Roma, 12 marzo 2024
MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
00184 ROMA
Oggetto: SEGUITO – Concorso Ruolo Funzionari con laurea triennale e mancata previsione
concorso ad ispettore superiore per gli appartenenti al Ruolo Tecnico – Grave penalizzazione.
In riferimento alla Vs nota Prot.: 0003618 del 23/02/2024 avente pari oggetto la scrivente Segreteria Nazionale, non può non condividere le motivazioni evidenziate, fermo restando avvertire
l’esigenza di fornire ulteriori riflessioni.
È sicuramente fuori discussione che tutta l’attuale architettura ordinamentale del “Riordino dei ruoli” del 2017, che ha portato alla vigente struttura normativa per l’accesso ai ruoli e per la progressione in carriera, sia frutto di lavoro congiunto con le OO.SS., ma non si possono non prendere in considerazioni eventi emergenti evidentemente sfuggiti anche ai più attenti.
Se il problema per l’accesso alla carriera dei funzionari tecnici risulta essere il titolo di laurea triennale, va bene, raggiriamo l’ostacolo, la soluzione potrebbe essere semplicemente la richiesta, ulteriore, del titolo di studi magistrale (il percorso di studi delle professioni sanitarie non mediche prevede anche quello, nessun problema), così da soddisfare l’attuale esigenza di avere il ruolo dei funzionari tecnici solo con laurea quinquennale.
L’importante è dare la possibilità agli attuali laureati triennali del ruolo tecnico (personale sanitario non medico per intenderci) la possibilità di vedere ampliata la loro possibilità di progressione in carriera alla stessa stregua del ruolo ordinario. Si ricorda che ad oggi, la carriera dei laureati triennali del settore sanitario, appartenenti al ruolo tecnico resta compressa e relegata al massimo nel ruolo degli ispettori tecnici.
Nel ruolo ordinario con la laurea triennale si può diventare funzionari mentre nel ruolo tecnico al massimo si raggiunge il ruolo degli ispettori tecnici.
Anche il percorso formativo dei professionisti sanitari non medici, ovvero infermieri, fisioterapisti, audiometristi, etc., prevede l’articolazione in laurea triennale e magistrale (5 anni).
Si è consapevoli che per il ruolo ordinario esiste una certa “semplicità” nell’individuare quell’unico titolo di studi ed il conseguente profilo di destinazione, al contrario del ruolo tecnico, in cui la varietà dei titoli di studi professionali genererebbero di conseguenza profili professionali molteplici, quindi difficile ipotizzare innumerevoli profili di funzionari corrispondenti alle numerose classi di laurea.
Preso atto della evidente difficoltà del Dipartimento nell’attuazione di cui sopra, la scrivente Segreteria Nazionale ipotizza una soluzione fattibilissima, economica e soprattutto in grado di rendere giustizia alla grave discriminazione creata tra il ruolo ordinario e quello tecnico.
Si può prevedere un solo ulteriore nuovo profilo di funzionario tecnico di “governo generico delle professioni sanitarie non mediche” (denominazione da definire) in cui convogliare le lauree quinquennali (LMSNT-1, LMSNT-2, LMSNT-3, LMSNT-4) degli attuali profili degli ispettori tecnici laureati triennali (infermieri, fisioterapisti, etc.), aventi compiti di coordinamento e di supporto amministrativo, gestionale e tecnico-organizzativo del settore di provenienza.
Si ricorda che attualmente sono diverse le figure professionali che devono essere necessariamente in possesso della laurea triennale per poter accedere al ruolo tecnico e che l’amministrazione ha richiesto già in fase concorsuale d’ingresso, quindi sarebbe doveroso istituire anche il seguito per la laurea quinquennale per quegli stessi profili.
Per quanto concerne la mancata previsione di concorsi straordinari per ispettori superiori tecnici, viene giustamente evidenziata che per il ruolo ordinario saranno in previsione vista la carenzadi organico in tali qualifiche apicali, aggravata ancor più nei prossimi anni per il collocamento in quiescenza di migliaia di dipendenti. Nulla quaestio. Ma giusto una riflessione: Ai sensi dell’articolo 1, commi 3 e 4, del decreto del Presidente della Repubblica n. 337 del 1982, e successive modificazioni, la dotazione organica complessiva del ruolo degli ispettori tecnici della Polizia di Stato, determinata nella Tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 337 del 1982 in 1.900 unità, di cui 580 riservate alla qualifica di sostituto commissario tecnico. Oggi, come si evince dal ruolo del personale presente su doppiavela abbiamo in servizio 60 Sostituti Commissari Tecnici al lordo di quelli già in pensione (elenco aggiornato al 1 luglio 2022, netti 39 unità), 207 Ispettori Superiori Tecnici al lordo di quelli già in pensione (elenco aggiornato al 1 luglio 2022, netti 175 unità) e 9 Ispettori Capo Tecnici al lordo di quelli già in pensione (elenco aggiornato al 1 luglio 2022, netti 7 unità).
Sembra per caso essere affollato l’attuale organico apicale del ruolo tecnico?
È evidente la volontà di creare disparità di trattamento tra i ruoli del personale che svolgono attività di polizia e quelli che svolgono attività tecnico-scientifica e che nell’ attuale previsione dei concorsi per la progressione in carriera sia stata ritenuta priva di interesse la parte riguardante il personale del ruolo tecnico.
Due evidenti discriminazioni, non ci sembra poterle chiamare diversamente.
Agli ispettori tecnici laureati oltre al ritardo per l’ingresso nel mondo del lavoro (quindi minore retribuzione per la loro vita lavorativa) non si vedono neanche riconosciuti almeno l’identica possibilità di progressione dell’equivalente collega del ruolo ordinario. Davvero discutibile ed inaccettabile tale situazione.
Si chiede un urgente riscontro e di intervenire anche per il ruolo tecnico con le dovute deroghe che colmino la grave sperequazione. l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
La Segreteria Nazionale del COISP