IV Reparto Mobile di Napoli – COVID-19, una situazione allarmante che non pare sia adeguatamente affrontata dall’Amministrazione. SEGUITO

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Roma, 12 gennaio 2021

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: IV Reparto Mobile di Napoli – COVID-19, una situazione allarmante che non pare sia adeguatamente affrontata dall’Amministrazione. SEGUITO

Preg.mo Direttore,
con missiva dello scorso 26 ottobre, recante prot. 707/2020 S.N. e pari oggetto della presente (Allegato n. 1), questa Segreteria Nazionale Le ha rappresentato quella che allora, presso il IV Reparto Mobile di Napoli, era chiaramente una grave situazione di rischio sanitario con oltre 15 colleghi verosimilmente positivi al COVID-19 e una particolarissima, incomprensibile, valutazione del c.d. “contatto stretto” ai fini della sottoposizione a quarantena di altro personale.
Dopo aver ricordato come fosse stato definito il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso COVID-19, probabile o confermato, da parte del Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Le rappresentammo che nei casi verificatisi presso il citato Reparto, l’Amministrazione, al fine di accertare l’eventuale “contatto stretto” tra i colleghi risultati positivi al COVID-19 ed il rimanente personale, anziché verificare con particolare urgenza i propri atti d’ufficio che avrebbero fatto emergere le circostanze in cui potrebbe essersi verificato detto “contatto” (servizi effettuati congiuntamente, spostamenti sullo stesso mezzo, etc..), pare avesse intrapreso una attività ispettiva chiedendo ai diretti interessati di formalizzare per iscritto se avevano avuto o meno quel “contatto stretto”. Una sorta di autocertificazione, in luogo della dovuta e di certo più idonea e veloce
diretta verifica.

A quanto sopra – precisammo – si era aggiunta una incomprensibile mancata risposta, quantomeno nei fatti, alle richieste del COISP di Napoli, avanzate al Dirigente del Reparto Mobile, di provvedere a sottoporre il personale a test sierologici rapidi, di garantire che il personale aggregato venisse alloggiato in stanze singole in luogo di quelle ove sovente veniva invece collocato (letti distanti solo pochi centimetri e servizi igienici condivisi), di disporre lo spostamento del personale a bordo di più veicoli così da garantire un effettivo distanziamento, etc.. etc..
In sintesi, Preg.mo Direttore, le rappresentammo che la situazione presso il IV Reparto Mobile di Napoli sembrava preoccupante ma non pareva ricevere adeguata attenzione da parte dell’Amministrazione, che invece sembrava impegnarsi nello scongiurare l’assenza del personale dal servizio, ancorché effettivo “contatto stretto” di casi COVID-19 probabili o confermati.

Chiedemmo quindi un Suo urgente intervento volto a chiarire quanto sopra e a garantire effettiva tutela della salute dei nostri colleghi e, di riflesso, delle loro famiglie.
Con nota datata 19 novembre perveniva risposta da parte del Suo Ufficio (Allegato n.2) ove ci veniva riportato come si era giustificata la direzione del IV Reparto Mobile di Napoli, ovvero che la stessa aveva rimandato a presunte delucidazioni fornite durante due incontri avuti con la nostra Segreteria Provinciale di Napoli in data 23 e 28 ottobre 2020, durante i quali, in realtà, non sono stati affatto chiariti i motivi della denunciata poca attenzione che si era evidenziata nel gestire i casi di contagio verificatisi.

L’elevato numero di riscontrati positivi emersi tra il personale del IV Reparto Mobile di Napoli si è verosimilmente potuto determinare anche in ragione:
1) della mancata messa in quarantena per 10 giorni (con test antigenico o molecolare effettuato al decimo giorno dal “contatto”) dei dipendenti asintomatici interessati da “contatto stretto” con riscontrato positivo nelle 48 ore precedenti la raccolta del campione (rif. circolare ministeriale N. 555- DOC/C/DIPPIS/FUN/CTR 5004-20 del 15/10/2020);
2) della ritardata messa in quarantena del “contatto stretto” in attesa della produzione da parte di questi di una richiesta relazione di servizio ininfluente (per le caratteristiche della modalità di impiego e trasporto in servizio del personale dei Reparti Mobili impegnati in servizio di ordine pubblico) ai fini della definizione di “contatto stretto” e delle conseguenze che essa determina;
3) della mancata attribuzione della definizione di “contatto stretto asintomatico” per il personale dipendente che ha riferito in relazione di aver fatto ricorso alla mascherina, ignorando di fatto l’ampia definizione di “contatto stretto” che per le caratteristiche d’impiego e le modalità di trasporto del personale dei Reparti Mobili è immediatamente desumibile dall’ordine di servizio;
4) della mancata messa in quarantena dei “contatti stretti” di sintomatico in attesa di tampone (anche nei casi di accertato “contatto stretto” del sintomatico con accertato positivo);
5) della mancata o ritardata messa in quarantena dei “contatti stretti” di positivo (accertato con test pancoronavirus) in attesa di conferma da tampone molecolare.
Di quanto sopra la direzione del IV Reparto Mobile di Napoli avrebbe dovuto fornire adeguate risposte.

In considerazione di quanto evidenziato, chiediamo alla S.V. un apposito intervento al fine di ottenere idonee risposte ai quesiti posti, evidenziando a detta direzione, anche per il futuro, che non è affatto vero che il ricorso all’utilizzo dei dpi, al distanziamento sociale e all’igiene delle mani (misure con uno scopo meramente precauzionale) escludano la definizione di “contatto stretto” per i contatti in servizio.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

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Il Segretario Generale del COISP
Domenico PIANESE