Problematiche riconoscimento matricolare corsi di aggiornamento professionale per gli Operatori U.O.P.I.

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Roma, 06 settembre 2021

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Problematiche riconoscimento matricolare corsi di aggiornamento professionale per gli Operatori U.O.P.I..

Gentile Direttore,
come è noto, il decreto 1 giugno 2018 del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza pro-tempore ha ridefinito l’assetto organizzativo e funzionale delle c.d. “Unità operative di primo intervento della Polizia di Stato” meglio conosciute con l’acronimo di “U.O.P.I.”.
Nello specifico, per la tematica di interesse, il provvedimento sopra citato ha disciplinato, all’articolo 5, la formazione, l’aggiornamento e l’addestramento professionale degli addetti a tali strategiche Unità operative.
L’articolo 5 ha, in particolare, previsto, per quanto concerne l’aggiornamento professionale, l’obbligo giuridico, in capo al personale addetto alle U.O.P.I., di “frequentare specifici corsi di
aggiornamento per la verifica del mantenimento delle competenze acquisite ovvero per intervenute modifiche normative o innovazioni tecnologiche/operative nello specifico settore”.
Tali corsi di aggiornamento – secondo il tenore testuale della sopra menzionata disposizione – “si concludono con un giudizio di idoneità o non idoneità al mantenimento della qualificazione acquisita”.
In caso di giudizio di non idoneità, che deve essere congruamente motivato, la medesima statuizione normativa ha previsto, quale sanzione amministrativa vera e propria, “la temporanea sospensione della qualificazione sino al superamento di un successivo corso di aggiornamento”.
Dalla disamina attenta dell’ordito normativo sopra appositamente riportato emerge, pertanto, ad avviso di chi scrive, la trascrivibilità a matricola dei predetti corsi, in ragione degli elementi specializzanti posseduti rispetto agli altri ed “ordinari” corsi di aggiornamento professionale, quali:
1) Lo specifico obbligo giuridico posto in capo al personale addetto alle “U.O.P.I.” di frequenza
dei predetti corsi;
2) La previsione espressa di uno specifico giudizio finale, che, a dispetto del nomen juris (giudizio
di idoneità/non idoneità), si connota, a tutti gli effetti sostanziali, come “una specifica valutazione”, in conformità a quanto previsto dalla circolare n. 333-A/9806.D.1 del 18 novembre 2008 in materia di annotazioni matricolari dell’allora Direzione Centrale per le Risorse Umane;
3) La previsione ulteriore della sanzione amministrativa della “temporanea sospensione della qualificazione sino al superamento di un successivo corso di aggiornamento” in caso di giudizio di non idoneità, giudizio che deve, peraltro, essere congruamente motivato, in quanto concretantesi in un vero e proprio provvedimento amministrativo di natura sanzionatoria, limitativo, come tale, dello statuto subiettivo-professionale degli operatori giudicati inidonei.
Alla luce di quanto sopra, appare palese a questa O.S. che la “specificità” dei suddetti corsi di aggiornamento professionale imporrebbe una loro chiara differenziazione dagli altri omologhi corsi che non si concludono con alcuna puntuale valutazione finale, peraltro di natura complessa, con conseguente previsione della loro trascrivibilità al foglio matricolare.
Un’interpretazione di segno opposto recherebbe, peraltro, serio nocumento, in particolare, ai colleghi che hanno partecipato al concorso a 2662 posti per vice ispettore della Polizia di Stato (oltre che, naturalmente, alle altre procedure concorsuali in programmazione), i quali, pur avendo superato i cennati corsi di aggiornamento professionale, rischierebbero la sottrazione di un punteggio percentuale significativo e, comunque, tale da compromettere un loro eventuale superamento della procedura concorsuale.
Confidando nella Sua solita sensibilità, si resta in attesa di cortesi determinazioni in merito, anche allo scopo di offrire ai colleghi che, con spirito di abnegazione, si sono sottoposti alle delicate funzioni tipiche delle U.O.P.I. un giusti ritorno, almeno, in termini di riconoscimento a matricola.
In attesa di cortese urgentissimo riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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