La Questura di Belluno deve comprendere che ha precisi obblighi nei confronti del proprio personale che assiste familiari disabili

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Roma, 5 marzo 2019

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Legge 104/1992 – La Questura di Belluno deve comprendere che ha precisi obblighi nei confronti del proprio personale che assiste familiari disabili

Preg.mo Direttore,
garantire una reale assistenza a familiari disabili è un diritto-dovere che ricade anche sui poliziotti.
La stessa Amministrazione lo ha puntualizzato in innumerevoli note e circolari e su di essa ricade l’onere di consentire tale assistenza e parimenti di rispettare la vigente normativa in materia.
In capo al dipendente che intende avvalersi della predetta ed in particolare dei permessi statuiti dall’art. 33, co. 3, della legge 104/1992, invece, ricade l’obbligo di produrre apposita istanza corredata da idonea documentazione sanitaria e, ove possibile, di comunicare le assenze dal servizio con congruo anticipo, con riferimento all’intero arco temporale del mese, nello spirito di correttezza e reciproco rispetto che deve improntare i rapporti tra Amministrazione e dipendenti (cfr., tra le altre, circolare n. 333.A/9806.G.3.1 del 29.7.2011).
Ebbene, presso la Questura di Belluno pare che correttezza e rispetto non debbano affatto essere reciproci. Devono essere posti in essere dal personale ma non necessariamente dall’Amministrazione che può addirittura frapporsi alla citata assistenza nei confronti delle persone disabili… anche solo per partito preso.
In data 11 marzo p.v. avrà inizio, presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno, il 21° corso avanzato in tecniche investigative e tecniche scientifiche destinato al personale in servizio presso Squadre Mobili, DIGOS, Gabinetti Regionali e Interregionali Polizia Scientifica, rispettivi Servizi Centrali del Dipartimento e presso le Squadre di Polizia Giudiziaria dei Compartimenti di Polizia Stradale e Ferroviaria.
Tale corso, come da circolare della Direzione Centrale Anticrimine n. 225/UAG/2019-15313-U del 21.2.2019, interesserà anche la citata Questura di Belluno che dovrà inviare un dipendente in servizio presso la Squadra Mobile.
Ora, vuol provare Lei, Preg.mo Direttore, ad indovinare quale dipendente è stato individuato per tale corso dal Dirigente della Squadra Mobile di Belluno? Ovviamente non le chiediamo il nome ma quali potrebbero essere state le peculiarità che avranno portato ad individuarlo…
Beh, lo spieghiamo noi: il collega in questione negli ultimi mesi si è spesso assentato
dal servizio (mai in malattia ma sempre per congedo o recuperi riposi, come pure avranno fatto gli altri suoi colleghi!) ed ha chiesto di effettuare straordinario programmato per un progetto che riguarda altro Ufficio, verso il quale ha anche una istanza di trasferimento.
In più, chissà, forse la cosa più qualificante per il corso in argomento, assiste un proprio familiare disabile fruendo dei permessi mensili sopra ricordati.
Inutile dire che a nulla è valso il fatto che il citato collega abbia cercato di spiegare
al Funzionario la propria impossibilità a frequentare il corso in questione (magari uno successivo se avvisato con congruo anticipo e se riesce a caricare su altri l’assistenza dovuta al familiare disabile), tant’è che la decisione era presa e, avallata dal Questore di quella provincia, seppur presso lo stesso era intervenuta la nostra Segreteria Provinciale, il collega dovrà presentarsi giorno 10 p.v. a Nettuno per la frequenza del corso in argomento che avrà inizio il giorno successivo (nota della Questura di Belluno del 1.3.2019 inviata alla Direzione Centrale per le Risorse Umane ed alla Direzione Centrale Anticrimine).
Noi diciamo di NO ed il perché è presto spiegato.
Il collega in argomento è tra quelli che riesce a comunicare all’Amministrazione i giorni in cui fruirà dei permessi mensili di cui all’art. 33, co. 3, della legge 104/1992 nell’arco del mese successivo.
Per il corrente mese di marzo tali permessi, come da dichiarazione redatta dal predetto ed in possesso al suo Ufficio, ricadranno nelle giornate del 12, 19 e 27. Il 12 ed il 19 rientrano nel periodo di svolgimento del corso in argomento da tenersi a Nettuno, distante circa 8 ore di viaggio da Belluno, sia in macchina che in treno.
Il dirigente della Squadra Mobile di Belluno ha puntualizzato al nostro collega in argomento
che se proprio avrà bisogno di assistere il familiare disabile potrà tornare da Nettuno nei giorni richiesti; la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha più volte puntualizzato (cfr. al riguardo, a titolo esemplificativo, note n. 557/RS/01/12/2079 del 14.10.2013 e n. 557/RS/01.12.6458 del 26.6.2013) “che l’eventuale impiego in un’attività fuori sede che implichi l’allontanamento del dipendente per più di una giornata dalla località in cui risiede il portatore di handicap da assistere, non costituisce di per sé una limitazione al diritto a fruire dei permessi previsti dall’art. 33, comma 3, della legge 104/92, qualora, però, la permanenza fuori sede non coincida con i giorni in cui l’interessato abbia richiesto di
utilizzare il beneficio”.
Preg.mo Direttore, Le chiediamo di intervenire con urgenza al fine, di ripristinare
quella correttezza e rispetto che a Belluno l’Amministrazione si è dimenticata di dover garantire nei confronti del personale che assiste familiari disabili.

In attesa di cortese urgente riscontro, anche per le vie brevi, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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