Nei servizi di ordine e sicurezza pubblica sempre più spesso la copertura aerea viene affidata ad altre Forze di Polizia. Lettera al Capo della Polizia

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Roma, 06 febbraio 2023

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto Giannini

OGGETTO: Nei servizi di ordine e sicurezza pubblica sempre più spesso la copertura aerea viene affidata ad altre Forze di polizia.

Preg.mo Signor Capo della Polizia,
siamo costretti, nostro malgrado, a segnalarLe una questione molto delicata che potrebbe mettere in discussione il compito istituzionale primario della Polizia di Stato così come sancito dalla legge 121/81, quello della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, almeno per quanto concerne i servizi di
pattugliamento dall’alto.
Sempre più di frequente, infatti, si verifica che il controllo aereo nel corso dei suddetti servizi di particolare rilevanza venga affidato ai mezzi e agli operatori di altre Forze di polizia, che assicurando la trasmissione delle immagini in tempo reale alle sale operative delle varie Questure, sopperiscono di fatto alle carenze strutturali e organizzative del nostro omologo settore.
Ci preme sottolineare come il personale aeronavigante della Polizia di Stato vanti un’esperienza ventennale nell’attività di trasmissione delle immagini in tempo reale in occasione dei servizi di ordine pubblico, contrariamente a qualche altra Forza di polizia che, molto specializzata in altre tipologie di missioni, solo negli ultimi tempi si sta avvicinando a tale attività.
Se da una parte è assolutamente normale il concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica da parte di altri Corpi dello Stato, dall’altra è alquanto anomalo il fatto che una diversa Forza di polizia venga impiegata in sostituzione di un Reparto Volo della Polizia di Stato insistente sul territorio interessato dall’evento, come è accaduto più volte negli ultimi tempi.
Solo qualche mese fa abbiamo inoltrato una nota molto dettagliata all’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento della P.S. con la quale esprimevamo una certa preoccupazione per determinate scelte che secondo noi stanno mettendo a rischio la funzionalità dell’intero Settore Aereo della Polizia di Stato.
Evidentemente i nostri timori non erano del tutto infondati se gli 11 Reparti Volo distribuiti sull’intero territorio nazionale ed una scuola di volo, ognuno per quanto di propria competenza, non riescono a garantire, in questo momento storico, un utile servizio alla collettività, impiegando la maggior
parte delle proprie risorse, umane e materiali, solo per autosostentamento.
Così come rappresentato dettagliatamente nella nota in parola, dei tre nuovi elicotteri acquisiti di recente, uno solo è in grado di garantire le trasmissioni delle immagini in tempo reale, mentre gli altri due hanno il relativo apparato in manutenzione ormai da diversi mesi, con la conseguenza che nel nord del Paese le immagini in tempo reale possono essere garantite da un solo elicottero di nuova generazione. Il fatto poi che, in merito alla questione posta, ci venga risposto che si è provveduto a richiedere l’acquisto di una telecamera di “back up” per non compromettere l’attività operativa, la dice lunga sulla ragionevolezza e tempestività delle scelte operate da coloro che avrebbero l’onere di gestire tale settore.
A ciò si aggiunga che l’Istituto di Istruzione deputato alla qualificazione del personale pilota e specialista è di fatto una scuola senza istruttori di volo visto che è costituito, per la maggior parte, da personale non specializzato. Senza considerare il fatto che ci sono Reparti Volo che non hanno un numero adeguato di personale specializzato per garantire la copertura dei servizi di istituto richiesti ovvero mancano le necessarie qualificazioni per far si che possano essere effettuati determinate tipologie di missioni.
Ma è la gestione del personale dell’intero settore che maggiormente lascia non poche perplessità: ci si affida ad un numero ristretto di operatori che viene inviato da una parte all’altra del Paese, con una gestione su base fiduciaria e poco trasparente con l’inevitabile svilimento delle funzioni dei vari ruoli e mortificazione delle aspirazioni professionali del restante personale. Con lo stesso metodo viene gestita la formazione interna, senza alcuna procedura selettiva, bensì per chiamata diretta, più volte in modo autoreferenziale.
Sono ormai una consuetudine i corsi organizzati “ad hoc”, tra l’altro senza la prevista informazione alle OO.SS. ai sensi dell’art. 25 del d.P.R. 18 giugno 2002 n. 164.
Signor Capo della Polizia, la confusione che regna nel Settore Aereo è palese a tal punto che è lo stesso Ufficio per le Relazioni Sindacali ad ammetterlo nella risposta alla nostra nota in merito alla gestione del personale ingegnere. Viene affermato con disarmante naturalezza che i predetti funzionari sono stati previsti in via sperimentale dal lontano 2012 e che: “Nelle more dell’adeguamento normativo, che oltre a stabilire le modalità di ingresso, ne disciplinerà i compiti e le modalità di impiego, il personale ha seguito un percorso professionale che ha consentito il conseguimento del brevetto di specialista di elicottero della Polizia di Stato”.
In pratica, a distanza di ben 11 anni, viene tranquillamente ammesso che non è ancora stato stabilito come debba essere impiegato il citato personale!
Non deve meravigliare, perciò, se le ultime procedure concorsuali per immettere nuovo personale nel Settore Aereo, tra piloti e specialisti, vadano spesso e volentieri deserte ovvero si
registrano rinunce al corso durante la fase addestrativa.
Non vogliamo sottrarLe altro tempo prezioso, ma appare inequivocabile, Gent.mo Signor Capo della Polizia, che criticità così macroscopiche lasciano un vuoto che consente ad altre Forze di Polizia di essere sempre più presente nei servizi di ordine e sicurezza pubblica a discapito del Settore Aereo della Polizia di Stato.
Confidiamo in un Suo autorevole intervento che possa ristabilire regole di trasparenza e di efficienza affinché la componente aerea della nostra Amministrazione possa conservare quella sua centralità strategica nelle attività istituzionali, scongiurando un non auspicabile arretramento nelle competenze.
Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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