Prot. 1501/12 S.N.
Roma, 27 dicembre 2012
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Prefetto Antonio MANGANELLI
OGGETTO: Concorso interno, per titoli ed esame scritto, a 136 posti per la nomina alla qualifica di Vice Sovrintendente, indetto con D.M. 1° febbraio 2012, successivamente elevati a 336 posti con D.M. 18 giugno 2012. Le irragionevoli decisioni della Commissione esaminatrice.
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
recentemente si è avuto modo di poter prendere coscienza dei contenuti del verbale relativo alla riunione della Commissione esaminatrice del concorso in oggetto indicato, durante la quale sono stati discussi ed approvati i “criteri di massima da seguire nell’attribuzione dei punteggi relativi ai titoli da prendere in considerazione ai sensi dell’art. 12 del D.M. 199/2002”.
Ebbene, la lettura di tale verbale ha evidenziato una assoluta lontananza della citata Commissione da quegli obblighi di riconoscere in maniera adeguata gli incarichi ricoperti dai partecipanti al concorso. Innumerevoli mansioni e specializzazioni, difatti, non sono stati assolutamente presi in considerazione seppur gli stessi comportano una particolare gravosità, un’abnegazione ed una enorme professionalità; altri, seppur individuati dalla Commissione come meritevoli di un punteggio, sono stati considerati in maniera irragionevolmente penalizzante rispetto a similari qualifiche operativo-professionali per il cui conseguimento necessita il medesimo iter (concorso con selezioni fisiche e psicoattitudinali, corso di specializzazione della medesima durata con esami intermedi e finali, etc..) ed il cui adempimento comporta una eguale alta professionalità e dedizione.
Il possesso di eventuali titoli di studio, infine, non è stato preso proprio in considerazione.
Quanto sopra è stato fatto, Signor Capo della Polizia, nonostante le ripetute riunioni tra il Dipartimento e le OO.SS., finalizzate ad individuare e concertare i “titoli” da prendere in considerazione nei concorsi per Vice Sovrintendente …. riunioni che erano anche la conseguenza di una presa di coscienza, da parte dell’Amministrazione, della necessità di evitare che ad ogniconcorso i titoli presi in considerazione dalle varie Commissioni fossero sempre diversi e così i relativi punteggi ad essi attribuiti.
Quanto sopra è stato posto in essere, Signor Capo della Polizia, nonostante gli impegni presi dal Dipartimento nel corso delle suddette riunioni … impegni che statuivano la volontà di porre fine all’anarchia ed alle irragionevolezze che ad ogni concorso venivano poste in essere dalla Commissione esaminatrice di turno.
Beh, anche questa volta i poliziotti sono chiamati a dover pagare le dimenticanze di una Amministrazione che è sempre più lontana dai loro diritti. Sempre che Lei non voglia porvi rimedio e non voglia intervenire obbligando la citata Commissione a valutare con maggiore coscienza e minore insensatezza gli incarichi svolti dal personale della Polizia di Stato e le specializzazioni dagli stessi possedute.
In attesa di cortese riscontro si inviano Distinti saluti.
Il Segretario Generale del Co.I.S.P.
Franco Maccari