COMUNICATO STAMPA DEL 03 NOVEMBRE 2012
Oggetto: Carabiniere di quartiere ucciso a Lodi, il Coisp: “Il primo morto tra le Forze dell’Ordine che avevamo annunciato, è arrivato. Il Governo si prepari ad assumersi la responsabilità dei tanti altri che verranno per colpa di scelte assurde e devastanti per la stabilità del Comparto e per le nostre vite”
“Lo avevamo annunciato ed è arrivato puntuale: il primo morto tra le Forze dell’Ordine che pesa sulla coscienza di un modo di governare e di gestire le pubbliche amministrazioni del tutto irresponsabile. Appena ieri avevamo finito di dire che il crescendo delle tensioni sociali e dell’accanimento contro i tutori dell’Ordine, insieme alla superficialità con la quale si trattano le questioni che riguardano le nostre vite, sta producendo effetti devastanti, lamentando la totale insensibilità del Governo alle problematiche che ci affliggono ed anzi un atteggiamento completamente vessatorio ai nostri danni, e sottolineando desolati che forse per ritrovare la ragione i nostri Ministri ed i Vertici delle Amministrazioni stavano aspettando il morto tra le fila degli Appartenenti al Comparto Sicurezza, e a 24 ore di distanza si è verificato ciò che abbiamo tragicamente profetizzato. Il nostro sconcerto è pari solo alla rabbia verso dei Rappresentanti Istituzionali incompetenti, arroganti, che giocano con la vita degli altri ed oggi sappiamo fino a che punto”.
E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a seguito della notizia dell’uccisione di un Carabiniere di quartiere morto nel pomeriggio a Lodi. La dinamica dell’agguato non è ancora chiara, ma dal locale Comando provinciale hanno spiegato che il collega, un Carabiniere di prossimità, era a piedi, da solo, ed è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola, senza rispondere al fuoco.
“Probabilmente da questa sera stessa gli scienziati di turno cominceranno a dibattere di quanto sia assurdo che i militari, come la vittima trucidata oggi, svolgano servizio singolarmente, e non quantomeno in due – aggiunge Maccari -, o forse no, considerato quanto in Italia si dà per scontato che gli Uomini e le Donne che indossano la divisa siano ‘schiavi’ invece che ‘Servitori’, siano ‘sacrificabili’ invece che ‘pronti al sacrificio’. Ma invitiamo gli eventuali grilli parlanti che oggi cavalcheranno la notizia, infischiandosene in verità dell’uomo che è morto crivellato di colpi lasciando una famiglia nella disperazione, a riflettere sul fatto che tutte le belle iniziative che il Governo sta mettendo in campo, a partire dall’illuminato Ministro del Lavoro che vuole mandarci a farci pestare e sparare addosso a 60 anni suonati, avranno un effetto devastante sulla sicurezza degli italiani e sulle nostre condizioni lavorative ed esistenziali né più e né meno che la scellerata scelta di mandare un uomo da solo per la strada per risparmiare!”.
“Sappiamo – conclude il Segretario del Coisp – che i militari subiscono nella quasi totale sottomissione ogni scelta e decisione, anche quelle che sono palesemente dannose e sfavorevoli per loro stessi. Ma nel nostro caso, fortunatamente, non va così. A noi non mancano le parole e le iniziative, né la facoltà o il coraggio di usarle adeguatamente, e non lasceremo che si distrugga la poca stabilità che ancora consente al Comparto di stare in piedi nell’assordante silenzio generale, in attesa che si facciano funerali di Stato a colleghi trucidati senza pietà per colpa di professori che come ragionieri senza anima badano solo a far quadrare i conti… infischiandosene se lo fanno sulla nostra pelle”.
Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale – Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria, Piero Affatigato