Roma, 22 giugno 2020
MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
c.a. Signor Direttore, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis
OGGETTO: Concorso interno, per titoli ed esame, per la copertura di 501 posti per Vice Ispettore e sentenza del Tar Lazio n. 06850/2020.
Adesso è ancor più doveroso provvedere all’immissione in ruolo dei rimanenti idonei ed attribuire a tutti uguale decorrenza giuridica ed economica, la più favorevole possibile.
Preg.mo Direttore,
il bando del concorso in oggetto indicato, pubblicato il 3.11.2017, puntualizzava all’art. 10 le “Categorie di titoli ammessi a valutazione”, stabilendole in “TITOLI DI SERVIZIO” e “TITOLI DI CULTURA”.
Successivamente, l’Amministrazione, preso atto che la normativa allora vigente, relativamente al concorso in argomento, non consentiva la valutazione dei “TITOLI DI CULTURA”, disponeva di non doverli considerare tra le “Categorie di titoli ammessi a valutazione”.
Conclusesi le procedure concorsuali si è arrivati, il 25.10.2019, alla pubblicazione della “graduatoria di merito e dichiarazioni dei vincitori” e successivo avvio al corso di formazione dei colleghi interessati.
In seguito, grazie anche alle continue sollecitazioni del COISP, il numero dei posti messi a concorso è stato ampliato di ulteriori 370 unità, rimanendo alla fine esclusi circa 150 colleghi dei 1.027 complessivamente risultati idonei.
Le richieste del COISP di provvedere all’immissione nel ruolo degli Ispettori anche dei citati 150 Poliziotti sono state continue.
Ebbene, in data odierna, è stata pubblicata la sentenza n. 6850 del TAR Lazio con la quale la Sezione Prima Quater di detto Tribunale, accogliendo il ricorso di alcuni colleghi avverso la citata mancata considerazione dei “TITOLI DI CULTURA”, ha annullato la “graduatoria di merito e dichiarazioni dei vincitori” del 25.10.2019 in quanto l’Amministrazione avrebbe agito con “eccesso di potere modificando il bando di concorso mentre la procedura di valutazione era in fase di svolgimento”.
L’Amministrazione – dice il TAR – avrebbe potuto annullare d’ufficio il bando di concorso, in quanto ritenuto incoerente con la regolamentazione specifica per l’accesso alla qualifica di Vice Ispettore, ma non poteva invece modificarne le regole in corso d’opera. A sostegno di tale tesi il TAR ha anche evidenziato più sentenze anche del Consiglio di Stato, con ciò lasciando immaginare l’esito di un eventuale ricorso da parte dell’Amministrazione.
Ora, è bene innanzitutto rassicurare i 501 Vice Ispettori e gli altri 370 che hanno goduto dell’ampliamento dei posti, che non arriverà nessuno a togliere loro il grado, contrariamente a quanto afferma qualche sindacalista tanto catastrofista quanto poco avvezzo finanche a saper leggere le sentenze.
È di tutta evidenza comunque che l’Amministrazione, a meno che non intenda opporsi alla citata sentenza auspicando in una diversa posizione del Consiglio di Stato, dovrà rivedere le posizioni dei singoli colleghi che hanno partecipato al concorso in questione.
È altresì di tutta evidenza che tale attività dovrà comportare quell’ulteriore ampliamento dei posti del concorso così da ricomprendere anche i restanti circa 150 idonei … e che a tutti, nell’acquisita qualifica di Vice Ispettore, venga riconosciuta medesima decorrenza giuridica ed economica, il più favorevole possibile ai colleghi.
La S.V., Preg.mo Direttore, è pregata di renderne partecipi i competenti settori del Dipartimento.
In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti. Il
Segretario Generale del COISP
Domenico Pianese