II Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia, ordini … e contrordini senza alcun plausibile motivo – SEGUITO

1914

Roma, 01 luglio 2022

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO

OGGETTO: II Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia – Ordini … e contrordini senza alcun plausibile motivo. SEGUITO

Con l’allegata nota del 1° giugno u.s., questa Segreteria Nazionale ha rappresentato:

  • che lo scorso 30 marzo il dirigente della II Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia ha chiesto ai Dirigenti degli Uffici di Polizia di Frontiera presso gli scali aerei di Malpensa, di Orio al Serio e di Linate, di «segnalare nr. 1 nominativo appartenente al ruolo funzionari» per la frequenza di un corso di qualificazione organizzato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, volto alla «qualificazione di ispettori del Nucleo centrale Ispettivo ex art. 7 D.M. 85/999 e Regolamento UE 18/2010». La disposizione si concludeva con la precisazione che «Al fine di non pregiudicare l’investimento formativo in argomento, il candidato individuato non dovrà essere tra coloro che nel corso dell’anno 2022 o 2023 saranno collocati in quiescenza per raggiunti limiti di età».
  • che in ossequio a quanto sopra, il dirigente dell’Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Orio al Serio indicava, quale proprio nominativo per la frequenza del corso, un Commissario del «ruolo dei funzionari» che andrà in quiescenza per raggiunti limiti di età nel 2026 (quindi né nel 2022 e neppure nel 2023) e che vantava ben più della pure richiesta «significativa esperienza nel settore dell’aviation security, nonché la conoscenza approfondita della normativa nazionale di riferimento».
  • che, incredibilmente, si è poi concretizzato un dietrofront da parte della II Zona Polizia di Frontiera.
    Il Commissario di Orio al Serio “tanto andrà in pensione” (ma nel 2026, né nel 2022 e neppure nel 2023) e pertanto al corso di formazione vengono mandati un dipendente della Polizia di Frontiera di Malpensa (un Vice Questore) e ben due, giacché uno come doveva essere, della Polizia di Frontiera di Linate (entrambi Vice Questore).

Questa O.S., quindi, ha sottolineato l’amarezza del Commissario in servizio alla Polizia di Frontiera di Orio al Serio che nell’opportunità formativa di cui sopra aveva giustamente visto un riconoscimento per l’impegno encomiabile profuso negli anni e per l’elevata professionalità dimostrata nel settore … ma che successivamente aveva dovuto assistere ad un incredibile e incomprensibile cambio di programma, giustificato chissà da quali convenienze.
Ha infine concluso chiedendo a codesto Ufficio di acquisire valide motivazioni riguardo l’accaduto, non mancando di puntualizzare l’auspicio che i predetti Vice Questori non vengano assegnati ad altri settori dell’Amministrazione prima del 2026 perché in questo caso «l’investimento formativo in argomento» verrebbe pregiudicato ben prima di quanto lo sarebbe stato per il Commissario di Orio al Serio.
In riscontro alla predetta missiva codesto Ufficio, con l’allegata nota recante prot. 0003075 del 23.6.2022, rispondeva che

la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, ha rappresentato che tra i requisiti richiesti per il corso in questione vi era una significativa esperienza maturata nel settore dell’Aviation Security, nonché il possesso della conoscenza approfondita della normativa nazionale, unionale e internazionale di riferimento.
Al riguardo, è stato evidenziato che i funzionari designati sono quelli aventi maggiore anzianità nel ruolo, peraltro di livello dirigenziale, e che andranno in quiescenza più tardi, garantendo, pertanto, un maggiore investimento formativo.
È stato riferito, infine, che la designazione di due funzionari della polaria di Linate è stata fatta nell’ottica di garantire una maggiore rotazione tra gli stessi, atteso che il settore della sicurezza nel suddetto aeroporto risulta di particolare delicatezza.

Ebbene, quanto al fatto che la partecipazione al corso di qualificazione in parola pretendeva una “significativa esperienza maturata nel settore dell’Aviation Security, nonché il possesso della conoscenza approfondita della normativa nazionale, unionale e internazionale di riferimento”, codesto Ufficio può facilmente appurare che alcuno dei funzionari inviati dal dirigente della II Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia a svolgere il suddetto corso in luogo del Commissario di Orio al Serio, può vantare analoga elevata esperienza nel settore della Polizia di Frontiera aerea, ove il ridetto Commissario è in forza dal 2008 e oltre a svolgere le funzioni di Vice Dirigente partecipa anche al CSA (Comitato Sicurezza Aeroportuale) ed è membro della Commissione Esaminatrice per le certificazioni delle Guardie Giurate che operano in Aeroporto, ruolo che non potrebbe svolgere se non avesse documentato una capillare conoscenza in quel Settore della Sicurezza Aeroportuale (Programma Nazionale Sicurezza).
In merito poi al fatto che “la designazione di due funzionari della polaria di Linate è stata fatta nell’ottica di garantire una maggiore rotazione tra gli stessi, atteso che il settore della sicurezza nel suddetto aeroporto risulta di particolare delicatezza”, considerato che i parametri che indicano una richiesta di sicurezza maggiore in comparazione tra aeroporti sono sicuramente: traffico passeggeri maggiore, voli a rischio, personalità in transito a rischio, altri fattori, dati alla mano, forniti da Assaeroporti (l’Associazione Italiana dei Gestori Aeroportuali.
Associata Confindustria, Federtrasporto, IFSC e membro ACI EUROPE) e relativi all’annualità 2017 pre-Covid e all’annualità 2021, testimoniano che:

Fatto salvo l’aeroporto di Malpensa che chiaramente ha un traffico passeggeri e merci superiore agli altri due, guardando l’aeroporto di Linate e quello di Orio al Serio ad avere un maggiore traffico merci e traffico passeggeri (oltre tre milioni in più) è quest’ultimo di Orio al Serio, tanto nel 2017 che nel 2021.
L’affermazione che “il settore della sicurezza risulta di particolare delicatezza” nell’aeroporto di Linate rispetto a quello di Orio al Serio trova quindi, nei fatti, riscontro contrario.
Per quanto concerne invece le personalità transitanti nei tre aeroporti presi a campione, sicuramente quello che vede il numero e le cariche più elevate, soggetti tutelati ed a rischio, nonché i voli più a rischio, è chiaramente l’aeroporto di Malpensa (peraltro unico con Sezione Specializzata UOPI in Lombardia), dal quale, si rammenta, è stato inviato un solo funzionario a fare il corso di qualificazione in argomento.
L’aeroporto di Orio al Serio, infine, a differenza di quello di Linate, è interessato dalla presenza di voli per e da Israele, anche se, a differenza di Malpensa, soltanto periodicamente.
Una classifica realistica concernente la “particolare delicatezza … del settore della sicurezza” nei suddetti tre aeroporti, dovrebbe quindi vedere Malpensa al primo posto, poi Orio al Serio e infine Linate.
Il dirigente della II Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia si sarebbe quindi illogicamente preoccupato di formare un solo funzionario di Malpensa, nessuno di Orio al Serio e ben due di Linate.
Quanto infine al fatto che “i funzionari designati (i due della Polizia di Frontiera di Linate e quello di Malpensa) … andranno in quiescenza più tardi (del Commissario in servizio alla Polizia di Frontiera di Orio al Serio), garantendo, pertanto, un maggiore investimento formativo”, non è superfluo richiamare il contenuto della nota dello scorso 30 marzo con cui tale dirigente ha chiesto a quelli degli Uffici di Polizia di Frontiera presso gli scali aerei di Malpensa, di Orio al Serio e di Linate, di «segnalare nr. 1 nominativo appartenente al ruolo funzionari» per la frequenza di un corso di qualificazione organizzato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, con la precisazione che «Al fine di non pregiudicare l’investimento formativo in argomento, il candidato individuato non dovrà essere tra coloro che nel corso dell’anno 2022 o 2023 saranno collocati in quiescenza per raggiunti limiti di età».
Fino a quel momento era chiesto un funzionario per ciascun Ufficio di Polizia di Frontiera e tale funzionario non doveva andare in pensione nel 2022 né nel 2023 (quello segnalato dall’Ufficio di Polizia di Frontiera di Orio al Serio sarà posto in quiescenza nel 2026, quindi abbondantemente oltre il periodo segnalato). Considerato – come sopra provato – che il contrordine (ovvero far frequentare il corso di qualificazione a due funzionari di Linate e nessuno di Orio al Serio) non è stato determinato dalla mancanza dei requisiti richiesti, la domanda quindi è: cosa ha portato tale dirigente della Zona Polizia di Frontiera per la Lombardia a ripensare sulle sue stesse determinazioni ed in maniera così illogica rispetto alle esigenze di sicurezza degli Uffici dipendenti?
Ebbene, è questa la risposta che l’Amministrazione deve al Sindacato ed al Personale della Polizia di Stato se vuole conservare la credibilità necessaria.
In considerazione di quanto evidenziato, codesto Ufficio è pregato voler intervenire presso le competenti articolazioni del Dipartimento della P.S., al fine di ottenere risposte coerenti con le problematiche rappresentate.

In attesa di riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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