Procedure concorsuali e interventi gestionali. Comunicato congiunto

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Si è svolto oggi, presso il Dipartimento della P.S., un incontro relativo ad alcune “ipotesi di ampliamento delle procedure concorsuali interne e ad altri interventi gestionali”.
La riunione, per la parte pubblica, ha visto la partecipazione del Dirigente Generale Francesco Famiglietti della Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, del Direttore del Servizio Affari Generali Dott. Massimo Castelli, del Direttore del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti Dott. Massimo Ucci e del Direttore dell‘Ufficio Relazioni Sindacali Dott.ssa Maria De Bartolomeis.
Durante l’incontro, svolto in un clima costruttivo e di partecipazione unanime, è stato rappresentato che già parecchi anni addietro, analizzando la curva demografica della forza attiva nei vari ruoli della Polizia di Stato, aveva individuato tre fronti di criticità che, in assenza di opportuni interventi ordinamentali e di corrispondenti appostamenti di risorse, avrebbero provocato una irrecuperabile implosione della funzionalità operativa dell’apparato. Nel tempo, alla continua riduzione della consistenza del ruolo di base si è associata, infatti, una drammatica riduzione dei ruoli intermedi dei Sovrintendenti e degli Ispettori.
L’Amministrazione, quindi, ha precisato che, al fine di consentire a chi è già in servizio di essere movimentato prima delle assegnazioni degli attuali allievi, beneficiando della c.d. “deroga giubilare”, nei prossimi giorni saranno riaperti i portali per la mobilità del personale del ruolo degli Ispettori e degli Agenti ed Assistenti e che, come già in previsione, sarà aperto anche il portale della mobilità dei Sovrintendenti, così da consentire, per tutto il territorio nazionale, la presentazione delle istanze di trasferimento anche in deroga agli attuali obblighi di permanenza minima in sede, stante le esigenze del Giubileo della Misericordia dell’anno 2025.
L’Amministrazione, dopo aver sottolineato che i bandi dei recenti concorsi pubblici per i ruoli della Polizia di Stato hanno previsto un divieto ai fini dell’assegnazione di fine corso che fa riferimento alla provincia di origine e a quella di residenza, ha rappresentato di voler applicare la medesima regola ai frequentatori del 17° corso per Vice Ispettore e del 227° corso per Agente i cui bandi di concorso prevedevano che l’assegnazione, al termine del corso di formazione, presso sedi di servizio diverse dalla regione di origine, da quella di residenza e da quelle limitrofe. Analoga modifica verrà attuata per gli altri bandi di concorso le cui procedure sono ancora in itinere e che pure prevedevano il medesimo vincolo ai fini della prima assegnazione.
La riduzione organica, il blocco del turn over, ascrivibile alla cecità di alcune decisioni politiche assunte dai precedenti governi, era infatti andata in risonanza con la stasi delle procedure concorsuali per la progressione di carriera imputabile, quest’ultima, a politiche gestionali scientemente adottate dall’Amministrazione, e da noi puntualmente avversate.
Ecco perché abbiamo rivendicato, e con non pochi sforzi conquistato, il Riordino delle Carriere che avrebbe dovuto rivitalizzare l’ammalorato assetto del personale.
Gli effetti che avrebbe dovuto porre quello straordinario risultato, il Riordino, con avanzamenti economici e/o di carriera di cui hanno beneficiato gran parte del personale, non sono stati però capitalizzati appieno. Le cause di tale situazione sono molteplici, e così pure i livelli delle responsabilità.
Di certo ad essere maggiormente penalizzato è stato il Ruolo degli Ispettori, che sconta da un lato la lentezza delle procedure concorsuali, dovuta a difficoltà sistemiche che potrebbero sicuramente essere attenuate e dall’altro l’insormontabile riserva del 50% dei posti disponibili destinati ai concorsi pubblici.
Infine è stato precisato dall’Amministrazione che l’eventuale prospettata modifica della norma relativa alla permanenza minima in sede ai fini della mobilità in altra provincia, al momento in discussione nelle sedi parlamentari e che vorrebbe riportare a 4 anni detta permanenza minima nelle sedi ordinarie e a 2 anni nelle sedi disagiate, qualora approvata troverà comunque applicazione a partire dal 1° gennaio 2026 …. e ad ogni modo riguarderà esclusivamente le istanze di trasferimento del personale successive alla prima assegnazione al termine del corso di formazione per l’accesso nei ruoli della Polizia di Stato.
Le scriventi OO.SS. SIULP, SAP, SIAP, COISP MOSAP, FSP Polizia-ES-LS-Consap-MP e SILP Cgil hanno evidenziato il proprio apprezzamento per la decisione del Dipartimento di condividere le richieste avanzate da tempo, in particolare di restringere all’ambito provinciale il divieto per la prima assegnazione al termine dei corsi formativi, anziché, com’è adesso, all’ambito regionale che oltre a provocare irragionevole danno ai colleghi è stato anche causa di problematiche funzionali per la stessa Amministrazione. Stante tuttavia anche le enormi difficoltà alloggiative che si registrano in tutto il territorio nazionale, hanno chiesto di valutare il totale annullamento di qualsiasi vincolo di incompatibilità in fase di prima assegnazione, quindi eliminando il divieto di prima assegnazione anche per la provincia di nascita e di residenza.
Atteso che il provvedimento in questione, del quale si è chiesto una urgente emanazione, produrrà i suoi effetti già per i frequentatori del 227° corso per Agente ma anche del 17° corso per Vice Ispettore che si concluderanno entro l’anno, queste Organizzazioni Sindacali hanno sollecitato l’Amministrazione a predisporre le assegnazioni dei frequentatori del citato 17° corso e la contestuale mobilità degli Ispettori prevista per il prossimo mese di dicembre, tenendo anche conto delle istanze di trasferimento dei colleghi del 18° corso per Vice Ispettore, vincitori di concorso interno, che a suo tempo si sono trovati assegnati a sede diversa dalla propria.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, quindi, hanno ancora una volta rappresentato all’Amministrazione la grave carenza dell’organico del ruolo degli Ispettori ed il fatto che nei prossimi anni tale situazione si aggraverà. Hanno pertanto nuovamente chiesto che venisse attuato uno scorrimento della graduatoria del concorso interno, per titoli ed esami, per 411 Vice Ispettori, nonché della graduatoria del concorso interno, per titoli, per 959 Vice Ispettori, le cui fasi procedurali ad oggi non sono concluse. È stato inoltre chiesto un ampliamento del concorso per 1.000 Allievi Vice Ispettori la cui assunzione è stata messa a concorso con decreto del Capo della Polizia del 16 marzo 2022 e che in questi giorni vede i candidati svolgere la prova orale.
Queste Organizzazioni Sindacali, sia per la carenza d’organico, sia per la carenza di Scuole di Polizia, hanno, altresì, chiesto la proroga fino al 2029 delle procedure semplificate previste dal riordino per i concorsi interni; per analogo motivo della carenza di personale nelle qualifiche di Ispettore superiore e Sostituto commissario, è stata chiesta l’anticipazione al 2025 dei due corsi per Ispettore superiore (attualmente previsti per il 2026 e 2028), riconoscendo la possibilità di partecipare anche agli ultimi concorsi sostenuti con prove scritte e orali, eliminando il titolo di studio della laurea triennale e l’imminente calendarizzazione del concorso interno per Vice commissario.
Al termine dell’incontro l’amministrazione ha comunicato che tutte le nostre richieste verranno portate all’attenzione del vertice del Dipartimento per poi pianificare ulteriori interlocuzioni con queste OO.SS..

Roma, 13 settembre 2024

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