Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Gradisca d’Isonzo (GO). Necessità di intervento urgente.

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Roma, 24 gennaio 2020

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Segreteria del Dipartimento
Ufficio per le Relazioni Sindacali

OGGETTO: Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Gradisca d’Isonzo (GO).
Necessità di intervento urgente.

Lo scorso 16 dicembre è stato aperto il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca
d’Isonzo con una capienza iniziale di una sessantina di posti, a causa di problemi alla centrale termica, che rende attualmente indisponibile un intero padiglione, ma potenzialmente capace di ospitare fino a 150 migranti.

Sono stati segnalati a questa organizzazione sindacale sin dalle prime battute numerosi
problemi di gestione degli ospiti, che sarebbero sorti per il semplice fatto che un gruppo consistente di essi, già resosi responsabile di rilevanti danneggiamenti in un altro centro, è stato meramente “spostato” geograficamente. Si trattava di un gruppo coeso, avvezzo all’organizzazione di rivolte, che non poteva che creare disordini e danneggiamenti, situazione, poi, che si è prontamente verificata.

Si fa presente che questa situazione è stata monitorata attentamente sin dall’inizio dal COISP, che si è attivato anche per la fissazione di un incontro con il Sig. Questore di Gorizia, ottenuto per il giorno 20 gennaio u.s., appuntamento poi differito a causa degli ultimi episodi accaduti proprio all’interno del C.P.R.

Non ci dilunghiamo sugli innumerevoli eventi spiacevoli finora accaduti, anche perché i fatti
sono di sicura conoscenza, ma ci preme mettere in evidenza che il centro non è ancora a pieno regime ed è a malapena gestibile già in queste condizioni. La preoccupazione aumenta in previsione dell’aumento del numero dei posti disponibili, così come prospettato inizialmente dal Sig. Prefetto di Gorizia.

Per questo motivo, la Federazione COISP ritiene che sia di primaria rilevanza intervenire con assoluta urgenza, al fine di garantire una condizione accettabile di sicurezza per chi opera sul posto, sia per quanto riguarda motivi strettamente sanitari, quindi relativi al contatto con persone, la cui salute desta parecchi dubbi, sia riguardo alla sicurezza operativa di tutti i colleghi, siano essi in forza al Reparto Mobile o alla Questura di Gorizia.
Non è più accettabile operare in condizioni di sicurezza estremamente precarie e in un ambiente lavorativo dove le tensioni e le situazioni di forte criticità sono all’ordine del giorno.

Appare indispensabile effettuare una distribuzione degli ospiti sia a livello nazionale, sia
nell’ambito dei blocchi all’interno del C.P.R. di Gradisca d’Isonzo secondo criteri di avvedutezza e lungimiranza, evitando concentrazioni perniciose di soggetti particolarmente predisposti alla violenza e alla sedizione, nonché garantire un’elevata attenzione verso la prevenzione e la messa in sicurezza relativamente alle malattie trasmissibili, al fine di azzerare i rischi per tutti gli operatori presenti in loco.

Non da ultimo, è necessario divulgare disposizioni operative chiare ed adeguate alle regole di intervento e alle modalità di impiego degli operatori degli uffici territoriali e del Reparto Mobile. A tale ultimo proposito, come noto, per quanto possibile debbono essere rispettate le linee guida riguardanti l’impiego dell’unità operativa del Reparto Mobile, vale a dire della squadra, che è composta di dieci elementi, che devono operare congiuntamente e che, solo in casi eccezionali, il dirigente del servizio di ordine pubblico può frazionare in due parti, purché sussista la possibilità di rapida ricostruzione numerica della stessa, al fine di non comprometterne l’efficienza.

A tale scopo, si chiede particolare attenzione alle Amministrazioni preposte alla gestione degli immobili, presso i quali sono ubicati i Centri di Permanenza per il Rimpatrio, al fine di minimizzare le difficoltà gestionali e di servizio dovute alle carenze strutturali.

In attesa di un urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La Segreteria Nazionale del COISP

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