Polizia, Pianese (COISP), Verona non è Minneapolis, non paragonare vicenda a G. Floyd
Roma, 10 Luglio 2020
“Quello che è accaduto a Verona non ha nulla a che vedere con ciò che si è verificato a Minneapolis con la morte di George Floyd, come invece alcuni tendono a voler forzatamente paragonare. Il video diffuso nelle ultime ore, infatti, non mostra un atteggiamento violento da parte degli agenti. Al contrario: i poliziotti intervenuti stavano in tutti i modi cercando di far alzare l’uomo che si era gettato a terra e non voleva alzarsi proprio per evitare di essere identificato, in quanto ubriaco e sotto l’effetto di droghe”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Il video dimostra quanto sia difficile il lavoro che quotidianamente svolgono le donne e gli uomini in divisa e dovrebbe far riflettere su quanti agenti vengono feriti durante il servizio, circa 2500 ogni anno, e di cui quasi nessuno parla con questi toni sensazionalistici. Diffondere immagini parziali e scarsamente visibili, corredandole da didascalie o da titoli fuorvianti, non farà altro che scatenare odio sociale e gravi ripercussioni nei confronti delle Forze dell’Ordine pur di emulare ciò che sta accadendo in queste settimane negli Stati Uniti” conclude.
AGENZIE STAMPA
BLOCCATO A TERRA DA AGENTI: COISP, NESSUN PARAGONE CON FLOYD
‘POLIZIOTTI STAVANO CERCANDO DI FAR RIALZARE L’UOMO’
(ANSA) – ROMA, 10 LUG – “Quello che e’ accaduto a Verona non ha nulla a che vedere con cio’ che si e’ verificato a Minneapolis con la morte di George Floyd, come invece alcuni tendono a voler forzatamente paragonare.
Il video diffuso nelle ultime ore, infatti, non mostra un atteggiamento violento da parte degli agenti. Al contrario: i poliziotti intervenuti stavano in tutti i modi cercando di far alzare l’uomo che si era gettato a terra e non voleva alzarsi proprio per evitare di essere identificato, in quanto ubriaco e sotto l’effetto di droghe”.
Cosi’ Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“Il video – secondo Pianese – dimostra quanto sia difficile il lavoro che quotidianamente svolgono le donne e gli uomini in divisa e dovrebbe far riflettere su quanti agenti vengono feriti durante il servizio, circa 2500 ogni anno, e di cui quasi nessuno parla con questi toni sensazionalistici.
Diffondere immagini parziali e scarsamente visibili, corredandole da didascalie o da titoli fuorvianti, non fara’ altro che scatenare odio sociale e gravi ripercussioni nei confronti delle Forze dell’Ordine pur di emulare cio’ che sta accadendo in queste settimane negli Stati Uniti”. (ANSA).
POLIZIA, PIANESE (COISP): VERONA NON È MINNEAPOLIS
“NON PARAGONARE VICENDA A G. FLOYD”
Roma, 10 lug. (askanews) – “Quello che è accaduto a Verona non ha nulla a che vedere con ciò che si è verificato a Minneapolis con la morte di George Floyd, come invece alcuni tendono a voler forzatamente paragonare.
Il video diffuso nelle ultime ore, infatti, non mostra un atteggiamento violento da parte degli agenti.
Al contrario: i poliziotti intervenuti stavano in tutti i modi cercando di far alzare l’uomo che si era gettato a terra e non voleva alzarsi proprio per evitare di essere identificato, in quanto ubriaco e sotto l’effetto di droghe”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“Il video dimostra quanto sia difficile il lavoro che quotidianamente svolgono le donne e gli uomini in divisa e dovrebbe far riflettere su quanti agenti vengono feriti durante il servizio, circa 2500 ogni anno, e di cui quasi nessuno parla con questi toni sensazionalistici.
Diffondere immagini parziali e scarsamente visibili, corredandole da didascalie o da titoli fuorvianti, non farà altro che scatenare odio sociale e gravi ripercussioni nei confronti delle Forze dell’Ordine pur di emulare ciò che sta accadendo in queste settimane negli Stati Uniti”, conclude.
Sicurezza, Pianese (Coisp): Verona non è Minneapolis, non c’entra con Floyd
Milano, 10 lug. (LaPresse) – “Quello che è accaduto a Verona non ha nulla a che vedere con ciò che si è verificato a Minneapolis con la morte di George Floyd, come invece alcuni tendono a voler forzatamente paragonare.
Il video diffuso nelle ultime ore, infatti, non mostra un atteggiamento violento da parte degli agenti. Al contrario: i poliziotti intervenuti stavano in tutti i modi cercando di far alzare l’uomo che si era gettato a terra e non voleva alzarsi proprio per evitare di essere identificato, in quanto ubriaco e sotto l’effetto di droghe”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“Il video dimostra quanto sia difficile il lavoro che quotidianamente svolgono le donne e gli uomini in divisa – aggiunge Pianese – e dovrebbe far riflettere su quanti agenti vengono feriti durante il servizio, circa 2500 ogni anno, e di cui quasi nessuno parla con questi toni sensazionalistici.
Diffondere immagini parziali e scarsamente visibili, corredandole da didascalie o da titoli fuorvianti, non farà altro che scatenare odio sociale e gravi ripercussioni nei confronti delle Forze dell’Ordine pur di emulare ciò che sta accadendo in queste settimane negli Stati Uniti” conclude.
Verona, arrestato e bloccato a terra da tre poliziotti per 5 minuti
”Quello che è accaduto a VERONA non ha nulla a che vedere con ciò che si è verificato a Minneapolis con la morte di George Floyd, come invece alcuni tendono a voler forzatamente paragonare. Il video diffuso nelle ultime ore, infatti, non mostra un atteggiamento violento da parte degli agenti. Al contrario: i poliziotti intervenuti stavano in tutti i modi cercando di far alzare l’uomo che si era gettato a terra e non voleva alzarsi proprio per evitare di essere identificato, in quanto ubriaco e sotto l’effetto di droghe”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. ”Il video dimostra quanto sia difficile il lavoro che quotidianamente svolgono le donne e gli uomini in divisa e dovrebbe far riflettere su quanti agenti vengono feriti durante il servizio, circa 2500 ogni anno, e di cui quasi nessuno parla con questi toni sensazionalistici. Diffondere immagini parziali e scarsamente visibili, corredandole da didascalie o da titoli fuorvianti, non farà altro che scatenare odio sociale e gravi ripercussioni nei confronti delle Forze dell’Ordine pur di emulare ciò che sta accadendo in queste settimane negli Stati Uniti” conclude.