Illogica e illegittima cessazione della delocalizzazione del personale dal Distaccamento Polizia Stradale di San Donà di Piave e quello di Portogruaro

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Roma, 30 aprile 2020

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis

OGGETTO: Illogica e illegittima cessazione della delocalizzazione del personale dal Distaccamento Polizia Stradale di San Donà di Piave e quello di Portogruaro.
Richiesta di intervento urgente.

Preg.mo Signor Direttore,
con circolare ministeriale n. 300/A/8270/12/132C/20 del 21.11.2012 è stato disciplinato l’istituto della delocalizzazione del personale dei Reparti della Polizia Stradale riscontrando nello stesso la garanzia degli obiettivi di una maggiore efficacia ed efficienza dell’attività di Polizia Stradale e, nel contempo, il forte gradimento del personale. L’attuazione dell’istituto in argomento ha visto il giusto e doveroso coinvolgimento del Sindacato.
Con decorrenza 8 gennaio 2014, a seguito di “accordi raggiunti nella riunione con le OO.SS.
della provincia di Venezia in data 26.11.2013”, il Compartimento Polizia Stradale per il Veneto ha disposto, in via sperimentale, la delocalizzazione di quattro dipendenti dal Distaccamento Polizia Stradale di San Donà di Piave e quello di Portogruaro. Successivi incontri tra le parti hanno poi cristallizzato detta delocalizzazione che ad oggi ha riguardato ben 8 dipendenti del Distaccamento di San Donà di Piave.
Ebbene, nella giornata di ieri il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il Veneto, Ottavio Aragona, trasferito a gennaio scorso al predetto Compartimento, ha unilateralmente decretato la chiusura dei citati servizi delocalizzati. Ciò è avvenuto senza la benché minima comunicazione alle OO.SS. e – a quanto è stato riferito al COISP dai colleghi interessati che avrebbero ricevuto un provvedimento di cessazione della
delocalizzazione che li riguardava – sarebbe stata attuata al fine di contenere la diffusione del virus COVID-19.
Beh, che detta motivazione sia priva di fondamento ma che anzi proprio la cessazione della delocalizzazione potrà incrementare il rischio di contagio, è ben chiarito nell’allegata lettera della nostra Segreteria Provinciale di Venezia che qui si intende integralmente riportata. A ciò si somma il fatto che trattandosi di organizzazione del lavoro e degli uffici era d’obbligo una preventiva informazione alle OO.SS. che invece sono state del tutto ignorate.
Detta volontà di negare le funzioni del Sindacato è stata peraltro ben esplicitata dal menzionato Dirigente che, per tramite di un suo collaboratore, ha rappresentato al COISP che non era sua intenzione “parlare” con chi rappresenta il Sindacato e che si sarebbe limitato a rispondere a note scritte.
Ora, Preg.mo Signor Direttore, fermo restando che le modalità con cui il menzionato
dott. Aragona intende dar corso alle cc.dd. relazioni sindacali sarà oggetto di una nostra missiva diretta a S.E. il Signor Capo della Polizia, con la presente si chiede a Lei di farsi garante delle norme vigenti e pertanto di imporre al menzionato funzionario una immediata revoca dei suoi provvedimenti della delocalizzazione in argomento ed il coinvolgimento pieno delle OO.SS..
In attesa di cortese urgentissimo riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese
(originale firmato agli atti)

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