Funzionari della Polizia di Stato e riconoscimento ai fini pensionistici degli anni di laurea, sentenza della Corte Costituzionale. Lettera al Ministro dell’Interno e al capo della Polizia

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Roma, 03 gennaio 2023

AL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO
Prefetto Matteo Piantedosi
e, per conoscenza:
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale Della Pubblica Sicurezza
Prefetto Lamberto Giannini

OGGETTO: Funzionari della Polizia di Stato e riconoscimento ai fini pensionistici degli anni di laurea – Sentenza della Corte Costituzionale.

Preg.mo Signor Ministro,
in più occasioni, non ultimo nelle poche sedute di avvio delle procedure negoziali per il contratto di lavoro del personale Dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, il COISP ha sollevato la grave sperequazione esistente in danno dei Funzionari della Polizia di Stato rispetto agli omologhi Ufficiali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza riguardante il riconoscimento, senza riscatto, ai fini pensionistici, del periodo di laurea.

A dicembre del 2021, un giudice della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Puglia, aveva sollevato questioni di legittimità costituzionale degli artt. 13 e 32 del d.P.R.1092/73 (Approvazione del testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato), in riferimento agli artt. 3, 36, 38 e 97, secondo comma, della Costituzione, nella parte in cui i ridetti artt. 13 e 32 non prevedevano anche per i Funzionari della Polizia di Stato, come per gli ufficiali dei corpi militari dello Stato, il computo gratuito degli anni di durata legale del corso di laurea magistrale o specialistica richiesto ai fini dell’accesso alle rispettive carriere.

I colleghi Funzionari erano fiduciosi in una dichiarazione favorevole della Corte che, purtroppo, con sentenza n. 270 depositata il 30.12.2022 ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale.

In estrema sintesi, secondo la Corte “la violazione del principio di uguaglianza sussiste qualora situazioni omogenee siano disciplinate in modo ingiustificatamente diverso e non quando alla diversità di disciplina corrispondano situazioni non assimilabili (ex multis, sentenza n. 165 del 2020), come si verifica nella fattispecie, stante la persistente diversità del complessivo assetto ordinamentale tra le Forze di polizia ad ordinamento civile e quelle a ordinamento militare”.

La Corte ha argomentato, tra l’altro, che “il giudice rimettente, nell’accentuare la comune appartenenza al comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico dei dipendenti della Polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei carabinieri, tralascia di considerare che gli ufficiali dell’Arma dei carabinieri, avente rango di Forza armata ai sensi dell’art. 155 cod. ordinamento militare, sono beneficiari della disposizione censurata proprio in quanto militari, così come, in tale veste, ne fruivano gli appartenenti alla Polizia di Stato prima della smilitarizzazione”.

In altre parole, senza tema di smentita, la tanto e più volte dichiarata omogeneizzazione tra il personale delle Forze di Polizia civili e quello militare sussiste tutte le volte che si tratta di estendere a questi ultimi i benefici goduti dai primi ma non il contrario.
Converrà con questo Sindacato, Signor Ministro, che tale assunto è assolutamente frustrante oltre che ingiusto.

È una situazione, lo evidenziamo apertis verbis, in cui i Funzionari della Polizia di Stato si vedono doppiamente penalizzati poiché non godono del trattamento privilegiato riconosciuto agli omologhi ufficiali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare … e non hanno, da altro canto, i benefici pensionistici derivanti dalla maggiore età di cessazione dal servizio degli impiegati civili. Sottolineando che, proprio in ragione del loro ingresso ad una età più avanzata rispetto al restante personale (in media ad anni 30) avranno un trattamento pensionistico, con l’attuale sistema retributivo, assolutamente sfavorevole.

Gent.mo Signor Ministro, il COISP, sindacato maggiormente rappresentativo della Dirigenza, avverte la necessità di rappresentare come da diversi anni parrebbe non esserci il giusto riconoscimento giuridico ed economico della professionalità dei Funzionari di Polizia. Non solo la questione assolutamente preminente che sopra è stata evidenziata ma anche un contratto della Dirigenza avviato e mai concluso e nondimeno la totale assenza di qualsivoglia stanziamento nella recente legge di Bilancio sembrano confermare la suddetta ipotesi.

Tutto ciò premesso, Gent.mo Signor Ministro, conosciamo bene la Sua sensibilità ed attenzione ai problemi di tutto il personale della Polizia di Stato e per questa ragione Le chiediamo di porre in essere tutte le opportune iniziative affinché sia posto rimedio a questa evidente discriminazione.

Con profonda e sincera stima,

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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