Morte tunisino a Riva Ligure, il COISP di Genova chiede risposte certe

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Genova, lì 08 Agosto 2013

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Decesso tunisino Riva Ligure. No ai processi mediatici contro le Forze dell’Ordine e richiesta di strumenti idonei agli stessi per operare in sicurezza !!!!

“Innanzitutto esprimiamo la nostra vicinanza ai famigliari del tunisino morto lo scorso 6 Giungo 2013 a Riva Ligure dopo una colluttazione e successivo arresto eseguito dai Carabinieri ed esprimiamo il nostro rispetto, confidando nella giusta serenità ed obiettività, per la Magistratura dell’estremo ponente genovese, la quale farà sicuramente chiarezza sull’accaduto, riportando esclusivamente il reale svolgimento dei fatti e non iniziando processi mediatici unilaterali. Ci riferiamo in particolare alle puntuali quanto superflue dichiarazioni di un PM della Procura, a dire del quale , già oggi addirittura, lo Stato italiano dovrebbe chiedere scusa , in quanto la morte del “pusher” tunisino sarebbe stata provocata dalla mano dello Stato ed anche alle assurde richieste di una parte della Politica , che ha avanzato interrogazioni parlamentari volte a sottolineare la distanza abissale che vi sia tra la politica e le Istituzioni dello Stato, di cui peraltro gli stessi politici dovrebbero essere parte integrante.

Inizia così l’intervento di Matteo Bianchi, esponente della Segreteria Regionale del Coisp Liguria: ” Qui in Italia ad oggi nessuno ha avuto il coraggio d’individuare dei criteri operativi da applicare, per le Forze dell’Ordine, nella quotidianità della loro attività lavorativa , ne tantomeno di dotare gli stessi di strumenti di difesa attiva e passiva , che permettano di ridurre al minimo le conseguenze , in caso di contatto fisico tra le parti. Nonostante queste proposte siano state fatte una moltitudine di volte dal COISP , anche a livello centrale, dopo le solite frasi di circostanza, i nostri Governanti nulla hanno fatto per migliorare l’attività operativa delle Forze di Polizia. Non dimentichiamo infatti che le Forze dell’Ordine sono costrette a sobbarcarsi quotidianamente sulla propria pelle e sotto la propria giuridica responsabilità , queste continue carenze giuridiche e strumentali figlie della miopia dei vari Ministri che si sono susseguiti in questi anni , che nulla di concreto in merito hanno fatto, se non chiedere scusa ai familiari delle varie vittime che purtroppo si contano sul territorio nazionale, senza mai essersi loro addossati colpe per concrete incapacità decisionali in aiuto e sostegno di chi quotidianamente opera su tutto il territorio nazionale per la civile convivenza e la pace sociale.”

Ancora un infuriato BIANCHI:” i soliti partitini, a prescindere dallarealtà dei fatti, schierati a priori contro le Forze dell’Ordine , hanno già avviato inchieste parlamentari , ma perché gli stessi non le hanno mai sollevate sulla capacità dei politici di affrontare e risolvere concretamente quelle quotidiane carenze che noi denunciamo da anni e che ridurrebbero al minimo incidenti come questo ??? Come mai un Pm oggi ha già sentenziato nelle colonne dei vari quotidiani , ancor prima della fase dibattimentale del processo, che di questa morte lo Stato deve farsi carico ??? Questa non è già forse una sentenza ??? Ma nel nostro paese “garantista” non vi sono forse tre gradi di giudizio ??”

Conclude Bianchi:” Come rappresentanti sindacali delle Forze dell’Ordine , ed in particolar maniera dei poliziotti italiani, non possiamo non stigmatizzare questo fatto che per l’ennesima volta ha dimostrato come nel nostro paese , le Forze di Polizia non abbiano alcun tipo di garanzia operativa, inviati quotidianamente su strada senza risorse. Allo stato attuale dei fatti, l’unica proposta che oggi ci sentiamo di lanciare per l'incolumità dei poliziotti da noi rappresentati è che, in caso d’intervento operativo , qualsiasi collega prima di operare possa contattare un proprio legale , da fare intervenire sul posto e che possa dare il giusto contributo giuridico per consentire all'operatore di lavorare in sicurezza , auspicando che, prima che si concretizzi una simile proposta, lo Stato si faccia carico di dotare le Forze di Polizia di idonei strumenti e protocolli operativi.”

Segreteria Provinciale Coisp Genova

 

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