“Decreto Forze di Polizia” – È necessario ristabilire equità all’interno della Polizia di Stato. Lettera al Capo della Polizia

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Roma, 23 luglio 2025

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Vittorio Pisani

OGGETTO: “Decreto Forze di Polizia” – È necessario ristabilire equità all’interno della Polizia
di Stato.

Preg.mo Signor Capo della Polizia,

questa Segreteria Nazionale ha accolto con particolare interesse e favore l’interlocuzione recentemente avvenuta con il Ministro dell’Interno, relativa alla ipotesi di emanazione del “Decreto Forze di Polizia”. In tale ambito, abbiamo apprezzato le proposte emerse nel corso dell’ultimo incontro, tra cui l’inquadramento diretto dei Medici della Polizia di Stato direttamente nel ruolo dirigenziale, la possibile valorizzazione dei componenti della Banda Musicale mediante il loro inquadramento nel ruolo direttivo, la proroga della fase transitoria del riordino delle carriere fino al 31.12.2029 per consentire la prosecuzione dei concorsi interni semplificati per il ruolo Ispettori, l’estensione dei titoli di studio utili per l’accesso al concorso da Commissario, e infine l’anticipazione della pubblicazione dei concorsi interni per Ispettore Superiore riservati agli appartenenti al ruolo ordinario, proposte fortemente volute dal COISP.
Alla luce di tali sviluppi, si ritiene opportuno sottoporre alla Sua attenzione un ulteriore tema che, seppur spesso trascurato, riguarda una parte fondamentale del personale della Polizia di Stato: i professionisti sanitari non medici appartenenti ai settori “Servizio Sanitario” e “Psicologia” del ruolo degli Ispettori Tecnici.
In particolare, si chiede di valutare l’opportunità di proporre l’istituzione all’interno del ruolo direttivo tecnico-scientifico, appositi profili professionali dedicati alle Professioni Sanitarie, riservato ai sanitari non medici (attuali settori “Servizio Sanitario” e “Psicologia” del Ruolo degli Ispettori Tecnici”) in possesso di lauree triennali. Tale previsione consentirebbe di colmare una grave disparità normativa e di carriera che oggi penalizza ingiustamente questi professionisti.
Come noto, nell’ambito del Ministero della Difesa è in discussione l’istituzione di un Servizio Sanitario Militare Nazionale Unico, che prevederebbe una nuova articolazione dell’ordinamento del personale sanitario, distinguendo chiaramente i laureati triennali (equiparati agli ufficiali inferiori) dai laureati magistrali (equiparati agli ufficiali superiori).
In tale contesto, appare sempre più evidente il divario esistente all’interno della Polizia di Stato tra i ruoli ordinari e quelli tecnici. Se da un lato, infatti, nel ruolo ordinario l’accesso al ruolo dei funzionari è garantito anche ai titolari di laurea triennale mediante concorsi interni, dall’altro lato il ruolo dei funzionari tecnici continua a prevedere esclusivamente l’accesso tramite concorso pubblico riservato esclusivamente a chi è in possesso della laurea magistrale.
Si propone, pertanto, la creazione di un nuovo profilo di funzionario tecnico di sanità (la denominazione è da definire), al quale possano accedere gli appartenenti al ruolo tecnico sanitario cui è stato richiesto come requisito di accesso alla qualifica il possesso della laurea triennale.
Nel riordino delle carriere del 2017 viene sottolineato che, in linea generale, sono state introdotte modifiche sovrapponibili sia al ruolo tecnico che a quello ordinario. Ebbene, più che sovrapponibile a noi sembra sia prevista una penalizzazione per il personale appartenente al ruolo tecnico. Va quindi previsto per gli uni quello che è previsto per gli altri, niente di più e niente di meno. Anche la laurea triennale degli appartenenti al ruolo tecnico, come per esempio la laurea triennale degli infermieri (ed altre professioni sanitarie non mediche), deve poter permettere di accedere alla qualifica di vice commissario tecnico, per poi essere promossi alle qualifiche di commissario tecnico e commissario capo tecnico, proprio come l’equivalente dipendente appartenente al ruolo ordinario.
Per riconoscere pari dignità professionale al personale del ruolo tecnico si chiede di prevedere procedure concorsuali interne che consentano agli ispettori tecnici l’accesso alla qualifica di ispettore superiore tecnico e parimente al ruolo degli assistenti-agenti e sovrintendenti tecnici l’accesso al ruolo degli ispettori tecnici.
Già in fase concorsuale l’Amministrazione prevede la laurea triennale quale requisito minimo per l’accesso ai settori tecnico-sanitari. Tale requisito, in termini di durata e livello formativo, è del tutto analogo a quello previsto per altri comparti – si pensi, ad esempio, ai componenti della Banda Musicale – per i quali oggi si ipotizza giustamente una valorizzazione attraverso l’inquadramento nel ruolo direttivo.
Riteniamo, dunque, che sia giunto il momento di colmare una lacuna che penalizza da anni centinaia di colleghi e di introdurre, all’interno del prossimo “Decreto Forze di Polizia”, una previsione normativa specifica che permetta al personale tecnico, tra cui i professionisti sanitari non medici, in possesso di laurea triennale, di accedere alla carriera di funzionario tecnico con modalità analoghe a quelle previste per i funzionari del ruolo ordinario.
Certi della Sua attenzione nei percorsi di valorizzazione delle professionalità interne, restiamo a disposizione per ogni eventuale approfondimento. Distinti saluti.

Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese

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