrazione è poi chiesta una piena terzietà ed equidistanza nei rapporti con le varie OO.SS..

Fatta tale breve premessa, che di certo Lei condividerà appieno, quello che nella giornata di ieri si è verificato presso la Questura di Milano assume carattere di assoluta gravità.

Gli Agenti in prova assegnati alla citata Questura a far data da oggi si sono visti recapitare, ieri sera, il seguente messaggio da parte di un sindacato: «Buonasera ragazzi. In riferimento alle assegnazioni degli Agenti in prova alla Questura di Milano, si riferisce che, dei circa 170 agenti in prova assegnati, circa 70 saranno assegnati presso i Commissariati sezionali e la parte restante collocata presso la 6 sezione. Il criterio è quello anagrafico (gli agenti in prova nati fino al mese di dicembre 97 resteranno presso la 6 sezione della Questura, gli agenti in prova nati dal 1 gennaio 98 in poi saranno collocati presso i Commissariati cittadini».

Ora, nella mattinata di ieri si era tenuta una riunione tra Amministrazione e OO.SS. relativa alla ‘verifica’ della contrattazione decentrata e in tale contesto il Vicario del Questore ha informato tutti i Sindacati che “meno della metà” dei nuovi Agenti sarebbero stati assegnati ai Commissariati di pertinenza della Questura.

La velina del Dipartimento relativa alle assegnazioni degli Agenti in prova frequentatori del 215° corso di formazione non indica le date di nascita dei predetti e “meno della metà” dei «circa 170 agenti in prova assegnati» alla Questura di Milano non è di certo «circa 70».

Si dice che un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Qui gli indizi sarebbero due ma noi non crediamo affatto alle coincidenze!

Preg.mo Signor Capo della Polizia, lo stesso Vicario del Questore di Milano, ieri sera contattato dal nostro Segretario Generale Provinciale che era stato allertato da numerosi Agenti in prova sdegnati dalla condotta di chi aveva loro mandato il predetto messaggio, non ha mancato di evidenziare la propria collera verso chi aveva evidentemente voluto avvantaggiare un sindacato.

Perché di questo si tratta!
Alla Questura di Milano qualcuno che era a conoscenza di come il Questore era intenzionato ad assegnare gli Agenti in prova che sarebbero arrivati da lì a breve, ha voluto favorire in maniera inaccettabile un sindacato informandolo di quanto sapeva per motivi inerenti il proprio servizio, noncurante che così avrebbe calpestato quell’obbligo di terzietà e correttezza che deve esprimere sempre l’Amministrazione.

Ora, non sarà certamente difficile individuare quel “qualcuno” e fare in modo che le sue simpatie non portino ancora alla ripetizione di quanto accaduto.

In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più cordiali saluti.
Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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