Roma,13 marzo 2020
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli
OGGETTO: Contenimento della situazione pandemica di infezione da nuovo coronavirus
(COVID – 19). Necessità di ribadire univoche disposizioni a tutela del personale della Polizia di Stato.
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
la situazione critica che sta vivendo il Paese vede il personale della Polizia di Stato costantemente impiegato, soprattutto su strada ma non solo, nell’azione di contenimento della pandemia ma ha anche visto la nostra Amministrazione adoperarsi encomiabilmente in una costante informazione rivolta a tutto il personale ma anche nell’emanare disposizioni finalizzate a limitare, per quanto possibile, il contagio nei confronti dei Poliziotti.
Lei stesso è intervenuto con circolari a Sua firma e dietro Suo input lo ha fatto più volte la
Direzione Centrale di Sanità che, relativamente all’utilizzo dei dispositivi di protezione, con circolare del 25 febbraio scorso recante prot. 850/A.P.1-1642, ha fornito indicazioni “in rapporto all’attuale situazione epidemiologica dell’infezione” (quella, comunque, di certo molto meno grave, di quasi venti giorni addietro), circostanziando che:
– …le maschere facciali annoverate tra i dispositivi di protezione sono rappresentate dai facciali filtranti FFP3, progettati per ridurre l’esposizione alle particelle sospese nell’aria. I suddetti DPI sono utilizzabili per un turno lavorativo e vanno comunque sostituiti una volta inumiditi. Gli FFP3, limitando peraltro la respirazione, non sono adatti per un impiego esteso ed il loro uso deve essere riservato a quelle situazioni operative che comportino un reale rischio di esposizione…
– …Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, va ricordato che esse non rappresentano gli stessi standard di protezione degli FFP3 …… L’uso indiscriminato, al di fuori delle condizioni previste, mdei facciali filtranti, oltre che inutile e limitativo, genera allarme nella popolazione …… Si sottolinea ancora una volta come i servizi ordinari di polizia non comportino, al momento, una esposizione al virus maggiore di quella che incombe sulla popolazione generale.”
Ebbene, con lo spirito costruttivo e propositivo che da sempre ci contraddistingue, siamo qui, Signor Capo della Polizia, a rappresentarLe la necessità di ribadire ed eventualmente attualizzare le disposizioni che regolamentino in maniera univoca l’uso dei dispositivi di protezione individuale da parte dei Poliziotti, attese le variegate interpretazioni, talvolta anche particolarmente estrose, registrate nei vari Uffici di Polizia, con distinzioni finanche all’interno della medesima provincia.
Sta difatti accadendo sul territorio che alcuni Dirigenti pretendono che il personale che effettua i controlli sulle strade indossi le mascherine chirurgiche ed eviti di effettuarli se non munito di tale dispositivo, mentre altri vogliono che detta attività venga svolta senza indossare alcun DPI … ed altri ancora che si indossi la maschera facciale FFP3.
Analoghe disuguali disposizioni sono date con riguardo al personale in servizio negli Uffici a diretto contatto con il pubblico.
Inoltre, mentre da una parte c’è chi puntualizza di limitare per quanto possibile i controlli di miniziativa con finalità diverse da quelle volte a garantire il rispetto dei DPCM emanati con riguardo al ncontenimento del COVID-19, d’altra parte vi è chi, proprio in questi giorni, non si preoccupa di contenere l’esposizione del proprio personale ma – come disposto da qualche Sezione di Polizia Stradale – lo comanda in servizi volti a controllare il transito di carichi eccezionali o, ancora peggio, come accaduto da parte del dirigente di un Commissariato, in servizi straordinari di controllo su un’arteria stradale.
Signor Capo della Polizia, a noi, sinceramente, tutto ciò sembra un po’ paradossale.
RinnovandoLe, pertanto, tutta la nostra gratitudine per quanto costantemente sta facendo a favore dei Poliziotti tutti, Le chiediamo un ulteriore autorevole intervento affinché, in questo particolare difficile momento, su tutto il territorio nazionale siano impartite direttive univoche sulle modalità operative. Dette disposizioni inoltre devono essere volte a garantire il più possibile la sicurezza del personale e limitare il rischio di contagio piuttosto che ricercarlo effettuando servizi che al momento possono benissimo essere evitati specie quelli finalizzati unicamente a fare statistica o che tale risultano hanno sinora soltanto prodotto.
In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
Con sincera e profonda stima,
Il Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese