Coronavirus: Pianese (Coisp), più domiciliari? Controlli irrealizzabili
Roma 17 Marzo 2020 – “L’ipotesi di ricorrere in modo più massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri è irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte.
Questo significa che le Forze di Polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema- sicurezza del Paese, che sta reggendo ma è fortemente sottoposto a stress, non è possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa.
Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, è facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attività criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunità”, conclude.
AGENZIE STAMPA
Coronavirus: Coisp, domiciliari dopo rivolte? Irrealizzabile. Pochi braccialetti, controlli ricadrebbero su forze dell’ordine
(ANSA) – ROMA, 17 MAR – “L’ipotesi di ricorrere in modo piu’ massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri e’ irrealizzabile”. Cosi’ Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. Questo significa che le forze di polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema-sicurezza del Paese che sta reggendo ma e’ fortemente sottoposto a stress, non e’ possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa”.”Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare – conclude Pianese – e’ facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attivita’ criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunita’”. (ANSA).
CORONAVIRUS: PIANESE (COISP), ‘PIU’ DOMICILIARI? CONTROLLI IRREALIZZABILI’
Roma, 17 mar. – (Adnkronos) – ”L’ipotesi di ricorrere in modo più massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri è irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. ”I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. Questo significa che le Forze di Polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema- sicurezza del Paese, che sta reggendo ma è fortemente sottoposto a stress, non è possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa”. “Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, è facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attività criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunità”, conclude. (Cro/AdnKronos)
Carceri: Coisp, “piu’ domiciliari? Controlli irrealizzabili” =
(AGI) – Roma, 17 mar. – “L’ipotesi di ricorrere in modo piu’ massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri e’ irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, rilevando che i braccialetti elettronici sono pochi e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. “Questo significa – aggiunge Pianese – che le forze di polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema-sicurezza del Paese che sta reggendo ma e’ fortemente sottoposto a stress, non e’ possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa”. E non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, “e’ facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attivita’ criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunita’”, conclude Pianese. (AGI)
Coronavirus, Pianese (Coisp): Più domiciliari? Controlli irrealizzabili Milano, 17 mar. (LaPresse) – “L’ipotesi di ricorrere in modo più massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri è irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. Questo significa che le forze di polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema – sicurezza del Paese che sta reggendo ma è fortemente sottoposto a stress, non è possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa. Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, è facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attività criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunità”, conclude.
Coronavirus, Pianese (Coisp): più domiciliari? Controlli irrealizzabili
Roma, 17 mar. (askanews) – “L’ipotesi di ricorrere in modo più massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri è irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. Questo significa che le Forze di Polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema- sicurezza del Paese, che sta reggendo ma è fortemente sottoposto a stress, non è possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa. Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, è facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attività criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunità”, conclude. Red 20200317T153546Z *******
CORONAVIRUS: PIANESE (COISP), PIù DOMICILIARI? CONTROLLI IRREALIZZABILI
(AGENPARL) – mar 17 marzo 2020
“L’ipotesi di ricorrere in modo più massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri è irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. Questo significa che le Forze di Polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema- sicurezza del Paese, che sta reggendo ma è fortemente sottoposto a stress, non è possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa. Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, è facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attività criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunità”,conclude.
COISP – SINDACATO DI POLIZIA * CORONAVIRUS: PIANESE, « L’IPOTESI DI RICORRERE IN MODO MASSICCIO ALLA DETENZIONE DOMICILIARE È IRREALIZZABILE »
Coronavirus: Pianese (Coisp), più domiciliari? Controlli irrealizzabili. “L’ipotesi di ricorrere in modo più massiccio alla detenzione domiciliare dopo le rivolte che sono scoppiate in molte carceri è irrealizzabile”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I braccialetti elettronici sono pochi – spiega – e non consentono un controllo continuo e capillare del rispetto delle limitazioni imposte. Questo significa che le Forze di Polizia dovrebbero occuparsi anche dei maggiori controlli domiciliari e in questo momento, con il sistema- sicurezza del Paese, che sta reggendo ma è fortemente sottoposto a stress, non è possibile incrementare ulteriormente il carico di lavoro delle donne e degli uomini in divisa.
Non essendo in grado di controllare in modo capillare le migliaia di detenuti eventualmente trasferiti in detenzione domiciliare, è facile immaginare che alcuni di loro possano riprendere le attività criminali a cui erano dediti e per i quali sono stati condannati, con un ulteriore grave danno per l’intera comunità”, conclude.