Polizia sotto attacco Quando la protesta diventa eversione

Editoriale del Segretario Generale COISP, Domenico Pianese

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Le violenze che si sono verificate la scorsa settimana, nel corso delle manifestazioni per Ramy a Bologna e Roma, sono solo le ultime in ordine di tempo in cui decine di Poliziotti sono stati feriti.

Ormai non possiamo limitarci a parlare di “scontri” o “tensioni”.
Si tratta di veri e propri atti criminali che non solo mettono a rischio l’incolumità dei nostri Colleghi, ma rappresentano un chiaro attacco alle Istituzioni democratiche del nostro Paese.

Sono ben 18 i feriti totali tra Bologna e Roma.
Tra questi, un collega ha riportato la frattura del polso sinistro, un altro la frattura della spalla destra, mentre un terzo ha subito un trauma toracico a causa dell’esplosione di una bomba carta ad alto potenziale, che ha distrutto il suo scudo di protezione.
A Bologna un Agente ha perso un dente dopo essere stato colpito al volto con un tavolino lanciato dai manifestanti.
A Roma, oltre a 8 feriti lievi, un collega ha riportato una lacerazione al labbro causata dalle schegge di un’altra bomba carta, che solo per miracolo non ha provocato danni ancora più gravi.

Le Forze dell’Ordine stanno diventando un vero e proprio bersaglio.
Siamo di fronte a un allarme sociale senza precedenti.

Nel 2024, quasi un agente è rimasto ferito ogni giorno, e durante le manifestazioni critiche la probabilità di violenza è arrivata all’85%.
Ma la minaccia non si limita alle piazze: i poliziotti sono sempre più colpiti anche dalla criminalità predatoria”.
“Rispetto al 2023, infatti i feriti tra le Forze dell’Ordine sono aumentati del 42% al giorno, un dato che segnala una pericolosa deriva.

A tutto questo si aggiungono gli attacchi ai commissariati di polizia e addirittura alla sinagoga di Bologna, in un’escalation che dimostra un disegno chiaramente eversivo.

Non siamo di fronte a semplici manifestazioni: qui si cerca deliberatamente di colpire simboli e presidi di legalità, con un’aggressività che non può e non deve essere tollerata.
E a tutto questo sta facendo eco un assordante silenzio da parte di chi, anche in ruoli di responsabilità politica o sociale, evita di condannare apertamente tali violenze.

Chi non si oppone con fermezza a questi gesti ne diventa complice morale.
L’assenza di una condanna chiara e netta da parte di TUTTI i partici politici alimenta un clima di impunità che non fa altro che giustificare chi porta avanti queste azioni criminali.

In questo quadro è urgente l’approvazione del Ddl Sicurezza.
Questo disegno di legge è essenziale per dare agli Agenti gli strumenti necessari per difendersi e per contrastare efficacemente l’escalation di violenze.
Non è solo una questione di sicurezza per le Forze dell’Ordine, ma di protezione per l’intera società.

Così come è essenziale l’altro progetto normativo allo studio del Governo, volto a fornire tutela penale a tutti quegli operatori delle forze dell’ordine che quotidianamente sono in strada per la sicurezza dei cittadini.

Un provvedimento incredibilmente avversato, non solo, da alcuni ambienti politici “preoccupati” dallo spettro di una Polizia libera di “delinquere impunemente”…come se in Italia i delinquenti fossero i Poliziotti!

Negli ultimi giorni il COISP ha invece profuso ogni energia per spiegare che il nuovo provvedimento, erroneamente chiamato dalla stampa “scudo penale” non servirà a sottrarre gli Operatori delle Forze dell’Ordine da loro eventuali responsabilità ma solo a difenderli da quegli automatismi giudiziari che fino ad oggi hanno solo rappresentato un ingiusto calvario per tanti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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